La disciplina dell'Estimo per l’esercizio professionale fornisce le conoscenze caratterizzanti “il mestiere” dell’architetto, con particolare riferimento agli aspetti economico-valutativi e procedurali del processo progettuale e realizzativo (REGOL. art. 5), riguardanti non solo ai loro aspetti quantitativi (comunque rilevanti), ma ormai con sempre maggiore importanza anche al costante apprezzamento degli aspetti qualitativi, soprattutto quando la valutazione riguarda la redazione di piani/programmi/progetti che interessano processi di trasformazione del territorio e di valorizzazione del patrimonio esistente.
Un qualsiasi piano/programma/progetto ha sempre la necessità di essere ‘valutato’ rispetto alla concreta possibilità di realizzarsi, alla fattibilità tecnica ed economica. Ciò comporta la verifica della loro sostenibilità, oltre che dal punto di vista economico, anche sotto il profilo dei consumi energetici e della compatibilità ambientale.
I contenuti disciplinari comprendono la strutturazione dei problemi decisionali per la formulazione di giudizi di convenienza economico-finanziaria in ambito edile, civile, ambientale ed energetico nell’intero ciclo di vita utile dei beni.
Inoltre, la disciplina dell’Estimo affronta l’analisi integrata di tipo ambientale-economico-sociale, includendo la valutazione degli effetti extra-economici di programmi/piani/progetti su risorse naturali e territoriali, beni storico-architettonici e paesaggistici, secondo approcci di tipo sistemico, in una logica di sostenibilità dello sviluppo
Ultimo aggiornamento: 06-08-2023