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TECNICHE DELLA RAPPRESENTAZIONE

Corso ARCHITETTURA
Curriculum comune
Anno Accademico 2023/2024
Anno 3
Crediti 6
Ore aula 60
Settore Scientifico Disciplinare ICAR/17 - DISEGNO
Attività formativa Affine/Integrativa
Ambito Attività formative affini o integrative

Docente

Foto Francesca FATTA
Responsabile Francesca FATTA
Crediti 6
Semestre Primo Ciclo Semestrale

Informazioni dettagliate relative all'attività formativa

1_CONTENUTI 

Il corso affronta in modo sistematico le tecniche sia analogiche che digitali della rappresentazione di manufatti concreti e di progetti nel contesto culturale del secondo dopoguerra italiano. Lo scopo è quello di documentare un periodo di rinascita culturale e di ripresa ove si sono innovati i linguaggi grafico-progettuali.

Il corso è orientato prevalentemente alla sperimentazione di esperienze di sintesi applicativa dei saperi, per i quali i principi costitutivi della rappresentazione hanno ragione di scelta riguardo ai metodi e alle tecniche, sia di tipo analogico che digitale, in riferimento ai manufatti e all’ambiente esistente che del progetto, per interpretarne criticamente le possibili configurazioni, ai fini di una efficace comunicazione.

Per quanto riguarda gli obiettivi formativi specifici del Corso di Studio, il corso intende perseguirli attraverso una adeguata conoscenza del contesto storico dei manufatti e dei progetti indagati, nonché dei manifesti artistici e culturali che hanno animato la cultura del progetto del periodo preso in esame, comprese le tecnologie e le scienze umane ad essa attinenti; della capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente. 


2_PROGRAMMA DEL CORSO 

I temi trattati nel corso riguardano le tecniche di rappresentazione per la commercializzazione dei prodotti attraverso la lettura e l’analisi critica dei quartieri fieristici e dei padiglioni espositivi realizzati nel secondo novecento, e in particolare nei quindici anni tra il 1946 e il 1960 in Italia.

 In particolare si esamineranno gli apparati effimeri della comunicazione visiva, i loro progetti, le tecniche grafiche utilizzate e i riferimenti al mondo dell’arte e della grafica in relazione ai progetti architettonici.

I risultati attesi riguardano la costruzione di un archivio digitale di un patrimonio architettonico, spesso effimero e quindi fortemente modificato se non addirittura scomparso, che attesti una memoria di progetti e di prodotti che hanno costituito una “macchina visuale” composta da architettura e scenografia.


Il tema di anno si attesta sul modello post guerra della Fiera del Mediterraneo di Palermo, quartiere fieristico realizzato nel 1946 e potenziato negli anni ’50. I riferimenti disciplinari riguardano i progetti dei diversi padiglioni e le interessanti occasioni di sperimentazione di  linguaggi innovativi, tecnologie costruttive, nuovi materiali, nuove strutture. La mancanza di riferimenti tipologici preesistenti per un tema del tutto moderno ha favorito la libertà di ricerca del nuovo con esiti che di volta in volta, anche se nell’aura dell’effimero, hanno costituito le opere paradigmatiche del Moderno. Dal Palazzo di Cristallo alla Galleria delle Macchine gli architetti del XIX secolo esplorano la possibilità di creare grandi spazi continui per esibire prototipi e prodotti industriali finalizzati alla propaganda commerciale. 

Le esposizioni del XX secolo segnano una evoluzione costante ancor più scandagliano i limiti del possibile tecnologico e morfologico, sempre più tese nell’illusione di poter dare corpo a scene futuribili o utopistiche. 

Con la fine del secondo conflitto mondiale, il passaggio a un commercio aperto e senza frontiere genera un rilancio delle attività fieristiche e delle architetture espositive e così, da Milano a Bari, da Torino a Napoli, si rilanciano le campionarie che, come una costellazione, si espandono per le grandi città italiane, sfruttando l’innovazione e il radicamento con le tradizioni per crescere, aiutare le imprese e aumentare la competitività all’estero.

Da qui i collegamenti interdisciplinari con la storia del secondo dopoguerra in italia, le avanguardie artistiche e le sperimentazioni tecnologiche.

La disciplina affronterà gli argomenti relativi a: Architettura e comunicazione grafica, arte e architettura, tecniche di rappresentazione per la promozione del prodotto, tecniche di digitalizzazione per la ricostruzione dei progetti originali dei padiglioni, degli stand e degli apparati effimeri.


Si propone la sperimentazione di una piattaforma per il patrimonio archivistico tra reperti muti e potenzialità conoscitive, un asset fondamentale per la divulgazione e la conoscenza della cultura attraverso  la digitalizzazione del patrimonio culturale materiale che lega storia e memoria per una maggiore consapevolezza del progetto presente.


3_RISULTATI ATTESI 

Conoscenza e capacità di comprensione della cultura del progetto e dei contesti espositivi post guerra.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate grazie alla fruizione del patrimonio architettonico contemporaneo nel campo della digitalizzazione e della eXtended Reality (XR) 


Autonomia di giudizio sul valore dei progetti analizzati;

Abilità comunicative attraverso sistemi di rappresentazione misti e integrati;

Capacità di apprendere sia sul piano delle tecniche tradizionali (ridisegno e reinterpretazione dei materiali d’archivio) sia attraverso l’apprendimento della costruzione di modelli digitali e la loro fruizione attraversi sistemi di Realtà aumentata, virtuale, immersiva.



Ultimo aggiornamento: 07-09-2023

Bibliografia di riferimento (max 5 testi)

1. Rivista “Rassegna .10” (Allestimenti / Exibit Design) (1982). Electa, Milano


Consigliati per la sperimentazione:

1. Tancredi, R. (2020). Disegni di architettura italiana dal dopoguerra ad oggi dalla collezione Francesco Moschini AAM Architettura arte moderna. Firenze: Centro Di Centro di Documentazione Internazionale sulle arti, pp. 252

2. AA.VV. ( 1995). Fiera Milano. Grafica e costume, Milano: Edizioni Fiera Milano, pp.110

3. Fatta, F, La Fiera del Mediterraneo a Palermo. Un manifesto tra internazionalismo e tradizione. Palermo, Ente Fie4ra del Mediterraneo, pp. 156


Sitografia di riferimento; 

1. Purini, F. (2016). Dal Postmodernismo al Nuovo Realismo. Note sull’architettura italiana negli ultimi trent’anni, Rivista di estetica, 61 | 2016, 152-170. https://journals.openedition.org/estetica/1103

2. Design esposto: https://www.iuav.it/Ateneo1/chi-siamo/pubblicazi1/freschi-di/Design-esposto.pdf


Altro materiale didattico specifico sarà fornito durante le lezioni


Ultimo aggiornamento: 07-09-2023

Al fine di conseguire i risultati attesi per il programma del corso e la sperimentazione proposta, l’offerta didattica articolata nelle differenti attività persegue i seguenti

-        Obiettivi formativi qualificanti: uno specifico approfondimento sulla cultura del progetto delle esposizioni fieristiche del secondo dopoguerra per una lettura integrata tra architettura, arte e grafica.

-        Obiettivi formativi specifici: esperienze formative legate alla rappresentazione delle opere architettoniche ancora presenti e relazionate ai progetti originali lette e comunicate attraverso plurime tecniche di comunicazione grafica.



Ultimo aggiornamento: 07-09-2023

Non si po’ seguire il Corso se non si sono superati gli esami di CAD e quelli relativi alle discipline dei primi due anni del SSD ICAR/17 DISEGNO


Ultimo aggiornamento: 07-09-2023

1. TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE:

Distribuite per le ore di didattica frontale (10 ore=1 cfu) (come da registro)


Lezioni: (ore/anno in aula): 24 ore distribuite tra la prima e la 12 settimana di didattica

Esercitazioni: (ore/anno in aula): 24 ore distribuite in modo integrato con le lezioni tra la prima e la 12 settimana di didattica

Altro: Workshop: 12 ore distribuite nelle prime due settimane di gennaio 2024


Calendario delle attività formative (anche solo indicando la settimana/semestre con riferimento al calendario didattico)



2. LAVORO AUTONOMO DELLO STUDENTE

Esplicitare modalità, contenuti e tempi della componente di lavoro che lo studente dovrà svolgere autonomamente al di fuori delle ore di didattica frontale erogata (a completamento delle ore /cfu)

1 cfu=25 ore (10 ore frontale/15 a cura dello studente*)

-        Approfondimento/studio su bibliografia (parte teorica)

-        Preparazione verifiche (sperimentazione)

-        Preparazione esami



Ultimo aggiornamento: 07-09-2023

si raccomanda una frequenza attiva per tutta la durata del corso


Ultimo aggiornamento: 07-09-2023

-        **Da svolgersi nella settimana a disposizione da calendario (art.18 comma 3)


0_ test per verificare le conoscenze di base (avvio in attività formative)

1_ verifica intermedia sul programma su lezioni frontali e seminari (settimana del 20 dicembre 2023)

2 _ verifica finale – Final Review/ WORKSHOP (settimana del 24 gennaio 2024)


Modalità di svolgimento dell’esame: Teoria/Pratica

L’esame sarà contestuale alle verifiche dei prodotti esposti alla fine del workshop di fine corso


Ultimo aggiornamento: 07-09-2023

in linea con gli obiettivi dell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, si intende offrire un’occasione di confronto e di sensibilizzazione sul tema cruciale dello sviluppo sostenibile, con riferimento all’Agenda ONU 2030 nel campo assai vasto e articolato dei Beni culturali e del paesaggio urbano.

Il tema del corso considera alcune delle priorità e macro obiettivi SDG che da qualche anno sono oggetto di approfondimento e studio interdisciplinare trasversale a beni e servizi culturali di Musei, Archivi e Biblioteche e loro stakeholder al fine di trovare delle risposte che diano corpo ad azioni comuni di sviluppo, progetti di ricerca, miglioramento, ammodernamento, sicurezza e salvaguardia, che riguardino il patrimonio culturale pubblico nella società globale che cambia velocemente e che richiede maggiori competenze aggiornate e approcci diversi dagli attuali. Le tecnologie digitali offrono grandi opportunità per la creazione di specifici archivi che possano contenere informazioni e opportunità di rilancio.


Il patrimonio culturale è un fondamentale generatore di valori all’interno della società: lo abbiamo ereditato dal passato per costruire il senso del presente e proiettare i nostri valori verso il futuro. In tal senso, i musei, gli archivi, le biblioteche e i luoghi della cultura in generale garantiscono la preservazione nel tempo degli oggetti materiali che consideriamo beni culturali, promuovendo lo sviluppo del pensiero critico, della crescita individuale, dell’inclusività generazionale e della partecipazione attiva della cittadinanza.

Le tecnologie digitali determinano la configurazione di inediti scenari di comunicazione, condivisione e scambio: impattando direttamente sulle capacità e le percezioni individuali, ridisegnano i bisogni delle comunità nella creazione di nuovi scenari valoriali e di nuove forme di funzione del patrimonio culturale. Gli strumenti e le metodologie informatiche costruiscono e potenziano le relazioni tra le persone, le espressioni del patrimonio e le attività culturali, aumentando, dunque, le capacità di elaborare nuove prospettive di senso per il futuro.

È necessario inoltre tenere conto del contesto europeo; nell’ambito del programma Horizon Europe è prevista una specifica misura per il biennio 2023- 2025 finalizzata alla creazione di un Cloud collaborativo europeo per il patrimonio culturale che prosegue e consolida le numerose iniziative europee per la digitalizzazione.


Il corso, sempre in linea con questi obiettivi propone la sperimentazione di una piattaforma per il patrimonio archivistico tra reperti muti e potenzialità conoscitive, un asset fondamentale per la divulgazione e la conoscenza della cultura attraverso la digitalizzazione del patrimonio culturale materiale che lega storia e memoria per una maggiore consapevolezza del progetto presente.


Ultimo aggiornamento: 07-09-2023


Ulteriori informazioni

Nessun materiale didattico inserito per questo insegnamento

Elenco dei rievimenti:

Descrizione Avviso
Ricevimenti di: Francesca Fatta
Per gli studenti di Scienze della Formazione Primaria, per gli studenti di Architettura e per i laureandi: chiedere un appuntamento inviando una mail a ffatta@unirc.it per il mercoledì mattina dalle 10:00 alle 13:00
  • Per gli studenti di Scienze della Formazione Primaria, per gli studenti di Architettura e per i laureandi: chiedere un appuntamento inviando una mail a ffatta@unirc.it per il mercoledì mattina dalle 10:00 alle 13:00 Scadenza: 2024-07-20
Nessun avviso pubblicato
Nessuna lezione pubblicata
Codice insegnamento online non pubblicato

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