Il 6 giugno l’Università Mediterranea ospiterà il prof. Stephan Grilli e la prof.ssa Annette Grilli docenti presso il Department of Ocean Engineering della Rhode Island University per un ciclo di seminari che si rivolgono agli studenti laureandi e della scuola di dottorato, nel settore dell’ingegneria marittima.
Il prof Grilli, che si distingue a livello internazionale per la sua ricerca nel campo della generazione e propagazione dell’onda di tsunami, l’impatto sulle coste nonché l’analisi di rischio, si è recentemente occupato dello studio del maremoto sullo Stretto di Messina del 1908, insieme con il prof Giuseppe Barbaro del DICEAM, nell’ambito della tesi di ricerca dell’ing. Maria Donatella Gangemi, che ha conseguito il titolo di dottore in ricerca nel corso del XXIX ciclo di dottorato in “Ingegneria idraulica, costruzioni idrauliche e marittime, idrologia e energia dalle acque”.
La ricerca mostra come il solo sisma, nonostante fosse caratterizzato da magnitudo elevata, avrebbe potuto generare uno tsunami di entità molto inferiore rispetto a quella osservata, e approfondisce l’ipotesi che lo tsunami sia stato generato da una doppia sorgente, il sisma ed una frana sottomarina, avvenuta a largo della parte meridionale della provincia ionica messinese e provocata dal sisma stesso. La ricerca, è stata condotta in collaborazione anche del geologo prof. David Tappin della British Geological Survey, che ha studiato localizzazione e caratteristiche della frana. Per validare tale ipotesi è stata effettuata una sofisticata e complessa modellazione numerica mediante i modelli NHWAVE, per simulare la generazione dello tsunami, e FUNWAVE, per modellare la propagazione dello tsunami ed il suo impatto sulla costa. I risultati ottenuti mostrano un buon accordo con le caratteristiche dello tsunami, in particolare risalita sulla costa (run-up) e tempi di arrivo, ricostruite a partire da diverse fonti storiche disponibili. Tuttavia, le modellazioni effettuate mostrano la possibilità che si siano generate altre frane sottomarine e gli sviluppi futuri della ricerca riguarderanno principalmente la verifica di questa nuova ipotesi. La validazione del modello adottato, ne consentirà l’utilizzo per effettuare un’analisi di rischio tsunami per lo stretto di Messina, individuando le aree potenzialmente interessate e di conseguenza per tarare i sistemi di allerta.
La ricerca è stata presentata, con diversi apprezzamenti, lo scorso 12 dicembre 2018 a Washington in occasione dell’American Geophysical Union (AGU) Fall Meeting 2018, un convegno internazionale che si svolge con cadenza annuale e che, in quest’occasione, ha celebrato anche il centennale dell’AGU.
La modellazione numerica della generazione e propagazione dell’onda di tsunami e l’applicazione a diversi casi studio saranno l’oggetto dei seminari che il prof. Grilli terrà il prossimo 6 giugno con il seguente calendario:
Il ciclo di seminari si arricchisce con la presenza della prof.ssa Annette Grilli, che si occupa di valutazione di energie rinnovabili dal mare e di rischi costieri, e che terrà il 6 giugno alle ore 17:30 un seminario presso l’aula del Consiglio del DICEAM dal titolo “Modeling the impact of extreme storms on coastal local communities and the associated risk at the residential scale. Case study in Rhode Island USA."
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