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20 dicembre III Incontro del ciclo di conferenze Il consolidamento degli edifici storici. Temi e prospettive

Il 20 dicembre alle ore 14.30, presso l'Aula magna di Architettura, si terrà il terzo incontro del Ciclo di conferenze Il consolidamento degli edifici storici. Temi e prospettive.

Nata all’interno del corso di consolidamento degli edifici storici del corso di laurea magistrale in Architettura-Restauro del Dipartimento PAU, l’iniziativa, in collaborazione con l’Ordine degli architetti della provincia di Reggio Calabria, intende portare l’attenzione di studenti e professionisti architetti e ingegneri, sul tema complesso del rinforzo strutturale dell’edilizia storica con particolare riferimento alla sicurezza sismica. Il ciclo di conferenze che vede coinvolti docenti universitari con grande esperienza nel settore, si incentrerà sul rapporto, piuttosto controverso, tra sicurezza strutturale e rispetto dei valori autentici degli edifici su cui intervenire e dunque al rapporto fra progetto di consolidamento e progetto di restauro di un dato edificio.

Partendo da casi concreti, i contributi toccano alcuni aspetti nodali quali i metodi di indagine per l’individuazione dei meccanismi di danno, la resistenza meccanica e le tecniche di consolidamento di archi e volte, il monitoraggio preventivo e le indagini preliminari, il consolidamento delle strutture lignee e di quelle in calcestruzzo armato.
L’altro aspetto attiene invece l’influenza della normativa (Norme tecniche di costruzione, normativa antisismica con particolare riferimento all’applicazione nell’ambito dell’edilizia storica, ecc.) sulle pratiche di intervento e sul rapporto tra tecniche innovative e tradizionali nel rinforzo strutturale e, di conseguenza, del progetto di restauro di cui il primo è parte essenziale.

Il primo incontro del Ciclo di conferenze si è tenuto il 21 novembre.

Dopo l'Introduzione del responsabile scientifico, la professoressa Annunziata Maria Oteri, l'incontro ha in programma dun intervento:

Monitoraggio e diagnostica degli edifici storici
Raffaele Pucinotti, Università Mediterranea di Reggio Calabria

La maggior parte degli edifici storici sono fortemente vulnerabili ai terremoti anche perché, spesso: (i) sono caratterizzati da forma irregolare sia in pianta che in altezza; (ii) non presentano connessioni efficaci tra le pareti e tra pareti e solai; (iii) il sistema di fondazione superficiale è piuttosto inadeguato.
È necessario però evidenziare che la loro sicurezza, soprattutto quella sismica, è altamente delicata in quanto, molti di essi, sono quotidianamente affollati da turisti quando non ospitano scuole e ospedali o funzioni strategiche. Del resto gli interventi possibili devono essere tarati nel pieno rispetto delle loro caratteristiche originali e del loro valore storico.
Risulta pertanto evidente come l’analisi della loro vulnerabilità ovvero dello stato di conservazione (o degrado) dei materiali costituenti, deve necessariamente passare attraverso le fasi di monitoraggio e diagnostica strutturale. Ciò al fine di fornire al progettista i parametri necessari per la corretta modellazione strutturale nel rispetto della salvaguardia del bene e dell’esigenza di caratterizzare al meglio le proprietà meccaniche dei materiali.
Nel seminario sono presentate le principali tecniche diagnostiche finalizzate alla caratterizzazione meccanica delle murature e dei conglomerati cementizi armati di edifici storici, anche alla luce delle Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 febbraio 2011 che riporta le linee guida sulla “Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008” pubblicata nella G.U. n. 47 del 26/02/2011 - suppl. ord. n. 54.
Sono inoltre presentate alcune tecniche di monitoraggio statico e dinamico. Il seminario si conclude con qualche cenno alle più moderne tecniche di miglioramento e/o adeguamento sismico.

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