Dipartimento PAU - FAI Delegazione di Reggio Calabria –Touring Club di Reggio Calabria

Presentazione del volume

La guerra. Una storia siciliana

di Tony Gentile,
con un racconto di Davide Enia

Saluti
Francesca Martorano, direttore Dipartimento PAU
Rocco Gangemi, capo delegazione FAI Reggio Calabria
Francesco Zuccarello Cimino, Console Touring Club di Reggio Calabria

Presentano
Vito Teti, antropologo
Alberto Gangemi, semiologo
Salvatore Piermarini, fotografo

Interverranno alla presentazione del libro gli autori: Tony Gentile, Davide Enia

Il libro

«La guerra» racconta la Palermo e la Sicilia di quegli anni, in cui imbattersi in un cadavere per strada era normale. Come normale fu considerata la militarizzazione della città.
Le armi erano parte integrante del paesaggio visivo, le sirene della polizia e dell’ambulanza erano la colonna sonora di Palermo.
Tony Gentile ha messo assieme un pezzo di storia recente. Sono le immagini dei protagonisti di quegli anni: i magistrati, i militari, i morti ammazzati, i passanti, l’asfalto macchiato dal sangue.
Il racconto di Davide Enia ripercorre quei giorni attraverso lo sguardo di un piccirìddo, nel momento in cui la realtà si manifesta nella propria ferocia e quella condizione dello sguardo che è l’innocenza viene abbandonata una volta e per sempre.
È quanto accade durante la guerra.

Gli Autori

Tony Gentile (Palermo 1964) inizia a lavorare come fotografo nel 1989 con il Giornale di Sicilia e l’Agenzia fotogiornalistica Sintesi, con la quale pubblica i propri reportage nelle maggiori testate nazionali ed internazionali e nel 1992 comincia una corrispondenza con l’agenzia stampa Reuters. Nel 2003 si trasferisce a Roma dove lavora come staff-photographer della Reuters.

Davide Enia (Palermo, 1974) è autore di «Italia-Brasile 3 a 2», «maggio '43», «Scanna», «I capitoli dell'infanzia». Come attore, regista e autore di teatro vince -tra gli altri- il premio UBU, il premio Tondelli, il premio ETI, il premio Mezzogiorno, il premio Gassman. Per RadioRai2 scrive e interpreta «Rembò». «Così in terra» (2012), il suo primo romanzo, è tradotto in diverse lingue. Nel 2014 pubblica il romanzo breve «Uomini e pecore».

L’antropologo Vito Teti
Vito Teti (San Nicola da Crissa VV 1950). Insegna attualmente Etnologia e Letterature Popolari presso l’Università della Calabria, dove dirige il “Centro di Antropologie e Letterature del Mediterraneo” presso il Dipartimento di Filologia, ed è Presidente del corso di Laurea in Lettere. È responsabile in Italia dell’I.C.A.F., Associazione Europea di Antropologia dell’Alimentazione. Si è occupato di storia e antropologia dell’alimentazione, di emigrazione e antropologia del viaggio, del motivo della melanconia e della nostalgia nel mediterraneo, della storia e dell’antropologia dell’abbandono, di antropologia della letteratura. Alcune sue pubblicazioni sono state pubblicate in lingua inglese, francese e spagnola. Collabora con numerose riviste scientifiche italiane ed internazionali e con quotidiani a diffusione nazionale e regionale.

Il semiotico Alberto Gangemi
Alberto Gangemi (Polistena, 1984) Semiotico laureato a Bologna, specializzato presso l'Institut des études politiques de Paris (Sciences Po). Ricercatore nell’ambito delle scienze sociali, comportamento degli utenti e dei consumatori. E’ responsabile dell’area ricerche dell’ “Attoma Group” Società europea, specializzata nel campo del Service Design e della consulenza strategica alle imprese.

Il fotografo Salvatore Piermarini
Salvatore Piermarini (Ascoli Piceno, 1949) comincia a fotografare e a dedicarsi al reportage nel 1967. Fotografa da sempre su pellicola in bianco e nero. Nel 1981 è segnalato tra le “nuove tendenze” dall’Annuario Americano Time-Life Photography Year. Ha realizzato centinaia di reportage sui luoghi della metropoli, sul lavoro dell’uomo, sul mondo dell’arte e della cultura, sul ritratto, la fotografia di viaggio, di architettura e di paesaggio. Autore di numerosi libri, mostre personali e collettive, ha collaborato con prestigiose istituzioni culturali italiane e straniere.