È iniziato ieri il 69° convegno dell'Istituto Internazionale di Finanza Pubblica (Iipf) in programma a Taormina fino al 25 agosto, organizzato dalle Università di Catania, Messina e Reggio Calabria.

400 convegnisti da diversi paesi e oltre 300 studi scientifici sulla finanza pubblica per alimentare il confronto sullo stato dell'economia con al centro il ruolo dello Stato per la crescita e lo sviluppo economico.

In apertura, nella prima giornata congressuale, il presidente dell'Iipf Michael Peter Devereux, che ha sottolineato l'altissima qualità professionale degli studiosi giunti nella Perla della Jonio, elogiando la capacità organizzativa nello strutturare le tredici sessioni parallele di approfondimento, una sorta di laboratori di pensiero e confronto su tematiche collaterali alla finanza pubblica.

Il rettore dell'Ateneo di Messina, professor Pietro Navarra ha sottolineato l'attualità dei temi scelti con la consulenza del professor Jorge Martinez-Vazquez, presidente del comitato scientifico.

Il congresso è strutturato in 14 sessione parallele e cinque sessioni alle quali parteciperanno le massime autorità in materia e durante le quali verranno presentati i temi più importanti.

Tra i momi di spicco Pranab Bardhan, professore di Economia presso la Univerisity of California di Berkeley (USA), che terrà una lectio magistralis sul ruolo dello Stato per la promozione della crescita e del benessere e Robin Boadway, economista inglese già presidente dell’Iipf che affronterà il tema del federalismo fiscale dei Paesi che appartengono all’Ocse.

Da sottolineare l’intervento del vice-direttore del Dipartimento Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale, Micheal Keen, previsto per sabato 24 agosto, che si occuperà del ruolo dello Stato nella lotta all’economia sommersa e alla corruzione nell’era della globalizzazione.