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Pubblicata la rassegna normativa dei mesi dicembre 2009 e gennaio 2010

Dopo la messe di provvedimenti normativi di indubbio rilievo, dei quali abbiamo discusso nel numero precedente, il nuovo anno si apre con una serie forse più esigua ma non per questo meno significativa di novità legislative nazionali e non solo: alcune di esse hanno infatti una portata decisamente ampia e, nel caso in questione, di carattere sovranazionale, altre hanno invece un raggio d’azione più ristretto ma più specifico al tempo stesso. Di tutte diamo ampiamente conto nelle pagine interne del nostro mensile on-line e un rapido sommario nel seguito. Dal primo dicembre 2009 è in vigore il Trattato di Lisbona, col quale si conferisce nuovo slancio ed energia a quel processo di integrazione normativa continentale, che si era interrotto a seguito della bocciatura del testo costituzionale europeo, intervenuta dopo i referendum francese e olandese del 2005. Evidentemente questa novità non riguarda in maniera diretta il mondo accademico o la pubblica amministrazione, ma è altrettanto chiaro che non si poteva tacere sul rilievo di un tale provvedimento e sull’impatto che esso avrà sulla vita di tutti i cittadini europei: tali motivi ci hanno dunque spinto ad occuparci, sia pure per grandi linee, di questo argomento che solo apparentemente esula da quelli di nostro specifico interesse. Per spostarsi poi sul versante degli ambiti giuridici a noi più familiari, segnaliamo come dal primo gennaio di quest’anno è in vigore la disciplina della class-action, cioè dell'azione giudiziaria collettiva a tutela dei diritti del cittadino, per danni o inadempienze contrattuali da parte delle aziende o della pubblica amministrazione. Forniamo pertanto una disamina dei contenuti di questa normativa, già da tempo in vigore in altri paesi europei, e degli effetti che essa avrà sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, in particolare sui rapporti che esse intrattengono con i propri utenti. Per rimanere in tema, registriamo infine la sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee con cui si riconosce anche alle Università la possibilità di configurarsi come soggetto economico e, come tale, la possibilità di partecipare agli appalti pubblici. Anche su questo il lettore troverà utili approfondimenti nelle pagine interne del nuovo numero di Medilex. Da ultimo segnaliamo che verranno opportunamente mantenute in evidenza tutte le nostre considerazioni relative alla Riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione e al disegno di legge Gelmini di riorganizzazione del sistema universitario, dato l’ovvio rilievo che i due provvedimenti rivestono per la vita dell’istituzione accademica.

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