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2 maggio Sicurezza sismica dei beni architettonici tutelati

La gestione dei beni architettonici tutelati è stata contrassegnata storicamente dalla contrapposizione tra sicurezza strutturale e conservazione architettonica. In questi ultimi anni, tuttavia, si è diffusa la consapevolezza che anche la struttura resistente e le tecniche costruttive sono comprese tra gli aspetti di maggiore valore storico, culturale e intellettuale di un edificio. È ormai opinione condivisa che la conservazione strutturale rappresenti una condizione necessaria alla conservazione architettonica. Tutto questo richiede di ridurre al minimo necessario gli interventi di carattere strutturale che, in ogni caso, devono essere reversibili, compatibili e rispettosi della concezione e delle tecniche costruttive originarie.

In questo contesto assume particolare importanza la valutazione quantitativa del livello di sicurezza sismica di un edificio esistente, operazione questa indispensabile, oltre che richiesta dalla norma, per poter stabilire se l’edificio deve essere sottoposto a interventi di carattere strutturale, oppure no. Si tratta di confrontare l’entità delle azioni che la struttura resistente è in grado di sostenere, con l’entità delle medesime azioni che la normativa prevede per le nuove costruzioni.

Questa valutazione risulta particolarmente delicata nel caso dei beni architettonici tutelati, generalmente costituiti da materiale murario di proprietà meccaniche variabili e realizzati con tecniche costruttive anche molto differenti tra loro. Per questa ragione, l’applicazione alla muratura dei metodi di analisi agli elementi finiti, sviluppati negli ultimi decenni per materiali e sistemi strutturali molto diversi come l’acciaio e il calcestruzzo armato, non garantisce una sufficiente affidabilità dei risultati. Per questo motivo sono stati recentemente rivalutati i metodi classici di calcolo, basati sull’equilibrio di corpi rigidi, che conducono a una valutazione di certo più attendibile del livello di sicurezza sismica dell’intera fabbrica.

Questi metodi, che sono stati inclusi nella normativa sui beni culturali, saranno descritti e commentati in questo seminario, anche attraverso lo sviluppo di esempi numerici applicativi.

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