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APS spin off UNIRC vince il Concorso Flomart Garden Show

Il progetto per la trasformazione di un’area industriale dismessa nei Colli Euganei

Venerdì 2 dicembre alle ore 18 saranno presentati, presso la sala convegni della sede di Lozzo Atestino della Banca dei Colli Euganei, i risultati dell’edizione 2016 del Concorso Internazionale di Architettura del Paesaggio Flomart Garden Show, promosso da PadovaFiere nel contesto del Salone Internazionale Floroviviaismo e Giardinaggio (Flomart) e organizzato in collaborazione con UNISCAPE, Rete Europea di Università per l’implementazione della Convenzione Europea del Paesaggio.

L’evento sarà l’occasione per presentare alla popolazione, autorità locali, associazioni territoriali e professionisti di settore i progetti premiati dell’edizione 2016 del concorso, che ha avuto come oggetto un’area industriale in fase di dismissione situata proprio all’interno dell’abitato di Lozzo Atestino di proprietà della Fisher Italia, anche main sponsor della competizione.

L’area di circa 8.000 m2 oggetto del concorso, situata in un contesto paesaggistico ricco di stratificazioni e di connotati storici, letterari ed ambientali come quello dei Colli Euganei, ha permesso di affrontare il tema del recupero e della valorizzazione di ambiti industriali marginali posti all’interno di tessuti urbani consolidati. È stato questo motivo per potere sviluppare il rapporto tra architettura e natura al fine di evidenziare l’importanza del ruolo dei sistemi di paesaggio, della biodiversità, della sostenibilità, della salute e del miglioramento delle condizioni di vita nei centri abitati.

APS spin off UNIRC si è aggiudicata il concorso sviluppando una strategia di paesaggio che, partendo dalla grande scala dei colle Euganei e ridisegnando la morfologia secondo line di lettura del territorio, ha permesso poi di affrontare il tema della riqualificazione delle aeree industriali della ex fabbrica della Fisher situata all’interno del sistema urbano della città di Lozzo Atestino.

Il progetto è risultato vincitore perché ha affrontato il tema legando la piccola scala del complesso industriale con la grande scala del paesaggio in cui si situa la città di Lozzo, inquadrata nel contesto dei colli Euganei. Mantenendo un’omogeneità di lettura del paesaggio nelle varie scale di progetto, APS ha prima strutturato un percorso di paesaggio legato all’intera città di Lozzo, per poi concentrarsi su di un progetto alla scala architettonica fortemente influenzato dal processo di paesaggio.

Il progetto di paesaggio per l’intero colle della città di Lozzo è un sistema che lega una serie di giardini compatti che cingono la città, formando quasi una “fortificazione” di paesaggio attraverso l’individuazione di punti strategici per la città. Questo primo cerchio si raddoppia su un livello intermedio del colle, costituendo una rete di giardini compatti che rappresentano delle note di paesaggio per l’intero territorio. Il disegno di questa strategia si è concretizzato in una mappa strategica di progetto, in cui geografia territoriale, identità di paesaggio, ricercatezza ecologica, processo di resilienza di paesaggio, hanno trovato una sintesi formale dinamica e comunicativa.

APS da tempo lavora sui temi del Mapping come processo creativo del paesaggio.

Dunque le forme dei giardini compatti sono desunte da una rilettura in chiave immaginativa del complesso sistema di paesaggio dei colli Euganei. Ridefiniscono una nuova identità collettiva che, proveniente dalla memoria e dal segno del paesaggio, proietta la città nel futuro secondo disegni e linguaggi contemporanei.

La stessa strategia dei giardini compatti ha permesso poi di affrontare il tema della riqualificazione della zona industriale della Fisher, “aggredendo” il capannone esistente con tre giardini ancora più compatti dei precedenti. Chiusi da una recinzione tale da diventare essa stessa una scultura di paesaggio, i tre giardini diventano una nuova identità del paesaggio urbano. Non rinnegano il passato industriale del luogo, ma diventano dei media di passaggio tra una funzione industriale e la una funzione culturale dei capannoni.

Si è dunque orgogliosi di affermare che l’idea innovativa portata avanti da APS spin off unirc, integrazione tra paesaggio ambiente ed architettura, ha trovato in questo altro concorso vinto una validità dei suoi presupposti.

Il programma dell’evento prevede un’introduzione da parte di esperti paesaggisti internazionali aderenti alla rete UNISCAPE; la presentazione dei lavori vincitori da parte degli stessi progettisti e un dibattito conclusivo in presenza della giuria del concorso, presieduta dall’arch. Strappazzon (VS Studio - responsabile del progetto del nuovo Orto Botanico di Padova), il Sindaco di Lozzo Atestino e PadovaFiere tra gli altri.

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