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Il Viaggio della Memoria. La “Mediterranea” ad Auschwitz e Birkenau

Si è concluso da poco il significativo “Viaggio della Memoria”, svoltosi presso l’Europa dell’est (5 giorni/4 notti), organizzato dal movimento “Contaminiamo i saperi”. Un’interessante esperienza di formazione culturale ed umana, di cinque intensi giorni, che ha coinvolto circa 50 partecipanti: non solo studenti del’Ateneo reggino, ma anche giovani calabresi e professionisti del Centro Monoriti.

Il primo giorno è stato dedicato alla sistemazione in un centralissimo ostello nella città di Cracovia e ad una rapida esplorazione delle principali vie cittadine e degli affascinanti palazzi storici.

La mattina seguente il gruppo si è diretto verso la piccola città di Wadowice, nella Polonia meridionale, luogo natio di papa Giovanni Paolo II: all’interno della basilica situata al centro della piazza principale è ancora presente la fonte battesimale in cui ricevette il primo sacramento San Karol Wojtyla, nonché il quadro della Madonna del Pronto soccorso, visitata fin da bambino dallo stesso papa, ogni mattina prima di recarsi a scuola. Nella stessa mattinata, vi è stata inoltre la possibilità di entrare nella casa in cui visse il papa polacco e di visitare il relativo museo. Nel pomeriggio, invece, si è partiti in direzione Czestochowa, importante meta di pellegrinaggio di milioni di fedeli, ogni anno in visita al famoso Santuario della “Madonna Nera”.

Il terzo giorno, il prof. Viglianisi Ferraro e un cospicuo numero di studenti, hanno visitato la sede del rettorato della “Università Jagellonica” di Cracovia, per discutere col delegato polacco dei progetti Erasmus di possibili collegamenti con l’Università Mediterranea: dalla maestosità degli edifici - e dalla cura loro riservata - si poteva ben comprendere l’alto valore attribuito alla cultura dal popolo polacco, dopo diversi secoli di soprusi e di dittature. Successivamente, la visita è proseguita con l’ingresso nella bellissima Cattedrale di Cracovia, per poi ammirare l’eleganza e lo stile di un prodotto nostrano: all’interno del Castello di Wawel è infatti ospite dal 2012 la famosissima “Dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci.

Prima di essere trasferiti presso una delle sedi dell’Università di Cracovia, si è potuto ammirare anche il suggestivo Santuario della “Divina misericordia”, con l’affascinante quadro del “Gesù Confido in Te” dipinto da suor Faustina Kowalska, religiosa polacca canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2000. Nel pomeriggio, tutto il gruppo ha avuto l’opportunità di partecipare ad un interessantissimo convegno organizzato dal Centro europeo degli studi sull’Olocausto, in tema di diritti umani e genocidi (e tenuto dalla prof. ssa Jolanta Ambrosewicz-Jacobs dell’Università Jagellonica di Cracovia e dallo stesso prof. Viglianisi Ferraro): il dibattito che ne è scaturito ha visto l’attenta partecipazione degli studenti alle tematiche affrontate.

L’ultima giornata in Polonia ha costituito forse il momento più alto di riflessione morale e di crescita umana dell’intero viaggio: la mattina si è infatti partiti alla volta dei due campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, situati a poco più di un’ora da Cracovia. In compagnia di due esperte guide del luogo, è iniziata la visita nei posti in cui la dignità umana è stata annichilita: per tre ore e mezza, si è rimasti in silenzio, a cogliere macabri dettagli che solo dal vivo possono essere pienamente compresi.
È consigliabile che qualsiasi persona, soprattutto se studente, sfrutti eventuali opportunità future di recarsi in quei luoghi altamente significativi, per poter toccare con mano e guardare con i propri occhi cosa si intenda per “dignità della persona umana”, proprio laddove questa è stata schiacciata ed annullata.


Alla luce di ciò, è stato chiesto al Movimento Contaminiamo i Saperi di proporre per ottobre una seconda edizione della stessa iniziativa.

Giuseppe Abramo

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