Dipartimento di Architettura e Territorio - Notizie - La stagione teatrale del Politeama Siracusa: agevolazioni per gli studenti

TEATRO POLITEAMA SIRACUSA: LA PRESENTAZIONE DELLA STAGIONE TEATRALE

a cura di Fondazione Horcynus Orca

“RivelAzioni”

Non c’è personaggio che non riveli sé stesso, un contesto, una storia, una memoria – personale o collettiva – attraverso la drammaturgia prima, e l’azione teatrale, poi. E quando questo svelare e svelarsi, attraversando il conflitto, diventa l’oggetto di un processo, di una trasformazione, di un confronto agito attraverso la parola e il corpo, il teatro a volte si fa poesia.
RivelAzioni è il titolo che ho voluto dare a questa nuova e più ambiziosa Stagione del Teatro Politeama Siracusa, perché credo che il filo rosso che lega questi spettacoli sia una sorta di dimensione poetica dello “svelamento”, della capacità e del coraggio di restare nudi a raccontare e a raccontarsi alla ricerca di una verità nella finzione.
Proprio come dichiaratamente ci propone Cesar Brie, maestro riconosciuto della scena contemporanea internazionale, che concluderà la stagione con il suo storico spettacolo Il mare in tasca, in cui è la manifesta irrealtà di un attore che si risveglia trasformato in prete, a consentirci paradossalmente un viaggio poetico e riflessivo all’interno dei meccanismi primi del teatro e rivelarci la sua essenza più vera.
E se per Ricordi con guerra di Fontemaggiore Teatro Stabile d’Innovazione di Perugia sono le memorie della resistenza, rivelate da un punto di vista non scontato, a rinnovare la necessità di un senso condiviso della nostra Storia (con la S maiuscola), in Longa è a jurnata Mana Chuma Teatro affonda su una storia (con la s minuscola) di un’amicizia marginale per togliere il velo su una umanità dimenticata.
La stessa umanità dolente che si confronta con il potere (in questo caso quello ecclesiastico) in Orapronobis
della Compagnia Marino-Ferracane che in un siciliano arcaico e potente esprime una sorta di delirante ribellione.
Così per Patres di Scenari Visibili e Spingi e Respira di Lorenzo Praticò/Spazio Teatro (tra le migliori recenti drammaturgie calabresi), in cui la rivelazione si incarna, in forme e con linguaggi ed esiti diversi, nella ri-costruzione di due rapporti padre-figlio, fatti di legami intensi e spiazzamenti, di fili che si allentano, si intrecciano e a volte si spezzano.
Un discorso a parte merita l’evento speciale Argo-Troia a/r, all’interno del quale il 24 e 25 aprile vedremo per la prima volta dialogare a distanza due tra i più interessanti solisti della nuova generazione. Salvatore Arena ne L’Ultimo inganno/un’altra Iliade e Peppino Mazzotta in Radio Argo (premio dell'Associazione Critici Teatrali 2011 e premio Annibale Ruccello 2012), per la prima volta proposti in sequenza, interpretano infatti due riletture contemporanee del mito greco con approcci diversi, ma con la stessa capacità di reinvenzione e rinnovamento.

Massimo Barilla
Direttore artistico settore teatro
Teatro Politeama Siracusa e Fondazione Horcynus Ora