Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2021/2022 |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2021/2022 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/19 |
Anno | Terzo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa | Attività formative caratterizzanti |
Docente | Nino Sulfaro |
Obiettivi | Il restauro è una disciplina che lega insieme aspetti teorici e questioni altamente tecniche. Il corso integrato di restauro architettonico, dunque, riunisce due corsi – Teorie del restauro e Restauro architettonico - che hanno l'obiettivo, in una visione integrata delle problematiche e in linea con gli obiettivi formativi caratterizzanti della classe LM4 e degli obiettivi formativi specifici del corso di studio, di fornire gli elementi base per la conoscenza delle principali teorie sul restauro elaborate nel corso dei secoli, dall'altro gli strumenti critici e tecnici per affrontare la fase progettuale. Il corso di Teorie del restauro, in particolare, ha la finalità di fornire le basi teoriche necessarie alla predisposizione del progetto di conservazione del patrimonio architettonico. |
Programma | Il corso di Teorie del Restauro fornisce gli strumenti teorici indispensabili per un corretto approccio al progetto di conservazione. I temi trattati riguarderanno la storia e l'evoluzione delle teorie del restauro, con particolare riferimento alle seguenti tematiche: - Introduzione al restauro architettonico; questioni terminologiche; il degrado come documento storico. - Il concetto di tempo nella storia; significato e ruolo del monumento nella tradizione pre-moderna. - Il medioevo: continuità, distacco, conoscenza dell’antico. - Rinascita e restauro dell’antichità nel Cinquecento: l’atteggiamento nei confronti del Medioevo. Il rinnovamento religioso e l’attenzione per le antichità cristiane nel secondo Cinquecento. Sviluppi nell’età barocca. - La nascita del restauro moderno: il Settecento. - Il restauro in pittura e scultura: patina, autenticità e reversibilità; la figura del restauratore e il ruolo degli eruditi: L. Crespi; B. Cavaceppi e J.J. Winckelmann; P. Edwards a Venezia. - Restauro, archeologia, neoclassicismo: le esperienze sui monumenti antichi a Roma e in Italia nel primo Ottocento. - Tutela e conservazione in Francia. Il museo di A. Lenoir. Le posizioni di A.-Ch. Quatremère de Quincy. - La fase “empirica” del restauro. L’attività della Commission des Monuments Historiques e la formazione dei principi del restauro stilistico. - E.E. Viollet-le-Duc. La produzione teorica: il Dictionnaire. I principali interventi di restauro: la Madeleine a Vézelay; Notre-Dame a Parigi; Saint Sernin a Tolosa; Carcassonne; il castello di Pierrefonds. - La ricezione del restauro stilistico in Italia. Federico Berchet e il Fondaco dei Turchi. - Indirizzi estetici e letterari nell’Inghilterra del Settecento: il giardino e il rudere. La ricaduta sul restauro: J. Wyatt. Fondamenti etici nella rivalutazione del passato: A.W. Pugin. - Il pensiero di John Ruskin e la sua diffusione europea. - William Morris e l’opera della Society for Protection of Ancient Buildings. - Restauro e dibattito architettonico in Italia alla metà dell’Ottocento. Camillo Boito: i principi teorici, le realizzazioni e l’influenza sul dibattito nazionale. - Conservazione e ripristino in Italia nel secondo Ottocento. Il rapporto storia-restauro in L. Beltrami. L’organizzazione del servizio nazionale di tutela. Conoscenza e reinvenzione del passato: A. D’Andrade e A. Rubbiani. - L’apertura al tema della città: Camillo Sitte, Charles Buls. - G. Giovannoni. Vecchie città ed edilizia nuova. Il metodo storiografico; le posizioni teoriche sul restauro e le realizzazioni. - Il contributo di Alois Riegl al restauro e alla conservazione. - La legislazione della tutela dagli stati preunitari ad oggi. Le carte del restauro. - Il secondo dopoguerra e il problema della ricostruzione. Il restauro come atto critico: Pica, Pane, Bonelli. La Carta di Venezia. - Il pensiero di Cesare Brandi: presupposti, articolazioni concettuali, esiti applicativi. - L’attività dell’Istituto Centrale del Restauro. Gli interventi di Franco Minissi in Sicilia. - Il dibattito 1970-2000: la “pura conservazione” e l’attenzione per la cultura materiale; la conservazione integrata. - Teoria e prassi del restauro oggi: il tema dell'autenticità; l’architettura contemporanea e l’intervento sulle opere del passato; il restauro dell’architettura del Novecento. |
Testi docente | G. Carbonara, Avvicinamento al restauro, Liguori, Napoli 1997 A. Bellini (a cura di), Tecniche della conservazione, Franco Angeli editore, Milano 1986 C. Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino 1977 A. Riegl, Teoria e prassi della conservazione dei monumenti. Antologia di scritti, discorsi, rapporti 1898-1905 con una scelta di saggi critici a cura di Sandro Scarrocchia, Gedit, Bologna 2003 La docenza, nel corso delle lezioni, fornirà ulteriori materiali bibliografici e didattici. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | Sì |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2021/2022 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/19 |
Anno | Terzo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa | Attività formative caratterizzanti |
Docente | Nino Sulfaro |
Obiettivi | L'insegnamento ha la finalità di far comprendere e conoscere le fasi necessarie alla predisposizione del progetto di conservazione del patrimonio architettonico, i principi e le buone pratiche, irrinunciabili nell'intervento sul costruito storico, ed essenziali nella formazione dei laureati in architettura. Oltre alla stesura di mappe tematiche inerenti alle tecniche costruttive storiche, le forme di degrado o di dissesto, manifeste o latenti, con lo studio delle cause si svilupperanno tecniche utili alla lettura diacronica degli edifici, trasferendo la consapevolezza del ruolo dell'indagine storica entro il processo di conservazione. A seguito della fase di analisi, indispensabile per operare scelte consapevoli e coerenti, lo studente sviluppa il progetto di conservazione della fabbrica analizzando - tra gli altri - i requisiti di efficacia, compatibilità, durabilità e reversibilità, e imposta il progetto per un eventuale nuovo uso compatibile, considerando i necessari adeguamenti alle mutate esigenze. Viene inoltre posta attenzione alla redazione dei documenti tecnici che accompagnano il progetto, al quadro legislativo entro il quale esso viene costruito e al nesso tra aspetti teorici e attività pratica. Il corso ha infatti lo scopo di rendere lo studente consapevole delle caratteristiche e delle problematiche che l'intervento sul costruito presenta, in rapporto al suo significato di testimonianza storica e culturale e, nel contempo, di risorsa per l'uso contemporaneo. Pertanto esso prevede, accanto a lezioni ex cathedra, esercitazioni su casi concreti proposti dalla docenza, in modo da "imparare facendo", con il fine di implementare capacità critiche e strumenti operativi che stimolino il processo di cura verso l'esistente. |
Programma | Tema del corso è il progetto di conservazione del patrimonio architettonico. La struttura del corso è dunque finalizzata a fornire allo studente gli strumenti critici e tecnici per affrontare il progetto di conservazione inteso come cura dell’architettura storica. Il corso di Restauro Architettonico fornisce gli strumenti indispensabili per un corretto approccio al progetto di conservazione e per la formulazione di ipotesi per il riuso compatibile di un edificio storico. Le attività di laboratorio sono dunque finalizzate al riconoscimento delle pratiche realizzative, manutentive e dei successivi modi d'uso di una fabbrica, la lettura analitica del loro stratificarsi nel tempo per acquisire la consapevolezza della complessità dell'architettura oggetto d'intervento che costituisce il suo valore primario; all’analisi dei processi del degrado sia materico che strutturale che la riguardano; allo studio delle tecniche di intervento su materiali e strutture in relazione alle cause che hanno prodotto i danni; alla definizione del progetto di riuso, con il corollario degli indispensabili adattamenti tecnologici e impiantistici. Particolare attenzione, in questa fase, sarà riservata al tema dell'accessibilità degli edifici storici e dell’adeguamento impiantistico, ritenuti parte integrante del progetto di riuso. I temi trattati riguarderanno: LETTURA DEL COSTRUITO E DELLE SUE STRATIFICAZIONI la ricerca storica (archivistica, bibliografica, iconografica); il rilievo e la mappatura dei materiali e delle tecniche costruttive; la lettura stratigrafica. ANALISI DEL DEGRADO DEI MATERIALI registrazione delle più evidenti manifestazioni di degrado dei materiali, interpretazione delle cause ANALISI DEI DISSESTI STRUTTURALI lettura dei meccanismi di danno e delle eventuali carenze strutturali, interpretazione delle cause, monitoraggio, analisi non distruttive. PROGETTO DI CONSERVAZIONE definizione delle tecniche di conservazione dei materiali e delle tecniche di consolidamento delle strutture con particolare attenzione al concetto di minimo intervento e a quelli connessi di compatibilità e reversibilità; PROGETTO DI RIUSO con particolare attenzione al tema della compatibilità con le caratteristiche e vulnerabilità dell’edificio, anche considerando le prescrizioni normative e della legislazione tecnica. Il tema sarà trattato anche attraverso l’analisi di esperienze e casi studio. Le singole tematiche sopra elencate saranno riportate entro un quadro di sintesi di fase conoscitiva e fase progettuale che è la caratteristica essenziale del progetto di conservazione dell’architettura storica e che dovrà emergere anche in fase di esercitazione progettuale. Questa avrà come tema lo studio di edificio o un complesso di edifici, proposti alla docenza, sul quale si sperimenterà il processo di conservazione secondo il metodo spiegato nel corso delle lezioni frontali. L’esito finale terrà conto del necessario bilanciamento tra orientamenti teorici e aspetti tecnici che caratterizza la disciplina del restauro d’architettura. |
Testi docente | G. Carbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico, 4 Voll, Utet, Torino 1996-2003. S.F. Musso, G.P. Torsello, Tecniche del restauro, Utet, Torino 2013. S.F. Musso (a cura di), Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, EPC Libri, Roma 2016. Le riviste di settore e il web sono considerati strumenti di consultazione utile sotto la guida della docenza che, nel corso delle lezioni, fornirà ulteriori indicazioni e materiali bibliografici e didattici. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | Sì |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
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