Docente |
CONSUELO NAVA |
Obiettivi |
La disciplina “Sostenibilità ed Innovazione del progetto” punta a divenire caratterizzante per eventuali percorsi di tesi di laurea (Laboratori e/o Atelier di Tesi) all’interno di una traiettoria di approfondimento tra didattica e ricerca sperimentale sul tema: “Edifici agili in città circolari e resilienti: progetti innovativi e tecnologie abilitanti per le periferie urbane”. Al fine di conseguire i risultati attesi per il programma del corso e la sperimentazione proposta, l’offerta didattica articolata nelle differenti attività persegue i seguenti
Obiettivi formativi qualificanti - Aspetti dell’innovazione tecnologica di processo e di prodotto, applicata in ambito di progetti urbani sostenibili, per il controllo della costruibilità e delle alte prestazioni per gli edifici a basso consumo energetico e di risorse, fino alla realizzazione di prototipi in scala attraverso d percorsi di architettura sostenibile avanzata e strumenti digitali. Si ritiene che un tale insegnamento possa far affrontare agli studenti il tema dell’interscalarità del progetto. Dal territorio, agli insediamenti costruiti, agli edifici ed ai componenti-sistemi prodotti di processi compatibili, per affidare “valore e strumenti” ad una nuova cultura tecnologica del progetto, in cui il tema della processualità delle scelte tra progetto, costruzione e valutazione, riguardano ancora questioni di metodo e modello, in un nuovo scenario volto ad un rinnovato significato dell’impatto zero delle costruzioni sull’ambiente abitato.
Obiettivi formativi specifici (con riferimento al tema del corso)_Il tema degli “edifici agili in città resilienti circolari e resilienti”, trova le sue declinazioni nella capacità della sostenibilità di esprimere innovazione alla scala urbana e di edificio, ma ancora di più, nel tempo della quarta rivoluzione industriale, nella necessità di rispondere alle reali esigenze delle popolazioni in termini di cambiamento, qualità della vita e opportunità che infrastrutture, processi, progetti e prodotti devono essere capaci di esprimere. “Essere agili” significa rispondere con alti livelli prestazionali, a tali cambiamenti, adattandosi alle mutevoli esigenze ma innescando processi di innovazione radicale in sistemi sempre più “circolari”, a livello di progetto, di processo e di prodotto. Le tecnologie abilitanti divengono “i dispositivi di servizio” a tale “performance”, esse stesse si adattano ai contesti in cui sono chiamate a governare il processo/progetto per produrre “qualità” nell’uso, nel funzionamento, nelle configurazioni dei sistemi urbani e dell’architettura costruita. La città – sottoposta ad uno stress importante in questi anni di forti cambiamenti insediativi e ambientali – da territorio “fragile” diviene il contesto privilegiato e l’ambiente da rendersi resiliente, in cui innescare tali processi e innestare tre livelli di innovazione a beneficio degli utenti/cittadini. Un progetto sostenibile ed innovativo, ad alte prestazioni, attraverso il controllo delle componenti fisiche città-edificio; l’integrazione di dispositivi digitali città-edificio; il progetto e il processo dei fattori ambientali città-edificio.Un progetto sostenibile ed innovativo, ad alte prestazioni, attraverso il controllo delle componenti fisiche città-edificio; l’integrazione di dispositivi digitali città-edificio; il progetto e il processo dei fattori ambientali città-edificio.
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Programma |
Con riferimento agli obiettivi qualificanti e specifici, la disciplina affronterà gli argomenti relativi ai temi - sul controllo delle componenti fisiche città-edificio: il contesto esistente può produrre “sistemi rigenerativi”, rispondenti a nuovi assetti, senza necessità di alti investimenti economici, ma attuando politiche di economia circolare, metabolismo, densificazione, compensazione, resilienza, riciclo, etc attraverso processi di scenario 2020/30/50, per assetti in transizione energetica (utente-produttore, rinnovabili, smart grid,..) - sull’integrazione di dispositivi digitali città-edificio: utili a informare il progetto dei possibili assetti insediativi e di funzionamento alla scala urbana, con mappature di localizzazione e relazione tra le risorse; la capacità di prevedere, controllare, monitorare e facilitare l’uso dei servizi urbani e del funzionamento degli spazi confinati (performance attivo-passivo), ma anche l’uso di processi e tecnologie avanzate e “smart” al fine di controllare il progetto e la realizzazione di sistemi altamente “adattivi”. L’additive manufacturing (per prototipi in scala), il sensoring, l’integrazione tra sistemi e materiali tradizionali e sistemi e materiali innovativi in sistemi ibridi, il controllo delle prestazioni dell’involucro edilizio in fase progettuale e di uso, il sistema informativo con applicazioni e dispositivi. - su il progetto e il processo dei fattori ambientali città-edificio: qualità degli spazi e della costruzione capace di produrre qualità della vita e alti livelli di gestione e sicurezza dei sistemi ambientali, attraverso il controllo di ogni ciclo di vita di processo/prodotto, l’abbattimento delle emissioni climalteranti, la realizzazione di spazi in ambiente resiliente, la capacità di controllare livelli di “compatibilità” e “compensazione” tra sistemi a tutte le scale del progetto e con il coinvolgimento dei differenti sistemi naturali/artificiali. La scelta di un “design” urbano e di edificio capace di definire la propria configurazione sui temi dell’energia, del riciclo e dell’innovazione dei materiali, dei sistemi ibridi, del modello di funzionamento più performante e rispondente al contesto e al ciclo di vita programmato.
Si propone la sperimentazione in ambito urbano (probabilmente Reggio Calabria e Messina) verranno individuate aree periferiche, oggetto di sperimentazione per il fenomeno di assetti diversificati: per localizzazione/sottozona climatica, per densità di costruito, per abitanti insediati, per qualità dei servizi, per proiezioni e scenari futuri di cambiamento, per livelli di degrado, per interesse su pianificazione/progettazione di servizi o ambiti in corso o in programma, per particolari condizioni di sicurezza ambientale e/o sociale (fragilità fisica o sicurezza sociale), per qualità fisica o proficue condizioni per accogliere particolari sperimentazioni ad alto contenuto di innovazione.
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Testi docente |
Libri
Nava C. (2019), Ipersostenibilità e tecnologie abilitanti. Teoria, Metodo e Progetto, (ed), in stampa Nava C., (2016), (a cura di), The Laboratory City: sustainable recycle and key enabling technologies, quaderni Recycle Italy n.25, Aracne ed., Roma Nava C., (2012) SED_Sustainable energy design, ListLabTrento Nava C., (2012), Edifici Sostenibili. Particolari Costruttivi (MANUALE), DEI ed., Roma Verganti R. (2009), Design-Driven Innovation, Rizzoli etas, Milano
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Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
Sì |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
No |
Valutazione test attitudinale |
Sì |
Valutazione progetto |
Sì |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
Sì |
Prova pratica |
No |