Docente |
RITA SIMONE |
Obiettivi |
Gli obiettivi formativi si rapportano alla necessità di sintesi progettuale da conseguire nell’ambito del 5° anno di corso di laurea. S’intende cioè perseguire la consapevolezza del progetto come complessità teorica e pratica, momento di sintesi tra relazioni funzionali, tettoniche e formali nell’ambito di un contesto specifico. Il ruolo dell’architettura nel miglioramento e valorizzazione dei luoghi e dell’abitare in senso lato, viene riportato alla capacità del progetto d’intervenire soprattutto in contesti ibridi, dove la modificazione si confronta con molteplici aspetti ambientali, produttivi, paesaggistici e urbani. In questo senso allo studente si richiede l’uso e la capacità degli strumenti disciplinari specifici che, a partire dalla coscienza dei processi territoriali, siano capaci di rispondere in termini architettonici, quindi figurativi, nell’ambito del confronto del dibattito contemporaneo. |
Programma |
Il laboratorio si muove in connessione con le tematiche affrontate dal Seminario Internazionale di Progettazione Villard che intende aprire una riflessione sul tema degli spazi del transito e, più specificatamente, sul rapporto tra architettura e abitare temporaneo.
Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente): 1. Conoscenza e capacità di comprensione dei processi legati alla rigenerazione urbana e concetto di spazio contemporaneo 2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate alla costruzione del progetto architettonico/urbano 3. Autonomia di giudizio critico 4. Abilità comunicative nella trasmissione del progetto di architettura 5. Capacità di apprendere le nuove forme dell’abitare contemporaneo
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Testi docente |
Il materiale didattico sarà costituito da supporti direttamente forniti in aula. |
Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
Sì |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
No |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
Sì |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
No |
Prova pratica |
No |
Docente |
OTTAVIO SALVATORE AMARO |
Obiettivi |
Gli obiettivi formativi si rapportano alla necessità di sintesi progettuale da conseguire nell’ambito del 5° anno di corso di laurea. S’intende cioè perseguire la consapevolezza del progetto come complessità teorica e pratica, momento di sintesi tra relazioni funzionali, tettoniche e formali nell’ambito di un contesto specifico. Il ruolo dell’architettura nel miglioramento e valorizzazione dei luoghi e dell’abitare in senso lato, viene riportato alla capacità del progetto d’intervenire soprattutto in contesti ibridi, dove la modificazione si confronta con molteplici aspetti ambientali, produttivi, paesaggistici e urbani. In questo senso allo studente si richiede l’uso e la capacità degli strumenti disciplinari specifici che, a partire dalla coscienza dei processi territoriali, siano capaci di rispondere in termini architettonici, quindi figurativi, nell’ambito del confronto del dibattito contemporaneo. |
Programma |
A partire dagli obiettivi formativi del corso finalizzati all’acquisizione del progetto come momento di sintesi tra fondamento teorico, espressione della forma, programma funzionale, il corso propone il tema La città del porto di Gioia Tauro: Il progetto del Centro Multifunzionale marittimo La nuova ‘geografia artificiale’ causata dalla presenza del mega-porto, ha sconvolto gli apparati figurativi e iconografici dei paesaggi storici locali, cambiandone i rapporti di scala, introducendo segni di una modernizzazione tecnologica e industriale che possono diventare momenti di confronto e vere categorie estetiche per le future modificazioni. La condizione di non completamento e di frammentarietà delle azioni in relazione ai contesti urbani e retroportuali hanno dato vita a paesaggi interrotti nonché ibridi nella loro configurazione estetica e territoriale. All’interno di questa scala infrastrutturale del mega Porto, nonché del contesto territoriale e paesaggistico caratterizzato da un palinsesto complesso di condizioni urbane, industriali agricole e ambientali, il progetto del Centro Multifunzionale, nella sua forza prefiguratrice e ‘utopica’, assume il ruolo polare di ricostruzione di un paesaggio identitario non estraneo alla necessità di un suo rilancio all’interno dello scenario Mediterraneo e internazionale. Esso acquista il ruolo di cerniera tra il sistema infrastrutturale e la città esistente insieme al ridisegno degli spazi retroportuali che potranno prefigurare la ‘città del porto’. Il programma, quindi, si sviluppa su un doppio livello teorico e pratico: Sul primo punto si forniranno, attraverso lezioni mirate elementi teorici sulla tipologia proposta e sulle modalità compositive, tecniche e figurative del progetto. Sul secondo punto si avvieranno le esercitazioni sui livelli scalari e concettuali del progetto: contesto, relazioni territoriali e paesaggistiche, concept, disegno del suolo, forme del disegno e forma dell’architettura. L’esercitazione si completerà con la redazione del progetto alla scala adeguata e di una cartella scritta di 3.000 battute sulla descrizione teorica dello stesso e dei suoi riferimenti figurativi.
I risultati attesi si rapportano all’acquisizione dell’idea di progetto come complessità di relazioni territoriali, paesaggistiche, urbane, funzionali e ambientali che hanno nella forma architettonica la sintesi più diretta e significativa. |
Testi docente |
- O. Amaro, Il porto senza città. Anzi no, il porto della città metropolitana di Reggio Calabria, in D. Napoli, F. Romeo, M. Porto a cura di, Il porto di Gioia Tauro tra città metropolitana e nuovi paradigmi geopolitici, pagg. 72-79 Città del sole, RC 2016 - O. Amaro, R. Tornatora, Landscape in_Progress. Idee e progetti per la città metropolitana di Reggio Calabria, Gangemi, Roma (ITA), 2015 - O. Amaro, Paesaggi in divenire: dal porto alla città, in C. Cozza (a cura di), La freccia del tempo. Ricerche e progetti di architettura delle infrastrutture, Pearson Italia, Milano 2014 - O. Amaro, La città del porto tra ri-costruzione e ri-generazione, in M. Tornatora, F. Schepis a cura di, Rigenerare. Strumenti e strategie di progetto per un abitare sostenibile. Progetti per Gioia Tauro, Librìa, Melfi 2013 - O. Amaro, Iconemi della trasformazione dei paesaggi costieri tirrenici calabresi, in O. Amaro, L. Thermes, M. Tornatora a cura di, Il progetto dell’esistente e il restauro del paesaggio. Pizzo Calabro: il turismo come arte dei luoghi, Iriti ed., RC 2012
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Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
Sì |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
No |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
Sì |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
No |
Prova pratica |
No |