Docente |
Federica Genovese |
Obiettivi |
Il Corso di Dinamica delle Strutture in zona sismica si propone di fornire le conoscenze teoriche e le capacità applicative per la progettazione concettuale di organismi strutturali soggetti ad azioni sismiche. La trattazione teorica della materia è affiancata da numerose esemplificazioni pratiche con l'obiettivo di mostrare lo stretto legame esistente fra modelli analitici e strutture reali. Il corso di Dinamica delle Strutture in zona sismica ha come obiettivo il raggiungimento di una conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie, nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli confortevoli e proteggerli dalle azioni sismiche. In particolare, gli studenti dovranno acquisire le conoscenze dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici, al fine di analizzare il comportamento dinamico di un organismo strutturale.
Al fine di conseguire i risultati attesi per il programma del corso, l’offerta didattica articolata nelle differenti attività persegue i seguenti propositi:
- Obiettivi formativi qualificanti: acquisizione delle conoscenze sugli aspetti teorico-scientifici oltre che metodologico-operativi della Dinamica delle Strutture in zona sismica e capacità di utilizzare tali conoscenze al fine di analizzare il comportamento dinamico di un organismo strutturale;
- Obiettivi formativi specifici: il corso di Dinamica delle Strutture introduce i concetti di base della dinamica strutturale e presenta gli strumenti necessari alla simulazione numerica del comportamento delle costruzioni sotto le azioni dinamiche. Inoltre, il corso si propone di sviluppare una capacità tecnica che consenta la progettazione di edifici che rispondano alle esigenze degli utenti nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione.
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Programma |
Elementi di sismologia. Parametri sismici. Pericolosità, vulnerabilità e rischio sismico. Principi di dinamica delle strutture. Massa, rigidezza e smorzamento. Spettri di risposta e di progetto. Le azioni sismiche secondo la normativa italiana. La risposta sismica. Il principio di gerarchia delle resistenze. Effetti della configurazione strutturale sul comportamento sismico di una costruzione. Principi di isolamento sismico e di dissipazione di energia. La valutazione della vulnerabilità sismica di una costruzione esistente. Edifici in calcestruzzo armato, in acciaio e in muratura. Interventi per il miglioramento o l’adeguamento sismico di una costruzione esistente.
Risultati attesi: Conoscenza e capacità di comprensione (descrittore di Dublino 1): Il corso si propone di fornire le basi teoriche e le metodologie di calcolo fondamentali per la progettazione di organismi strutturali soggetti ad azioni sismiche.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (descrittore di Dublino 2): Le principali competenze che l’allievo dovrà acquisire sono finalizzate al raggiungimento di una buona capacità nella concezione strutturale degli edifici civili di nuova costruzione soggetti alle azioni sismiche ed in una sufficiente sensibilità alle principali problematiche connesse agli interventi di miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici esistenti.
Autonomia di giudizio (descrittore di Dublino 3): Lo studente dovrà essere in grado di effettuare costanti collegamenti fra le nozioni teoriche e le applicazioni pratiche affinando le capacità di controllo manuale dei risultati ottenuti con i codici di calcolo.
Abilità comunicative (descrittore di Dublino 4): I costanti collegamenti tra le nozioni teoriche, gli esempi applicativi, la modellazione strutturale (eseguita mediante l’uso di opportuni software) ed il controllo manuale dei risultati ottenuti, permetterà all’allievo di possedere la necessaria abilità di presentazione dei propri risultati.
Capacità di apprendere (descrittore di Dublino 5): L’apprendimento dei contenuti teorici ed applicativi del corso, mediante la partecipazione alle lezioni e lo studio dei libri di testo consigliati, consentirà agli studenti di acquisire l’autonomia necessaria ad intraprendere lo studio della risposta dinamica delle strutture soggette all’azione sismica.
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Testi docente |
Bibliografia di riferimento:
- Andrew Charleson – Seismic design for architects – Elsevier 2008 - FEMA 454 – Design for Earthquakes: A Manual for Architects – NEHRP 2006 - Andrew Charleson, Adriana Guisasola – Seismic isolation for architects – Routledge 2017 - Andrew Coburn, Robin Spence – Earthquake protection – Wiley 2002t - G. Muscolino (2012). Dinamica delle strutture con fondamenti ed applicazioni di ingegneria sismica e dinamica aleatoria. Pitagora.
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Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
No |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
Sì |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
No |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
No |
Prova pratica |
No |
Docente |
SEBASTIANO NUCIFORA |
Obiettivi |
L'insegnamento si occupa dello studio e della conoscenza dei modelli abitativi delle realtà rurali ed urbane proprie dei Paesi in Via di Sviluppo. Al fine di conseguire i risultati attesi per il programma del corso e la sperimentazione proposta, l’offerta didattica articolata in differenti attività persegue obiettivi formativi capaci di formare lo studente ad una futura progettazione coerente, appropriata e partecipata nei territori fragili.
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Programma |
L’esplosione demografica del continente africano, ed in particolare dell’area subsahariana, non è un fenomeno che il mondo occidentale può ormai derubricare dalla agenda di governo dei propri territori. Il volgere le spalle al conseguente fenomeno migratorio, in un atteggiamento di totale chiusura materiale e culturale, non appare una risposta né intelligente né lungimirante. Solo un riequilibrio delle risorse tra paesi ricchi e paesi poveri potrà favorire un miglioramento delle condizioni generali di questi ultimi, e garantire un livello dignitoso di vita alle loro popolazioni, aprendo, di fatto, a nuove prospettive di sviluppo e di reciprocità utili a tutti. Ciò vuol dire mettere in atto quel “Piano Marshall per l’Africa” che, già dai tempi di Margaret Thatcher, viene proposto a più riprese sui tavoli di lavoro delle commissioni europee. Quanto detto, si traduce in una molteplicità di interventi da attuare direttamente nei territori interessati e, per quanto ci riguarda, nella progettazione e nella costruzione di opere architettoniche di varia natura. Durante il periodo coloniale, gli stati europei hanno imposto un modello di sviluppo avulso dalla cultura locale. Questo si è riflesso anche nel campo della pianificazione urbana e dell'architettura, imponendo modelli abitativi non appropriati. Lo stesso errore, sebbene in scale minore, è stato spesso fatto, in buona fede, negli interventi di Cooperazione che molte Organizzazioni hanno attuato nel territorio africano. Il distacco dalla cultura abitativa locale ha spesso provocato un rifiuto delle popolazioni locali verso le opere costruite e al conseguente loro deperimento. Il problema è di ordine generale e coinvolge sia gli interventi in aree rurali, sia le aree periferiche delle metropoli africane, meta di fortissima e incontrollata immigrazione interna, dove proliferano Slum e aree informali. Il corso si propone come una esperienza propedeutica al progetto nei PVS e, più in generale, ad un potenziamento dell'attenzione verso le forme dell'architettura intese come il risultato di una interazione tra il desiderio creativo dell'architetto e i bisogni, sia materiali sia culturali, delle persone. Attraverso gli strumenti classici del disegno, verranno studiati, analizzati e ridisegnati i modelli abitativi di alcune realtà dell’Africa subsahariana. Il corso si occuperà di indagare due modelli tipici e, in apparenza agli antipodi, dei Territori fragili: quello del villaggio rurale tradizionale e quello urbano degli slum. Verranno inoltre analizzati alcuni progetti realizzati dalla nuova generazione di architetti africani e architetti occidentali cooperanti. Nello specifico le lezioni verteranno sui seguenti argomenti: Migrazioni Interne, urbanizzazione ed emergenza abitativa nei PVS Città e villaggi in africa sub sahariana. Dalla città coloniale alle megalopoli Il modello abitativo del Villaggio Rurale I Villaggi rurali del Sahel La città Precoloniale La città coloniale Tra Senegal e Mali. La ferrovia Dakar-Bamako e le sue stazioni: territorio e centri urbani Le megalopoli subsahariane e gli slum Kiambiu, uno slum di Nairobi. Esperienze e progetti. Il Modello della città intermedia. Nyandiwa, una città sul lago Vittoria. Esperienze e progetti. Un architetto per i poveri. La lezione di Hassan Fathy.
Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente potrà acquisire la capacità di lettura, analisi e comprensione delle particolari realtà urbane e rurali dei Paesi in Via di Sviluppo e, più in generali dei territori ad elevata fragilità indagati dal corso.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente potrà dimostrare le conoscenze acquisite nella elaborazione grafica di un metaprogetto riguardante una particolare realtà urbana indagata dal corso: uno slum della città di Nairobi, in Kenya.
Autonomia di giudizio Lo studente potrà sviluppare l’attitudine riflessiva relativamente alle proposte di intervento nei contesti fragili, e inoltre potrà sviluppare la capacità di elaborazione critica a livello individuale.
Abilità comunicative Lo studente sarà capace di descrivere con proprietà di linguaggio e terminologia appropriata sia le caratteristiche dei particolari modelli abitativi urbani e rurali dei territori indagati, sia di proporre adeguati indirizzi progettuali capaci di risolvere i problemi presenti.
Capacità d’apprendimento Lo studente potrà sviluppare quelle capacità di apprendimento che sono necessarie per intraprendere successivi studi (ad esempio l’elaborazione di tesi di laurea sui Paesi in Via di Sviluppo) riguardanti i medesimi argomenti o argomenti affini, con un alto grado di autonomia.
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Testi docente |
Alberto Arecchi, Abitare in Africa. Architetture, villaggi e città, nell’Africa subsahariana, dal passato al presente, Mimesis, Milano 1998 Patrick Dujarrick, Maison Sénégalaises, Habitat rural 1, Dakar 1986 Mike Davis, Il pianeta degli Slum, Feltrinelli, Milano 2006 AAVV, Needs, Lettera ventidue 2017 Sebastiano Nucifora, Alessandro Villari, Dieci Centri di Formazione Professionale in Senegal, Aracne, Roma 2022. Raul Pantaleo, Attenti all’uomo bianco, Eleuthera 2010 Riszard Kapuscinsky, Ebano, Feltrinelli, Milano 2008
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Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
Sì |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
Sì |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
Sì |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
No |
Prova pratica |
No |
Docente |
FRANCESCA FATTA |
Obiettivi |
Il corso di Tecnologie e Tecniche della Rappresentazione è una disciplina a scelta particolarmente indicata per quegli studenti che intendono approfondire gli aspetti comunicativi della rappresentazione architettonica finalizzata ad ampliare e perfezionare sia le tecniche analogiche che le tecnologie digitali del disegno, nel campo dell’Architettura e del Patrimonio. Il disegno di architettura applicato alla comunicazione dell’esistente e del progetto viene declinato come linguaggio aperto, sia scientifico che creativo, per sperimentare analisi e sintesi della visione dei manufatti e il loro inserimento nel contesto. Le tecniche analogiche e la tecnologie digitali sono una importante occasione per preparare il futuro architetto sia ad una attività di ricerca nel campo del rilievo digitale e dello storytelling architettonico, sia ad una attività professionale grazie alla collaborazione con una azienda specializzata nel campo della digitalizzazione dei beni culturali. Obiettivi formativi coerenti con il percorso formativo della classe LM4: saper gestire con competenza e logica i metodi e e tecniche della rappresentazione e del rilievo dell’architettura, saper leggere e interpretare alle diverse scale gli oggetti artistici, architettonici e urbani, capacità di affrontare i temi della comunicazione come forma di interpretazione e riconfigurazione dei contesti. Obiettivi formativi specifici a cui il corso fa riferimento: una profonda conoscenza dell’analisi del costruito e sistemi di rappresentazione della realtà e del progetto; capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente. Al fine di conseguire i risultati attesi per il programma del corso e la sperimentazione proposta, l’offerta didattica articolata nelle differenti attività persegue i seguenti
- Obiettivi formativi qualificanti: lettura critica e comunicazione di manufatti architettonici del secondo dopoguerra - Obiettivi formativi specifici): apprendimento delle tecniche di disegno analogico e digitale
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Programma |
Il tema di anno riguarda la Fiera del Mediterraneo di Palermo 1946 – 1995. Si tratta di un quartiere realizzato subito dopo il dopoguerra nella periferia nord di Palermo. Un luogo di sperimentazioni architettoniche, artistiche e di apparati comunicativi per il commercio, che ha subito pesanti trasformazioni soprattutto dopo gli anni ’70 del novecento. Analisi dei progetti realizzati tra gli anni ’40 e gli anni ’80 con riferimenti disciplinari alla cultura del progetto dal dopoguerra ad oggi. I riferimenti disciplinari e interdisciplinari riguarderanno l’ICAR/17 Disegno per la modellazione delle architetture ricostruite in 3D, la realtà virtuale, mista e immersiva che si realizzerà per le visioni storiche del quartiere, la comunicazione visiva del prodotto e degli allestimenti effimeri. La disciplina affronterà gli argomenti relativi a: Disegno a mano libera dei luoghi, analisi dei rilievi e dei progetti in 2D e ricostruzione dei modelli 3D. Definizione dei modelli per realtà aumentata e per stampa 3D Si propone la sperimentazione di una ricostruzione sia analogica che virtuale del quartiere fieristico per una esposizione permanente presso il Comune di Palermo. RISULTATI ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): affinare la capacità critica e di attribuzione di valore culturale ai manufatti disegnati attraverso sistemi di lettura e configurazione multipli: tradizionali, innovativi, creativi Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding): realizzazione di modelli tridimensionali sia digitali che analogici tratti dai progetti originali; Autonomia di giudizio (making judgements): discernimento sul valore dell’artefatto e delle sue trasformazioni; Abilità comunicative (communication skills): utilizzo degli strumenti grafici e a stampa per definire valori architettonici e ambientali; Capacità di apprendere (learning skills): utilizzo degli strumenti del disegno sia analogici che digitali.
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Testi docente |
Bibliografia di riferimento (max 5 testi):
Per il disegno di architettura: DI NAPOLI G., (2004). “Disegnare e conoscere. La mano, l’occhio, il segno”, Torino: Einaudi; SANTUCCIO S., (2021). “Note sul Paesaggio. Esplorazione antologica tra paesaggio e disegno”, Roma: TAB
Per la modellazione tridimensionale: MIGLIARI, R. (2004) Disegno come modello, Roma: Kappa
Per la realtà aumentata e le esperienze tattili: LUIGINI A., PANCIROLI C. (a cura di), (2018), Ambienti digitali per l’educazione all’arte e al patrimonio, Milano: Franco Angeli.
Per il tema specifico del corso: FATTA F. (1995), La fiera del Mediterraneo a Palermo. Un manifesto fra tradizione e innovazione, Palermo: ed. Fiera del mediterraneo.
Saranno fornite dalla docenza le tesi di dottorato di ricerca di Andrea MARRAFFA, Sonia MOLLICA, Claudio PATANÈ, così come la sitografia di riferimento e altro materiale didattico verranno indicati nel corso delle lezioni e dei seminari.
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Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
Sì |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
Sì |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
Sì |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
Sì |
Prova pratica |
No |
Docente |
Stefano Cascone |
Obiettivi |
L’insegnamento “Protocolli di Valutazione per la Sostenibilità in Edilizia” fornisce le competenze necessarie per comprendere i differenti aspetti e parametri legati all’integrazione del Building Information Modeling (BIM) con il processo di certificazione della sostenibilità di un edificio con applicazione del protocollo LEED. La disciplina punta a divenire caratterizzante per eventuali percorsi di tesi di laurea (Laboratori e/o Atelier di Tesi), all’interno di una traiettoria di approfondimento tra didattica e ricerca e sperimentazione progettuale.
Obiettivi formativi qualificanti Essendo l’insegnamento erogato al V anno del Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Architettura, questo si inserisce nel secondo ciclo del percorso formativo, macro-ambito “Architettura e Costruzione”. L’obiettivo formativo qualificante dell’insegnamento è di fornire allo studente la preparazione completa per integrare il processo di valutazione della sostenibilità dell’ambiente costruito con le tecnologie digitali mediante: - modellazione informativa del progetto in ambiente BIM (Building Information Modeling) - modellazione computazionale con esportazione dei modelli dal BIM - applicazione del protocollo di certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) - coordinamento e controllo del processo iniziale di progettazione (fase di pre-design) per la realizzazione di edifici sostenibili Le conoscenze acquisite consentono di sostenere l’esame internazionale per l’accreditamento in LEED GA (Green Associate) che dimostra la conoscenza dell'edilizia sostenibile, secondo lo schema di accreditamento gestito da Green Business Certification Inc. in conformità alla UNI CEI EN ISO/IEC 17024: 2004. Le suddette conoscenze saranno immediatamente applicabili per lo svolgimento delle seguenti attività esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto, rendendole altamente caratterizzanti “il mestiere”: - esperto LEED (LEED Green Associate, LEED AP) - esperto BIM (BIM Specialist, BIM Coordinator, BIM Manager) - consulente per Imprese nel settore pubblico - consulente per soggetti privati e gruppi di investimento
Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi formativi qualificanti sopra definiti consentono di individuare gli obiettivi formativi specifici dell’insegnamento nell’ambito di quelli più generali inerenti il Corso di Laurea. In particolare, tra questi ultimi, l’insegnamento mira ad assicurare il raggiungimento di una conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e di una conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto di costruzione. Infatti, i contenuti scientifico-disciplinari dell’insegnamento, mediante la conoscenza e l’applicazione del BIM e dei protocolli LEED per la certificazione ambientale degli edifici, attengono all'analisi del rapporto fra progetto e costruzione, all'interno della concezione integrata del processo edilizio e della sua sostenibilità.
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Programma |
Il programma del corso si attua al primo semestre, con 12 settimane di attività che prevedono lezioni, seminari, esercitazioni e simulazioni d’esame. Il corso è articolato in 15 moduli per un totale di 60 ore, da febbraio a maggio 2023.
Modulo 1: Il sistema di certificazione LEED + Modellazione Revit Architecture (1a settimana)
Modulo 2: Sostenibilità del sito + Modellazione Revit Architecture (2a settimana)
Modulo 3: Gestione delle acque + Modellazione Revit Architecture (3a settimana)
Modulo 4: Energia e atmosfera + Modellazione Revit Architecture (4a settimana)
Modulo 5: Materiali e risorse + Qualità ambientale interna (5a settimana)
Modulo 6: Innovazione nella progettazione + Priorità regionale (6a settimana)
Modulo 7: Autodesk Green Building Studio (7a settimana)
Modulo 8: Autodesk Green Building Studio (8a settimana)
Modulo 9: Autodesk Green Building Studio (9a settimana)
Modulo 10: Protocollo LEED (10a settimana)
Modulo 11: Protocollo LEED (11a settimana)
Modulo 12: Protocollo LEED (12a settimana)
All’interno del corso sarà organizzato un ciclo di seminari strettamente correlato con il trasferimento della ricerca alla didattica, che prevede la partecipazione di: - Studi di architettura (Open project, Lombardini22) - Laboratori di ricerca universitari (ABITALab Modellazione parametrica per il LEED) - Docenti universitari esperti in BIM e sostenibilità (Università di Torino)
I risultati attesi vengono di seguito definiti attraverso il sistema adottato in sede europea di cinque descrittori (Descrittori di Dublino) tra di loro correlati. - Conoscenza e capacità di comprensione nel riconoscere le strategie di successo e le misure per raggiungere gli obiettivi richiesti dal protocollo; - Conoscenza e capacità di comprensione applicate ai casi studio che rappresentino le migliori pratiche e la capacità d’interpretare i differenti mercati dell’edilizia; - Autonomia di giudizio nell’identificare e spiegare le sinergie tra il BIM e i protocolli di valutazione della sostenibilità; - Abilità comunicative nel descrivere la struttura del sistema di rating LEED e il processo di certificazione e i concetti chiave dell’edilizia sostenibile e gli obiettivi associati a LEED; - Capacità di apprendere il ruolo centrale della progettazione integrata.
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Testi docente |
A T Koralturk (2021), LEED AP BD+C V4 Exam Complete Study Guide (Building Design & Construction), LDCT Pub
A T Koralturk (2021), LEED Green Associate V4 Exam Complete Study Guide (Second Edition), LDCT Pub
Pozzoli S, Bonazza M (2022), Autodesk Revit 2023 per l'architettura, Tecniche Nuove, Milano
Fantozzi F, Scatizzi G, Venturelli F (2021). La certificazione energetica e ambientale LEED. Guida ai principi, Hoepli, Milano
Dall’O’ G (2016). Leadership in Green Building. I progetti certificati LEED in Italia, Edizioni Ambiente, Milano
Cascone S (Under review). Ecological Transition for the Built Environment: Natural Insulating Materials in Green Building Rating Systems
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Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
No |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
Sì |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
Sì |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
No |
Prova pratica |
No |
Docente |
Maria Azzalin |
Obiettivi |
Nell’ambito delle sfide che la transizione ecologica e digitale sta promuovendo, e in linea con i contenuti dei piani programmatici comunitari e dei relativi strumenti attuativi nazionali, il corso intende fornire le conoscenze relative agli apparati teorici e strumentali per la gestione innovativa dei processi di trasformazione dell’ambiente costruito declinato alle differenti scale del territorio, della città, dell’edificio. Il dibattito sugli impatti e la sostenibilità ambientale dei processi di riqualificazione e gestione, lo scenario emergente degli approcci Digital Twin, che integrano asset fisici, sistemi IoT, strumenti di interoperabilità BIM, attivando flussi informativi continui e real time, costituiscono gli ambiti di riferimento e di approfondimento dell’insegnamento. In particolare, in linea con gli obiettivi formativi del CdL, il corso, si propone di fornire agli studenti strumenti conoscitivi e metodologici che stimolino e attivino capacità e competenze orientate ad una nuova progettualità - ambientalmente responsabile ma capace di cogliere le potenzialità delle moderne tecnologie digitali, accompagnando l’integrazione del Modeling con il Management digitale e l’evoluzione dallo “smart building” al “cognitive building”.
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Programma |
La transizione ecologica e digitale e le tecnologie che la configurano propongono un nuovo “ecosistema” progettuale, all’interno del quale il progettista deve operare in sinergia con le tradizionali figure del processo edilizio (committenza, professionisti/specialisti, impresa, produzione, ecc) e con nuovi “apparati informativi immateriali” (software di modellazione algoritmica, ambienti di simulazione, sensori, piattaforme di comunicazione). “Tecnologia invisibile”, citando Sinopoli (1997) caratterizzata da flussi informativi e governata da approcci data driveness. In questo ecosistema, “Digital Twin” è una locuzione chiave. Un tema che, anche nel settore delle costruzioni è collegato a quello dell’innovazione e dell’ottimizzazione dei processi. Nel 2011 Michael Grieves lo introduceva per la prima volta, per indicare la sincronizzazione tra due realtà: oggetti fisici nello spazio reale, oggetti virtuali nello spazio virtuale che, nel corso dell’intero ciclo di vita dell’oggetto, rimangono collegati attraverso il reciproco scambio di dati e informazioni, sia in real-time che in modalità asincrona. Il sistema di sensori consente il monitoraggio in tempo reale, permettendo la verifica di funzionamento, il miglioramento delle prestazioni, la prevenzione di eventuali rischi, la verifica delle evenienze di guasto e, infine, grazie ai dati di feedback indicazioni per la progettazione di futuri edifici. Notevoli le potenzialità predittive e di controllo in ambito impiantistico ed energetico, la possibilità di monitorare i consumi di energia e i costi, di fornire indicazioni rivolte a ottimizzare i consumi. Analogamente in ambito strutturale, il potenziale predittivo del digital twin configura uno strumento estremamente efficace anche se non ancora diffusamente impiegato nel monitoraggio strutturale. Il programma del corso prevede lezioni teoriche articolate in: - Unità Didattiche (n. 5) - Seminari di approfondimento teorico (n. 2-3) svolti in collaborazione con professionisti e/o studiosi; - Seminari di approfondimento applicativo (n, 5) svolti con la supervisione di tutor locali; - Workshop finale. Ad integrazione potranno svolgersi attività di simulazione dei processi SCAN to BIM e di modellazione OpenBIM presso strutture Laboratoriali del dArte, e/o di Ateneo, tra cui BIG srl, Spin-off accademico della Mediterranea che opera nell’ambito della gestione innovativa del costruito fornendo i suddetti specifici servizi. Verranno trattate una serie di questioni strettamente connesse ai temi della gestione digitale del patrimonio costruito: dalla fase di raccolta delle informazioni e di rilievo strumentale, alla fase di modellazione e dunque di gestione e monitoraggio real time. Per una più agile comprensione delle relazioni che connettono le diverse procedure e le specifiche tecnologie digitali, nonché i benefici derivanti dalla loro applicazione, verranno presentate alcune significative esperienze di ricerca applicata, insieme ad esperienze progettuali in Italia e all'estero.
Risultati attesi. Il percorso didattico, in particolare, è in linea con gli obiettivi di una formazione finalizzata ad offrire contemporaneamente contenuti con specificità tecnico-scientifica-applicativa nonché umanistico-sociale, sviluppando attraverso gli strumenti metodologici offerti la capacità di comprendere e dunque gestire e guidare l’evoluzione tecnologica mettendola al servizio di progettualità innovate basate su approcci responsabili e consapevoli. Le attività teoriche, integrate da approfondimenti specialistici e attività pratiche consentiranno nello specifico agli studenti di sviluppare: - Conoscenza e capacità di comprensione delle teorie nonché dei principi e metodi relativi ai processi che attengono oggi alle azioni di trasformazione dell’ambiente costruito in chiave digitale ed ecologica ali temi affrontati. - Conoscenza e capacità di comprensione applicate relative agli strumenti, e alle tecnologie ICT che oggi sovrintendono alla trasformazione digitale del settore delle costruzioni e dei processi sottesi - Autonomia di giudizio in merito alle potenzialità dei nuovi approcci digitali nonché alle criticità ancora da superare nella loro effettiva applicazione. - Abilità comunicative attraverso l’utilizzo delle conoscenze teoriche acquisite e delle nuove modalità sperimentate. - Capacità di apprendere attraverso la sperimentazione di nuove modalità di trasferimento delle informazioni e di lavoro di gruppo |
Testi docente |
Ciribini, A.L.C. (2016), BIM e digitalizzazione dell’ambiente costruito, Grafill, Palermo Di Battista, V. (2006) Ambiente costruito – Un secondo paradigma, Alinea, Firenze Lauria M., Mussinelli E., Tucci F. (a cura di) (2019), La produzione del progetto, Maggioli Editore, Milano Paparella R., Zanchetta C., (2020) BIM & digitalizzazione del patrimonio immobiliare. Dai dati della costruzione alla costruzione del dato. Per la gestione interoperabile della manutenzione assistita, Esculapio Russo Ermolli S. (a cura di) (2018) The changing architect. Innovazione tecnologica e modellazione informativa per l'efficienza dei processi - Technological innovation and information modeling for the efficiency of processes, Maggioli Editore
Per opportuni approfondimenti e per ogni specifico argomento trattato saranno fornite indicazioni
Letture consigliate
Carpo, M. (2017), The Second Digital Turn: Design Beyond Intelligence, MIT press, Boston Floridi, L. (2017), La quarta rivoluzione. Come l’infosfera sta trasformando il mondo, Raffaello Cortina, Milano Ito, J. and Howe, J. (2017), Al passo col futuro. Come sopravvivere all'imprevedibile accelerazione del mondo, Egea editore Morton, T. (2013), Hyperobjects – Philosophy and Ecology After the End of the World, University of Minnesota Press, Minneapolis Schwab, K. (2016), The Fourth Industrial Revolution, Portfolio Penguin, UK Sinopoli, N. (1997), La tecnologia invisibile. Il processo di produzione dell’architettura e le sue regie, Franco Angeli, Milano
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Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
No |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
Sì |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
No |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
No |
Prova pratica |
Sì |
Docente |
Giuseppe Mangano |
Obiettivi |
La disciplina “Sostenibilità ed Innovazione del progetto” punta a divenire caratterizzante per eventuali percorsi di tesi di laurea (Laboratori e/o Atelier di Tesi), all’interno di una traiettoria di approfondimento tra didattica e ricerca e sperimentazione progettuale. È disciplina inserita nell’albo dei corsi Erasmus attivi. Al fine di conseguire i risultati attesi per il programma del corso e la sperimentazione proposta, l’offerta didattica articolata nelle differenti attività persegue i seguenti
- Obiettivi formativi qualificanti: La disciplina persegue l’obiettivo di trasferire agli studenti riferimenti di teoria, metodo e progetto legati ai temi dell’Advanced Impact Design, applicato al progetto tecnologico di edifici, distretti ad “energia positiva” e dispositivi/strutture/spazi per realizzare comunità energetiche rinnovabili. Si tratta di un approccio capace di migliorare i processi trasformativi dell’ambiente costruito, dei paesaggi e dei luoghi dell’abitare (regenerative approach), mediante il quale è possibile contabilizzare gli impatti legati agli interventi progettuali stessi, orientandone le scelte in ottica di sviluppo sostenibile e neutralità climatica, attraverso l’uso di modelli di valutazione basati sugli indicatori degli SDGs di Agenda2030 (UN SDGs, 2015) e della Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (MiTe, 2022).
- Obiettivi formativi specifici (con riferimento al tema del corso/laboratorio): Verranno riferite esperienze applicative e sperimentali “verso il design di tipo rigenerativo guidato dall’innovazione” con un approccio “net positive impact” (Advanced Impact Design), che consentiranno di indagare tanto gli aspetti di processo (theory), quanto quelli di progetto (experimentation), attraverso l’applicazione di modelli di monitoraggio e sistemi di valutazione degli impatti del progetto, mediante gli indicatori degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile di Agenda 2030 (SDGs) e i Vettori di Sostenibilità della Strategia Nazionale di SvS (SNSvS) e il quadro delle politiche e programmi di riferimento per la Transizione ecologica e digitale.
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Programma |
Il programma del corso si attua al secondo semestre, con 12 settimane di attività che prevedono lezioni, seminari, applicazioni, esercitazioni e verifiche intermedie. I contenuti del programma si articolano in tre Unità Tematiche, una di prolusione e di programma (P) e una finale seminariale e collettiva (F): UT P (lezioni e lectures) – (dalla sett.1^ alla 2^ settimana) Agenda 2030, Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile e le politiche e i programmi di riferimento per la transizione ecologica e digitale UT 1 (lezione, seminari e sperimentazione) - (dalla sett.3^ alla sett.6^) Advanced [Impact] Design per gli SDGs di Agenda2030 e indicatori SNSvS (teoria, metodo e progetto) UT 2 (lezione, seminari e sperimentazione) - (dalla sett.7^ alla sett.10^) Advanced [Regenerative] Design per la neutralità climatica: le comunità energetiche rinnovabili (teoria, metodo e progetto) UT F (lezione, seminari e sperimentazione) - (dalla sett.9^ alla sett.11^) Applicazione di modelli e sperimentazione di sistemi di valutazione “SDGs Impact Design” (design & sperimentazione) UT F (seminario collettivo) – Final Review: Advanced Impact Design explorations (12^ settimana)
Ogni unità tematica inserisce lo studente in un percorso di apprendimento dei temi trasferiti con le lezioni, i seminari e l’applicazione sperimentale nelle attività di esercitazione. Gli studenti potranno acquisire i termini della disciplina e le tematiche indagate durante le lectures ed i seminari e potranno confrontarsi sui temi dell’esercitazione sperimentale. In particolare, con riferimento ai cinque descrittori di Dublino: -la conoscenza e capacità di comprensione verrà esercitata attraverso il trasferimento dei temi con le lezioni ed i seminari in aula, le verifiche intermedie a fine UT riguardanti la verifica e tracciabilità degli SDGs in casi studio di architetture selezionate (esercitazione singola dello studente); - la conoscenza e capacità di comprensione applicate, attraverso l’applicazione e sperimentazione di modelli di valutazione “SDG Impact Design” (redazione + presentazione in aula); - l’autonomia di giudizio attraverso l’interazione ed il colloquio durante le attività di lezione e la formulazione di osservazioni critiche; - le abilità comunicative mediante l’esposizione e l’interlocuzione con il docente alle verifiche intermedie, verifica finale e brainstorming - la capacità di apprendere sollecitata con le attività didattica e verificata con lo studio del materiale didattico assegnato e le attività pratiche.
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Testi docente |
Bibliografia di riferimento (max 5 testi)
- De Santoli L. (2011), Le comunità dell’energia, Quodlibet, Macerata - Mangano G. (2021) (a cura di), Knowledge vs Climate Change. Co-design e tecnologie abilitanti per la conoscenza ed azioni in risposta ai cambiamenti climatici, Quaderno Collana SID n.3, Aracne ed., Roma - Nava C., Mangano G. (2019), Qualità dell’ambiente come valore per il paesaggio e resilienza per le comunità. Le attività di monitoraggio ambientale con il Rural Making lab a Gallicianò (SRAI Calabria- ITI Grecanica), in ArcHistoR EXTRA 12/2019, Reggio Calabria - Naboni E., Havinga L. (2019), Regenerative Design In Digital Practice. A Handbook for the Built Environment, Eurac Research, Sudtirol - Mangano G, Leuzzo A (2022), Co-design e Tecnologie Abitalianti. 15 esperienze progettuali per la ricerca di frontiera e le comunità in transizione, Aracne editrice, Roma.
Altro materiale didattico + Report e documenti sui temi del corso + Altra bibliografia di settore di supporto a lezioni, seminari e esercitazioni. + Riviste di settore consigliate, assessment tools e software open source.
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Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
Sì |
Valutazione prova scritta |
Sì |
Valutazione prova orale |
Sì |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
No |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
Sì |
Prova pratica |
Sì |
Docente |
VALERIO ALBERTO MORABITO |
Obiettivi |
Il corso di Design of Landscape Architecture si prefigge il risultato di dare agli studenti una base teorica e uno sviluppo pratico nella comprensione del design dell’architettura del paesaggio. Nella eccezione più anglosassone del termi per design si intende la capacità di disegnare le forme e i dettagli architettonici degli spazi pubblici e dei parchi urbani. Il corso si articolerà in una serie di lezioni teoriche legate a progetti storici dell’architettura del paesaggio come i giardini tradizionali cinesi, i parchi storici e le ville rinascimentali. Una parte sarà dedicata al Central Park di New York, alle ville di Wright e di Mies van der Rohe, che costruiscono rapporti diretti con il paesaggio. Una serie di progetti contemporanei saranno poi la conclusione del corso. Tutti i progetti presentati sono stati visitati e fotografati personalmente, e questo contribuisce ad una spiegazione e racconto diretto e spesso differente da quelle ufficiali. Una parte pratica sarà dedicata al disegno in aula e il design di un paesaggio minimo che dovrà relazionarsi ai temi del design dell’ecologia urbana. Al fine di conseguire i risultati attesi per il programma del corso e la sperimentazione proposta, l’offerta didattica articolata nelle differenti attività persegue i seguenti
Obiettivi formativi qualificanti: conoscenza di progetti storici e contemporanei dell’architettura del paesaggio. Obiettivi formativi specifici: riconoscere il design e l’ecologia del paesaggio urbano
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Programma |
Il tema d’anno si riferisce esplicitamente all’integrazione tra un’eredità storica dell’architettura del paesaggio e la sua componente più contemporanea legata all’arte, all’ecologia e alla resilienza dei paesaggi urbani. La città è un organismo vivente e il suo paesaggio è l’emblema della sua capacità di modificarsi stagionalmente e nei cicli lunghi dell’ecologia. Il design dell’architettura del paesaggio diventa dunque una necessità contemporanea per potere interagire con i cambiamenti climatici sempre più evidenti. Il design è inteso come una pratica per costruire processi ecologici all’interno della città e ai suoi bordi, per ricostruire idee di periferie sempre più resilienti non solo da un punto di vista ecologico ma anche e soprattutto sociale. Questo corso si inserisce in una conversazione sempre più importante tra varie discipline che attendono alla città e che ne costituiscono la memoria e lo sviluppo. L’urbanistica la progettazione architettonica, il disegno e la rappresentazione delle idee sono attori che trovano nel design dell’architettura del paesaggio urbano una sintesi di intenti e di prospettive. Il corso dunque affronterà tutti i temi legati alla struttura della città, approfondendo gli aspetti dello spazio pubblico e dei suoi parchi, della sua comprensione e sviluppo sociale, e della costruzione delle relazioni tra design, ecologica, resilienza e ambiente. L’esercitazione pratica si focalizzerà sulla costruzione di “paesaggi minimi”, in modo da sperimentare il design ecologico nelle sue componenti più di dettaglio. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding); si chiederà agli studenti di disegnare e rappresentare a mano libera con schizzi intuitivi i vari progetti presentati durante il corso. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding); dagli schizzi e le rappresentazioni si chiederà agli studenti di costruire una loro personale interpretazione del design, dell’ecologia e resilienza nel paesaggio urbano delle città. Autonomia di giudizio (making judgements); agli studenti si darà autonomia di scelta per creare un design che sia a loro consono e comprensibile in modo da costruire un loro percorso teorico e pratico. Abilità comunicative (communication skills); si chiederà discutere dei temi presentati in modo che ogni studente possa comprendere al meglio cosa significa presentare le loro idee. Presentazioni in PPT, stampe dei progetti e continue discussioni durante le lezioni saranno alla base di tutto il processo per rendere autonomie coscienti processi teorici e pratici. Capacità di apprendere (learning skills); gli studenti saranno continuamente sottoposti a riscontri pratici sulla loro comprensione, chiedendo loro di commentare non solo i loro progetti ma anche i progetti dei loro colleghi.
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Testi docente |
Morabito, V. (2019). Verbal Drawings: mapping landscape ides. In LAF - Landscape Architecture Frontier, n. 41, Observation and representation. Corner, J. (1996). Taking measures across the American landscape. New Haven, Connecticut: Yale University Press. Corner James, Hirsch Alison Bick (2014). The Landscape Imagination. New York: Princeton Architectural Press. Morabito V, (2020). Reading Places and Writing Design. In 42th International Conference of Representation Disciplines Teachers Congress of Unione Italiana per il Disegno. FrancoAngeli s.r.l. Milano, Italy McHarg I. 1969, Design with Nature, John Wiley & Sons, New York.
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Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
Sì |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
Sì |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
No |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
No |
Prova pratica |
No |