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PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

Corso Architettura - Restauro
Curriculum Rigenerazione urbana
Orientamento Orientamento unico
Anno Accademico 2019/2020
Crediti 12
Settore Scientifico Disciplinare ICAR/14
Anno Primo anno
Unità temporale
Ore aula 120
Attività formativa Attività formative caratterizzanti

Canale unico

Docente DANIELA COLAFRANCESCHI
Obiettivi Il corso di Progettazione Architettonica, alla luce del nuovo programma di Laurea Magistrale in Architettura-Restauro, si inserisce all’interno di un nuovo percorso formativo più articolato e disciplinarmente trasversale, che prevede un ampliamento e approfondimento di competenze sul progetto, relative l’intervento urbano.
Ambito più generale di riferimento è lo Stretto di Messina e le sue qualità di geografia ‘ponte’ tra territori e nevralgie analoghe.
L’intervento in ambiti critici della nostra realtà mediterranea, è un tema centrale su cui si misura oggi il progetto, nei termini di rigenerazione e sostenibilità degli habitat: ambiti negletti, discariche, infrastrutture e impianti industriali dismessi, zone depresse o aree abbandonate e territori di limite, sono luoghi che reclamano una loro nuova identità e qualità ambientale. Nell’ambito dell’area Metropolitana di Reggio Calabria, città, sobborghi, villaggi, località costiere e balneari, centri agricoli e rurali, sono tutte identità riconoscibili, tra le quali si interpongono frange indefinite di territori ‘rifiutati’, di periferie auto costruite, di estensioni urbane abusive diffuse, di zone intermedie ibride che attendono risposte progettuali in adesione a quel ‘sistema dello Stretto’ che gli è pertinente e appartenente.
Il progetto di questo paesaggio - dalle grandi potenzialità di rigenerazione - passa per una lezione di razionalità, che incontra il linguaggio esatto dei materiali disponibili, di relazione organica con il territorio; la lezione di un dialogo intelligente con il luogo anche alla scala di spazi e risorse minime. E’ questo ‘dialogo’ da interpretare e ricostruire nell’attitudine contemporanea del fare progetto.
Una condizione che impone strategie di intervento attente, puntuali ma ‘in rete’, specifiche ma allo stesso tempo capaci di costruire ‘sistemi’. Una attitudine che non è soltanto di risanamento o di tutela, ma che assume il ‘progetto complesso’ come chiave di volta per riscattare realtà critiche attraverso risposte che permettano ai luoghi di acquisire una identità propria e rispondere così ad un nuovo assetto, ad una modificazione sul piano funzionale ed estetico, con un valore aggiunto di qualità per quella parte di territorio o di città a cui si dirige.
Un’area geografica, quella dello Stretto, che suggerisce e stimola la possibilità di indagare nuovi patti tra natura e cultura; E’ un habitat antico che permette prospettive, immagini, concetti, forme, sentimenti e ragioni, del tutto moderni, nell’idea che anche solo pochi elementi possano generare capacità evocatrici forti; che lavorare con materiali semplici possa arricchire un progetto, lasciando conquistare un valore di complessità allo spazio.

Inoltre, il grande interesse per tematiche come città e territorio, urbanesimo e ambiente, invita a prospettive di intervento ampie e plurali. Valori sociali, pensiero scientifico, espressione artistica, cristallizzano tensioni che producono nuove modalità di confronto e di interpretazione del progetto sostenibile di architettura. Qui, come in altri campi del sapere, sarà il ‘dialogo’, la sua ibridazione con altre esperienze quella che ci condurrà verso e nuovi modelli possibili di progetto: architettura, tecnologia, antropologia, geografia, urbanesimo, sono ideali spazi concettuali di sperimentazione, dove il progetto per la città si indaga a molteplici scale di intervento e nelle sue implicazioni con il paesaggio.
Architettura e paesaggio costituiscono infatti un binomio attraverso cui passa la misura di una condizione urbana contemporanea, senza più relazioni stabili tra volumi costruiti e natura, nell’incerto e critico equilibrio tra ambito urbano/metropolitano e paesaggistico/territoriale.

Obiettivo formativo del corso - nella coscienza delle mutate relazioni che caratterizzano il fenomeno urbano, e di conseguenza delle dicotomie ‘città e campagna’, ambiti urbani più consolidati e periferici di limite - è quello di definire un approccio al progetto che restituisca con l’architettura, significato e identità di luogo, innovazione e qualità ambientale, istruendo e interpretando una relazione stretta con i caratteri del contesto urbano e paesaggistico a cui si rivolge.
Il progetto come attitudine operativa capace di interpretare e coagulare tra loro analisi critiche, informazioni scientifiche, tecnologie applicative, pratiche sociali, sistemi ecologici, valori culturali.
Programma La sperimentazione didattica proposta dal corso costruisce una occasione di ricerca sulle attitudini del progetto architettonico quando applicate su ambiti critici, marginali o negletti e la sua capacità di rendersi dispositivo di riqualificazione e rigenerazione urbana.
Il corso si svolge come un laboratorio, nella riflessione e indagine di conoscenze e aspetti relativi le tematiche progettuali con l’acquisizione di metodi e strategie di intervento e, in parallelo, di esercizio compositivo di controllo dello spazio, per fornire agli studenti gli strumenti atti al controllo degli aspetti teorici e pratici relativi la redazione di un ‘progetto complesso’ per una ‘architettura di relazione’ come processo compositivo e ideativo di spazio urbano.
Il corso propone una riflessione sul rapporto tra architettura e luogo, nella redazione di una proposta che risponda alle specificità di un progetto urbano, in un forte rapporto di integrazione tra i volumi architettonici e le sue implicazioni con gli ‘esterni’, tra progetto di architettura e progetto del territorio che ‘abita’, dove il tema è applicato prevalentemente alla dotazione di servizi per la città.
Un edificio che si ponga come centro culturale, flessibile e ‘aperto’ in termini funzionali e concettuali per offrire spazi collettivi dedicati alla cultura e alla sensibilizzazione verso i temi ambientali. Una architettura urbana ‘complessa’, che colga sintetizzi aspetti di relazione spaziali e identitari di luogo.
Testi docente Colafranceschi Daniela: Un Altro Mediterraneo. Progetti per paesaggi critici, Altralinea 2015
Colafranceschi Daniela: Changing Landscape. Mediterranean Sensitive Areas Design. Alinea 2010
Colafranceschi Daniela: “Per un parco (antropico) dello stretto come nuovo paesaggio”. In: Pugliese Michelangelo (a cura di) Parchi Antropici, Libria, Melfi 2010.
Colafranceschi Daniela: Landscape+100 palabras para habitarlo/Landscape+100 words to inhabit it. Gustavo Gili ed. 2007.
Colafranceschi Daniela: Sull’involucro in architettura, Roma Ediz. Librerie Dedalo 1996.
Colafranceschi Daniela: Architettura in Superficie, Roma, Gangemi Editore 1994.
Koolhaas Rem: Junkspace, Quodlibet, 2006
La Cecla Franco, Zanini Piero: Lo stretto indispensabile. Storie e geografie di un tratto di mare limitato. Bruno Mondadori, Milano, 2004.
Venturi Robert: Complessità e Contraddizione in architettura (ediz. Ital) Roma,Dedalo 1988.
Erogazione tradizionale
Erogazione a distanza No
Frequenza obbligatoria No
Valutazione prova scritta No
Valutazione prova orale No
Valutazione test attitudinale No
Valutazione progetto
Valutazione tirocinio No
Valutazione in itinere No
Prova pratica No
Docente GIUSEPPE CARLO ARCIDIACONO
Obiettivi Il corso di Progettazione Architettonica, alla luce del nuovo programma di Laurea Magistrale in Architettura-Restauro, si inserisce all’interno di un nuovo percorso formativo più articolato e disciplinarmente trasversale, che prevede un ampliamento e approfondimento di competenze sul progetto, relative l’intervento urbano.
Ambito più generale di riferimento è lo Stretto di Messina e le sue qualità di geografia ‘ponte’ tra territori e nevralgie analoghe.
L’intervento in ambiti critici della nostra realtà mediterranea, è un tema centrale su cui si misura oggi il progetto, nei termini di rigenerazione e sostenibilità degli habitat: ambiti negletti, discariche, infrastrutture e impianti industriali dismessi, zone depresse o aree abbandonate e territori di limite, sono luoghi che reclamano una loro nuova identità e qualità ambientale. Nell’ambito dell’area Metropolitana di Reggio Calabria, città, sobborghi, villaggi, località costiere e balneari, centri agricoli e rurali, sono tutte identità riconoscibili, tra le quali si interpongono frange indefinite di territori ‘rifiutati’, di periferie auto costruite, di estensioni urbane abusive diffuse, di zone intermedie ibride che attendono risposte progettuali in adesione a quel ‘sistema dello Stretto’ che gli è pertinente e appartenente.
Il progetto di questo paesaggio - dalle grandi potenzialità di rigenerazione - passa per una lezione di razionalità, che incontra il linguaggio esatto dei materiali disponibili, di relazione organica con il territorio; la lezione di un dialogo intelligente con il luogo anche alla scala di spazi e risorse minime. E’ questo ‘dialogo’ da interpretare e ricostruire nell’attitudine contemporanea del fare progetto.
Una condizione che impone strategie di intervento attente, puntuali ma ‘in rete’, specifiche ma allo stesso tempo capaci di costruire ‘sistemi’. Una attitudine che non è soltanto di risanamento o di tutela, ma che assume il ‘progetto complesso’ come chiave di volta per riscattare realtà critiche attraverso risposte che permettano ai luoghi di acquisire una identità propria e rispondere così ad un nuovo assetto, ad una modificazione sul piano funzionale ed estetico, con un valore aggiunto di qualità per quella parte di territorio o di città a cui si dirige.
Un’area geografica, quella dello Stretto, che suggerisce e stimola la possibilità di indagare nuovi patti tra natura e cultura; E’ un habitat antico che permette prospettive, immagini, concetti, forme, sentimenti e ragioni, del tutto moderni, nell’idea che anche solo pochi elementi possano generare capacità evocatrici forti; che lavorare con materiali semplici possa arricchire un progetto, lasciando conquistare un valore di complessità allo spazio.

Inoltre, il grande interesse per tematiche come città e territorio, urbanesimo e ambiente, invita a prospettive di intervento ampie e plurali. Valori sociali, pensiero scientifico, espressione artistica, cristallizzano tensioni che producono nuove modalità di confronto e di interpretazione del progetto sostenibile di architettura. Qui, come in altri campi del sapere, sarà il ‘dialogo’, la sua ibridazione con altre esperienze quella che ci condurrà verso e nuovi modelli possibili di progetto: architettura, tecnologia, antropologia, geografia, urbanesimo, sono ideali spazi concettuali di sperimentazione, dove il progetto per la città si indaga a molteplici scale di intervento e nelle sue implicazioni con il paesaggio.
Architettura e paesaggio costituiscono infatti un binomio attraverso cui passa la misura di una condizione urbana contemporanea, senza più relazioni stabili tra volumi costruiti e natura, nell’incerto e critico equilibrio tra ambito urbano/metropolitano e paesaggistico/territoriale.

Obiettivo formativo del corso - nella coscienza delle mutate relazioni che caratterizzano il fenomeno urbano, e di conseguenza delle dicotomie ‘città e campagna’, ambiti urbani più consolidati e periferici di limite - è quello di definire un approccio al progetto che restituisca con l’architettura, significato e identità di luogo, innovazione e qualità ambientale, istruendo e interpretando una relazione stretta con i caratteri del contesto urbano e paesaggistico a cui si rivolge.
Il progetto come attitudine operativa capace di interpretare e coagulare tra loro analisi critiche, informazioni scientifiche, tecnologie applicative, pratiche sociali, sistemi ecologici, valori culturali.
Programma N.D.
Testi docente N.D.
Erogazione tradizionale No
Erogazione a distanza No
Frequenza obbligatoria No
Valutazione prova scritta No
Valutazione prova orale No
Valutazione test attitudinale No
Valutazione progetto No
Valutazione tirocinio No
Valutazione in itinere No
Prova pratica No

Ulteriori informazioni

Descrizione Descrizione
Scheda Didattica - Colafranceschi (programma) Descrizione
Nessun avviso pubblicato
Nessuna lezione pubblicata
Codice insegnamento online non pubblicato

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