L’inizio del nuovo anno ci fa salutare un Uomo che non dimenticheremo. Francesco Forte è spirato improvvisamente, in punta di piedi, nella sua casa di Torino. La sua figura Accademica lascerà un segno indelebile non solo nel nostro Paese in cui ha avviato alla carriera universitaria Professori diventati poi a loro volta Maestri per generazioni di giovani ricercatori. A Reggio Calabria, Città a cui era molto affezionato, ha contribuito in modo determinante alla nascita e al successivo sviluppo del Polo di Economia nel 2005, all’interno dell’allora Facoltà di Giurisprudenza. Proprio in quegli anni con il Prof. Pasquale Catanoso suo Allievo getta le basi per la creazione di una Scuola di Scienza delle Finanze proprio nel nostro Ateneo con il recruitment di Michela Mantovani, Domenico D’Amico (già Ricercatore oggi alto dirigente ministeriale), Calogero Guccio (oggi Professore Ordinario presso l’Università di Catania), Massimo Finocchiaro Castro.

Figura eclettica, intellettuale apprezzato e ricercato, giornalista dalla penna raffinata - ha firmato l’ultimo pezzo giorno 30 dicembre, per “il Giornale” e dal titolo"L'incognita spread che pesa su Draghi". Fu ministro nei governi Fanfani e Craxi, professore universitario, ex responsabile economico del Partito socialista, giornalista. Francesco Forte era nato a Busto Arsizio (Varese) l’11 febbraio del 1929. Dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita nel 1951 inizia la sua carriera universitaria. Insegna prima a Pavia poi a Milano e Urbino. Nel 1961 succede a Luigi Einaudi nella cattedra di Scienze delle Finanze dell’università di Torino. Dal 1984 insegna a La Sapienza di Roma. Ricopre poi ruoli anche Virginia University, alla California University of Los Angeles (USA) e alla York University (UK). Ha lavorato anche per Fondo monetario internazionale, Ocse ed Onu. È stato anche consulente dell’Eni di Enrico Mattei della quale, nel 1971, diventerà vicepresidente della compagnia petrolifera.

Negli anni Cinquanta aderisce al partito socialdemocratico e negli anni ’60 al partito Socialista, di cui è stato membro della direzione e a più riprese responsabile economico. Negli anni ’80-’94 è deputato di Sondrio-Como Varese e poi senatore di Sondrio. Nel 1982 è chiamato al ministero delle Finanze nel governo guidato dal democristiano Amintore Fanfani. Nel successivo governo del socialista Bettino Craxi è ministro per il coordinamento delle Politiche Comunitarie e sotto segretario straordinario agli Affari Esteri per la lotta contro la fame nel mondo. È stato editorialista su temi economici per quotidiani e periodici, tra cui Panorama, L’Espresso, La Stampa, Il Sole 24 Ore e il Giornale. Autore di saggi e manuali di scienza delle finanze, di economia monetaria, di politica economica, di economia industriale e di economia dei beni culturali. Nel 2017 pubblica “A onor del vero”, racconto del suo lungo impegno civile e della sua attività politica professionale.

L’Italia e la sua Accademia perdono uno dei dei suoi figli migliori, un pezzo di Storia della nostra Repubblica che rimarrà non solo nelle sue tante Opere licenziate in 70 anni di produzione scientifica e giornalistica, ma soprattutto nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna e il privilegio di conoscerlo.

Il Rettore Prof. Marcello Zimbone, il Pro Rettore Vicario già Rettore Prof. Pasquale Catanoso e tutta la Comunità accademica dell’Università Mediterranea manifestano la loro tristezza per una perdita umana, scientifica incolmabile.