Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | M-FIL/04 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | ETTORE ROCCA |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio Architettura quinquennale LM-4 Codice insegnamento 64NF8 Docente Ettore Rocca Insegnamento Estetica Ambito disciplinare D Settore Scientifico Disciplinare M-Fil/04 Numero di CFU 6 Ore di insegnamento 60 Anno di Corso Materia a scelta Semestre 2° Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi L’insegnamento mira a dare consapevolezza degli aspetti teorici, filosofici ed estetici legati all’architettura. Il fine è di affinare la capacità critica e teorica dello studente in relazione alla pratica architettonica. Lo studente dovrà sviluppare la capacità di leggere testi filosofici che abbiano rilevanza per l’architettura. Prerequisiti Nessuno. Programma del corso Il corso risponderà alle domande: che cos’è l’estetica, perché l’estetica nasce nel Settecento, quali sono i suoi problemi centrali, con particolare riguardo all’estetica di Kant. Si farà una breve storia dei concetti di bello e di arte nella storia della cultura occidentale. Si analizzerà il rapporto tra estetica filosofica ed architettura dal Settecento ad oggi. Si affronteranno poi alcune teorie delle proporzioni. Si vedranno le relazioni tra queste teorie, l’estetica e l’architettura. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Lo studente deve acquisire: 1. una conoscenza di che cos’è l’estetica, della sua nascita nel Settecento, dei suoi problemi centrali, con particolare riguardo all’estetica di Kant. 2. una sintetica conoscenza dell’evoluzione dei concetti di bello e arte nella storia. 3. una conoscenza del rapporto tra estetica e architettura dal Settecento ad oggi. 4. una conoscenza delle teorie delle proporzioni discusse durante il corso. Tipologia delle attività formative Lezioni: 45 ore Esercitazioni: 15 ore Lavoro autonomo dello studente Studio dei testi di esame. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale. |
Testi docente | 1. Ettore Rocca (a cura di), Estetica e architettura, il Mulino, Bologna 2008 (parti indicate a lezione). 2. Platone, Timeo (parti indicate a lezione). 3. Leon Battista Alberti, L’architettura, Polifilo, Milano 1989 (parti indicate a lezione). 4. Rudolf Wittkower, Idea e immagine, Einaudi, Torino 1992 (parti indicate a lezione). 5. Immanuel Kant, Critica della facoltà di giudizio, Einaudi, Torino 1999 (parti indicate a lezione). 6. Dispense date a lezione. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | M-FIL/04 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | ETTORE ROCCA |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio Architettura quinquennale LM-4 Docente Ettore Rocca Insegnamento Estetica Ambito disciplinare D Settore Scientifico Disciplinare M-Fil/04 Numero di CFU 6 Ore di insegnamento 60 Anno di Corso Materia a scelta Semestre 2° Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi L’insegnamento mira a dare consapevolezza degli aspetti teorici, filosofici ed estetici legati al paesaggio. Il fine è di affinare la capacità critica e teorica dello studente in relazione alla pratica architettonica. Prerequisiti Nessuno. Programma del corso Il corso risponderà alle domande: - che cos’è l’estetica, - che cos’è il bello di natura, - quando nasce il concetto di paesaggio, - quali sono le più recenti teorie del paesaggio. - quale rapporto può esistere tra architettura e natura Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Lo studente deve acquisire: 1. una conoscenza di che cos’è l’estetica e della sua nascita nel Settecento. 2. una conoscenza dell’evoluzione del concetto di bello di natura. 3. una conoscenza della nascita del concetto di paesaggio 4. una conoscenza delle più recenti teorie di paesaggio. 5. una conoscenza del rapporto tra architettura e natura. Tipologia delle attività formative Lezioni: 45 ore Esercitazioni: 15 ore Lavoro autonomo dello studente Studio dei testi di esame. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale. |
Testi docente | 1. P. D’Angelo (a cura di), Estetica e paesaggio, il Mulino, Bologna 2009. 2. I. Kant, Critica della facoltà di giudizio, parti indicate a lezione. 3. A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, parti indicate a lezione. 4. R. Assunto, Il paesaggio e l’estetica, Novecento, Palermo 1994, parti indicate a lezione. 5. Dispense date a lezione. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/11 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | RENATO LAGANA' |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio Magistrale a Ciclo Unico “Architettura” Codice insegnamento 64NL4 Docente Renato Laganà Insegnamento Progettazione e Organizzazione della sicurezza nel cantiere Ambito disciplinare B Settore Scientifico Disciplinare ICAR 11 Numero di CFU 6 CFU Ore di insegnamento 60 Anno di Corso quarto anno Semestre secondo semestre Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi L’applicazione delle direttive europee in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, che in Italia hanno portato alla redazione del Testo Unico sulla Sicurezza (Dlvo 81/2008 e s.m.i.), ha posto al centro dell’attenzione dell’architetto le conoscenze connesse alle attività di produzione edilizia ed alla organizzazione del cantiere. Il nuovo ambito normativo ha creato due specifiche nuove figure di progettisti: il coordinatore della sicurezza per la progettazione e il coordinatore della sicurezza per l’esecuzione. A queste figure si aggiungono le attività dei progettisti e dei direttori dei lavori che assumono specifiche responsabilità, in materia si sicurezza e salute, nella redazione dei progetti e nel controllo dell’esecuzione dei lavori, come normato nel Codice Appalti (D.Lvo 163/2006 e s.m.i. e Regolamento attuativo - D.P.R. n. 207/2010 modificato dal D.L. 13.05.2011, n.70). Partendo dalla definizione generale di sicurezza nell’attività di progettazione architettonica ed alle specifiche indicazioni esigenziali – prestazionali, il corso sviluppa alcuni argomenti definiti nell’allegato XIV del citato Dlvo 81/2008 e s.m.i. relative alle attività di progettazione e organizzazione dei cantieri edilizi all’interno delle ore previste per le lezioni ed in prove didattiche. Prerequisiti Per seguire il Corso, lo studente deve avere una conoscenza dei principi base disciplinari che consentano di affrontare la complessità del processo edilizio, la sua organizzazione e gestione nella fase operativa. Programma del corso Il Corso, di durata semestrale ( 6 CFU ), è organizzato in due parti: nella prima, propedeutica, si analizzano gli aspetti giuridico - normativi e l’analisi dei rischi nelle lavorazioni; nella seconda fase vengono trattati gli strumenti della pianificazione e della programmazione della sicurezza in rapporto ai documenti progettuali da produrre per la gestione in sicurezza del cantiere edilizia. Ogni fase si articola in una serie di lezioni teoriche che prevedono un percorso conoscitivo “a cascata”. 1° Parte – Aspetti giuridico- normativi e analisi dei rischi - La legislazione di base in materia di sicurezza e di igiene sul lavoro; la normativa contrattuale inerente gli aspetti di sicurezza e salute sul lavoro; la normativa sull'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. - Le normative europee e la loro valenza; le norme di buona tecnica; le direttive di prodotto; - Il Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al Titolo I. I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali. Metodologie per l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi. - La legislazione specifica in materia di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e nei lavori in quota. Il titolo IV del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. - Rischi di caduta dall'alto. Ponteggi e opere provvisionali; - Il rischio elettrico e la protezione contro le scariche atmosferiche; - Il rischio negli scavi, nelle demolizioni, nelle opere in sotterraneo ed in galleria; - I rischi connessi all'uso di macchine e attrezzature di lavoro con particolare riferimento agli apparecchi di sollevamento e trasporto; - I rischi fisici: rumore, vibrazioni, microclima, illuminazione; - I rischi connessi alle bonifiche da amianto; - I rischi biologici; - I rischi da movimentazione manuale dei carichi; - I rischi di incendio e di esplosione; - I rischi nei lavori di montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati; - I dispositivi di protezione individuali e la segnaletica di sicurezza. 2° Parte – La pianificazione e la programmazione della sicurezza in cantiere. - L 'organizzazione in sicurezza del Cantiere. Il cronoprogramma dei lavori; - Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza; - I criteri metodologici per: a) l'elaborazione del piano di sicurezza e di coordinamento e l'integrazione con i piani operativi di sicurezza ed il fascicolo; b) l'elaborazione del piano operativo di sicurezza; c) l'elaborazione del fascicolo; d) l'elaborazione del P.I.M.U.S. (Piano di Montaggio, Uso, Smontaggio) dei ponteggi; e) la stima dei costi della sicurezza. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Le conoscenze acquisite contribuiscono ad attivare e rafforzare nello studente la capacità di intervenire tenendo conto degli aspetti della sicurezza nelle fasi di progettazione e di avere presente l’evoluzione dei processi di produzione che si attuano nel cantiere. Tipologia delle attività formative Lezioni (ore/anno in aula): 48 ore frontali Esercitazioni (ore/anno in aula):10 esercitative Attività pratiche (ore/anno in aula): 2 visite cantieri Lavoro autonomo dello studente Oltre allo studio individuale, è richiesto allo studente di individuare in autonomia il “caso studio” di cui dovrà reperire tutte le informazioni necessarie - o direttamente o sul web o in biblioteca - da trasferire su un elaborato concordato con la docenza. Modalità di verifica dell’apprendimento Il corso prevede lo svolgimento di una esercitazione su un caso studio relativo ai temi principali della disciplina, la cui discussione costituirà parte integrante della prova orale dell’esame di profitto. Si prevede, inoltre, un test di valutazione intermedio che verterà sulla prima parte del programma e della cui valutazione si terrà conto nell’esito della prova orale finale. La prova finale sarà inoltre, incentrata sulla verifica del caso studio e sugli argomenti illustrati nelle lezioni teoriche in riferimento a testi di seguito elencati e al materiale didattico fornito dalla docenza. |
Testi docente | Gottfried A. (1992), Ergotecnica Edile. Applicazioni di Metodi e strumenti, Esculapio ed., Bologna. Rota G.L., Rusconi G. ( 2008), I Codici Tecnici: Sicurezza e Cantieri, UTET Professionale ed. A.A.V.V (2011)., Progettazione e gestione della sicurezza nei cantieri edili, UTET/Wolters Kluver ed. Italia s.r.l.,Milano. Laganà R.G. (2011), La gestione della sicurezza nel cantiere, Falzea ed., Reggio Calabria. Laganà R.G. (2011), Aspetti innovativi della sicurezza in edilizia,Falzea ed., Reggio Calabria. Sitografia di riferimento www.lavoro.gov.it - www.inail.it - //osha.europa.eu/it - www.edilportale.it Altro materiale didattico Dispense prodotte dalla docenza |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/12 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | FRANCESCO BAGNATO |
Obiettivi | ’obiettivo del corso è quello di promuovere e sviluppare la cultura dell’accessibilità, intesa come possibilità di superamento degli ostacoli architettonici, ambientali, urbanistici e gestionali, mediante l’applicazione dei principi dell’Universal Design, cioè di una progettazione responsabile per una fruizione agevole e sicura degli spazi e delle attrezzature da parte di un’utenza ampliata. Il corso in particolare tende a far comprendere agli studenti l’importanza del ruolo sociale e della responsabilità dell’architetto. Dimostrare, cioè, una maggiore sensibilità ai problemi di accessibilità fruibilità e sicurezza per tutti i cittadini, destinatari del proprio operato, considerando lo spazio costruito in senso “universale” sin dall’atto della progettazione.Sia nel caso di spazi aperti che di edifici, sia che si tratti di interventi pubblici o per una committenza privata, l’attenzione a definire condizioni di autonomia nella fruizione è ormai un dato imprescindibile cogliendo a pieno le sollecitazioni di “sostenibilità” quale imperativo dettato dalla cultura contemporanea.Il corso intende offrire allo studente spunti di riflessione ed occasioni di verifica riguardanti temi di grande interesse e al tempo stesso di rilevante attualità. In particolare, il corso si propone di: - Contribuire al miglioramento delle conoscenze e delle competenze sul tema della qualità urbana, investendo in tale impegno tutti gli attori pubblici e privati delle diverse realtà calabresi, coordinando le azioni tra chi “utilizza le città”, “chi progetta le città” e “chi governa le città”. In tal senso, si intende sollecitare le pubbliche amministrazioni a predisporre azioni programmatiche, a più livelli e a differenti scale, per la gestione della complessità delle trasformazioni urbane. |
Programma | Corso di Studio Architettura quinquennale – Classe LM4 Codice insegnamento Docente Francesco Bagnato Insegnamento Accessibilità, fruibilità e sicurezza degli spazi Ambito disciplinare Tecnologia dell’Architettura Settore Scientifico Disciplinare ICAR/12 Numero di CFU 6 Ore di insegnamento 60 Anno di Corso V° Semestre II° Il corso di “Accessibilità, fruibilità e sicurezza degli spazi” è stato attivato per la prima volta nell’anno accademico 2003/2004, presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, esso intende offrire allo studente spunti di riflessione ed occasioni di verifica riguardanti temi di grande interesse e al tempo stesso di rilevante attualità. L’obiettivo del corso è quello di promuovere e sviluppare la cultura dell’accessibilità, intesa come possibilità di superamento degli ostacoli architettonici, ambientali, urbanistici e gestionali, mediante l’applicazione dei principi dell’Universal Design, cioè di una progettazione responsabile per una fruizione agevole e sicura degli spazi e delle attrezzature da parte di un’utenza ampliata. Il corso in particolare tende a far comprendere agli studenti l’importanza del ruolo sociale e della responsabilità che l’architetto dovrebbe assumersi. Dimostrare, cioè una maggiore sensibilità ai problemi di accessibilità fruibilità e sicurezza per tutti i cittadini, destinatari del proprio operato, considerando lo spazio costruito in senso “universale” sin dall’atto della progettazione. Sia nel caso di spazi aperti che di edifici, sia che si tratti di interventi pubblici o per una committenza privata, l’attenzione a definire condizioni di autonomia nella fruizione è ormai un dato imprescindibile cogliendo a pieno le sollecitazioni di “sostenibilità” quale imperativo dettato dalla cultura contemporanea. Prerequisiti Il corso si rivolge agli studenti che hanno già maturato una propria sensibilità progettuale e consente di integrare al quadro generale dei requisiti tutte le conoscenze che consentono di produrre soluzioni progettuali che tendano a migliorare la qualità della vita degli abitanti. Programma del corso Una prima parte del corso affronta il tema della disabilità fornendo svariate chiavi di lettura di questo fenomeno. Sebbene non sia strettamente legata ai saperi dell'architettura, questa parte fornisce utili spunti di riflessione sulla diversità e sul rapporto importantissimo per il progettista tra uomo e ambiente. Una seconda parte riguarda in modo più specifico il diritto e le norme in materia di accessibilità: le norme generali e quelle di settore pertinenti alla materia di studio accompagnate da una serie di casi pratici e di riferimenti alle indicazioni normative e le possibili soluzioni europee e internazionali. ARGOMENTI D’ESAME • Nozione di “barriera architettonica”. • L’utenza reale e le diverse disabilità. Leggi per l’abbattimento delle barriere architettoniche • Normativa italiana: iter evolutivo. Concetto di accessibilità, visitabilità, adattabilità. • La normativa cogente: il D.P.R. 503/96. In particolare: art. 4 Criteri di progettazione per l’accessibilità e l’art. 8, Specifiche funzionali e dimensionali. • Estratto del Testo Unico per l’edilizia Dal concetto di eliminazione di barriera architettonica al concetto di Universal Design • Nozione di Universal Design e suoi principi. Soluzioni per la disabilità • La progettazione plurisensoriale. La disabilità visiva e il sistema Loges. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Lo studente acquisirà i riferimenti normativi nazionali ed esterni attraverso cui, nella fase successiva, potrà elaborare un progetto, anche di modeste dimensioni, in cui applicherà i principi dell’Universal Design al fine di attribuire al proprio progetto caratteristiche di fruizione e sicurezza per tutte le tipologie di utenti. Due sono state le idee forti che si intende portate avanti: -L’integrazione dei saperi necessario per per affrontare le sfide poste al fenomeno della disabilità, in genere dalla considerazione di un'utenza allargata, e dallo stile dello Universal Design. In particolare, si ritiene utile fornire ai futuri progettisti uno strumentario minimo che possa mettere in grado di comprendere il fenomeno giuridico in modo che non fosse per loro completamente alieno e potessero orientarsi nelle norme relative all'accessibilità. - La necessità di andare “oltre la norma”, comprenderne il vero significato e l'utilità per l'essere umano (biodiverso): stimolare il senso di responsabilità nella fantasia di ogni professionista e cittadino. La volontà è quella di trasmettere l'idea che l'importante non è “ fare le cose a norma” ma operare per il bene comune che passa anche attraverso una sapiente e intelligente organizzazione degli spazi costruiti per essere un ambiente comodamente fruibile, accessibile e sicuro a misura di tutti. Tipologia delle attività formative Lezioni (ore/anno in aula): 30 ore semestre Esercitazioni (ore/anno in aula): 10 ore semestre Attività pratiche (ore/anno in aula): 20 ore semestre Lavoro autonomo dello studente Le attivita autonome dello studente, che complessivamente devono impegnarli per 90 ore, sono cosi articolate: • - 60 ore di studio individuale per consolidare le conoscenze teoriche relative alle prime due fasi del Corso; • - 30 ore di lavoro pratico orientato a concludere autonomamente gli elaborati grafici prodotti nel corso delle attivita di laboratorio Modalità di verifica dell’apprendimento Il corso prevede una serie di comunicazioni che svilupperanno progressivamente il percorso formativo con possibili attività pratiche in aula utili a sedimentare il portato dei contributi didattici erogati. La verifica finale avverrà attraverso un esame teorico ed il commento del proprio progetto elaborato secondo durante il corso. |
Testi docente | (2003) Centro di Documentazione sulle Barriere Architettoniche (a cura di) Linee guida per la redazione del piano di eliminazione barriere architettoniche, Assessorato alle Politiche Sociali Segreteria all'Ambiente e ai Lavori Pubblici Direzione Lavori Pubblici, Regione Veneto. (1960) Lynch K., The image of the city, The MIT Press, Cambrige, Massachussetts-London, (tr. It. L’immagine della città, Marsilio editore, Venezia, 1964). (1990) K. Lynch, Progettare la città. La qualità della forma urbana, ETAS libri, Milano. (ed. it.). (2005), Bagnato F., La città accessibile, in "La città per tutti" Arch n°4, rivista dell’Ordine degli Architetti pianificatori e paesaggisti della Provincia di Reggio Calabria. • D.M. 14 giugno 1989, n. 236 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche) Sitografia di riferimento: http://europa.eu/pol/trans/index_it.htm sito delle attività dell'Unione europea www.ocs.polito.it - Osservatorio Città Sostenibili (Politecnico e Università di Torino) sezione Mobilità www.mobilitàsostenibile.it - Portale italiano guida alla mobilità sostenibile www.clickmobility.it - portale italiano della mobilità e del trasporto passeggeri E’ possibile scaricare i materiali didattici utili per la preparazione dell’esame dal sito dell’università nella sezione “scheda materia” del corso di Materiali per l’architettura, inseriti dal prof. F. Bagnato. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Descrizione | Descrizione |
---|---|
LEZIONE DEL 26 MARZO 2018 - SICUREZZA ANTINCENDIO (dispensa) | |
ESERCITAZIONE FINALE (esercitazioni) |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/12 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | CONSUELO NAVA |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio Architettura LM4 Codice insegnamento 18601 Docente Prof.ssa Consuelo NAVA Insegnamento Sostenibilità ed Innovazione del progetto Ambito disciplinare Progettazione Sostenibile Settore Scientifico Disciplinare Icar 12_tecnologia dell’architettura Numero di CFU 6 cfu Ore di insegnamento 60 h Anno di Corso 4°/5° Semestre 2° Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi Argomenti fondativi: Tecnologie abilitanti, mappatura e processi avanzati Il corso denominato “sostenibilità ed innovazione del progetto”, propone agli studenti di architettura, un percorso formativo ad alto contenuto metodologico e sperimentale sui temi dei nuovi paradigmi del progetto sostenibile, con riferimento agli obiettivi qualificanti per il corso di studi, sugli aspetti dell’innovazione tecnologica di processo e di prodotto, applicata in ambito di progetti urbani sostenibili, per il controllo della costruibilità e delle alte prestazioni per gli edifici a basso consumo energetico e di risorse, fino alla realizzazione di prototipi in scala attraverso d percorsi di architettura sostenibile avanzata e strumenti digitali. Si ritiene che un tale insegnamento possa far affrontare agli studenti il tema dell’interscalarità del progetto sostenendo anche il percorso di tesi di laurea. Dal territorio, agli insediamenti costruiti, agli edifici ed ai componenti-sistemi prodotti di processi compatibili, per affidare “valore e strumenti” ad una nuova cultura tecnologica del progetto, in cui il tema della processualità delle scelte tra progetto, costruzione e valutazione, riguardano ancora questioni di metodo e modello, in un nuovo scenario volto ad un rinnovato significato dell’impatto zero delle costruzioni sull’ambiente abitato. In particolare, con riferimento alle istanze connesse ai contemporanei scenari europei, il corso affronterà due livelli teorici di conoscenza e sperimentazione. Il primo, sul tema delle tecnologie abilitanti ed innovative a servizio degli assetti di resilienza alla scala urbana, per la città collettiva e intelligente e con ricadute nei processi circolari del ciclo di vita del sistema urbano, dell’edificio e delle risorse. Si propone quindi la sperimentazione con “prodotti digitali di mapping sui temi-progetto per la rigenerazione urbana sostenibile ed il city making, il riciclo urbano e delle risorse artificiali e naturali, la gestione del consumo di suolo e la tutela dei sistemi ambientali.” Il secondo, sui temi dell’architettura sostenibile avanzata, con l’apprendimento sui temi delle tecnologie appropriate, attraverso processi di autocostruzione e digitali. Si propone la sperimentazione su prototipi di architettura sostenibile, con “tecnologie energetiche integrate e processi di riciclo, nella direzione dell’involucro efficiente e sostenibile come spazio e modello”. La disciplina individuerà esperienze contemporanee da cui apprendere strategie e tattiche e ambiti applicativi da esplorare e sperimentare, attraverso progetti in grado di innescare pratiche innovative, capaci di promuovere le tre dimensioni della sostenibilità, ambientale, sociale ed economica, sostenuti dalle esperienze di ricerca e progetto nazionali ed internazionali della docente del corso e degli esperti invitati. Prerequisiti Gli studenti dovranno avere già affrontato le discipline di base del settore della Tecnologia dell’Architettura e della Progettazione Urbana ed Architettonica ed essere iscritti al 4°/5° anno di corso universitario. La disciplina è anche propedeutica e fondamentale per coloro che vorranno svolgere il percorso di tesi di laurea fuori dalla proposta degli Atelier, con la relazione della docente del corso. Alcuni seminari potranno essere aperti con l’offerta didattica dei crediti F. Programma del corso Il corso si articola in tre moduli didattici, teorici e sperimentali, per 60 ore di attività suddivise in: 1° modulo _ SID, Sustainable Innovation Design, 15 ore (1,5 cfu) n.2 Seminari teorici, n.1 applicazione e n.1 seminario di docente esterno Temi: sostenibilità ambientale, economica e sociale, innovazione urbana, sistemi resilienti, tecnologie adattive ed abilitanti, consumo di suolo, riciclo urbano e riciclo dei sistemi-componenti, ciclo di vita di sistemi e risorse, città sensibile, città smart, città collettiva, strategie e tattiche per il city making - Verifica “SID” e valutazione intermedia 1° modulo 2° modulo_SAD, Sustainable Advanced Design, 35 ore (3,5 cfu) _ (10 ore teoria + 25 sperimentazione) Workshop: n.5 Lezioni teoriche, casi studio e n.2 seminari di docenti esterni + coworking di produzione Temi: Efficienza energetica ed efficacia ambientale, LCA edificio e materiali, sistemi di valutazione e controllo del progetto sostenibile (protocolli e metodi), edifici a basso consumo energetico e di risorse, integrazione di tecnologie solari in architettura, certificazione energetica e qualificazione di sostenibilità: metodi e strumenti. Architettura prototipale e digitale. Autocostruzione e sperimentazione con tecnologie appropriate di modelli in scala 1:1. - Workshop “SAD” e valutazione intermedia 2° modulo 3° modulo_LbM, Learning by Making, 10 ore (1 cfu) Seminario conclusivo e mostra dei prodotti del 1° e 2° modulo Temi: sostenibilità ed innovazione del progetto - Happening urbano con esposizione lavori dei moduli Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Lo studente dovrà conseguire una frequenza superiore al 70% delle attività; superare positivamente le valutazioni intermedie e finale ed acquisire i riferimenti teorici e applicativi proposti nei moduli del corso. Tipologia delle attività formative Lezioni (ore/anno in aula): 25 ore Esercitazioni (ore/anno in aula): 25 ore + valutazioni intermedie Attività pratiche (ore/anno in aula): 10 ore + happening Lavoro autonomo dello studente Lo studente potrà impegnare al max altre 60 ore distribuite per la preparazione delle verifiche e delle attività previste nei tre moduli. Modalità di verifica dell’apprendimento 1° modulo _ SID, Sustainable Innovation Design, 15 ore (1,5 cfu) - Verifica intermedia e valutazione: prodotti di apparati conoscitivi avanzati e digitali (sui temi del mapping sostenibile e dell’architettura sostenibile prototipale con tecnologie integrate) 2° modulo_SAD, Sustainable Advanced Design, 35 ore (3,5 cfu) - Verifica intermedia e valutazione: laboratorio di realizzazione e sperimentazione (prodotti originali sui temi del mapping e dei prototipi in scala 1:1) 3° modulo_LbM, Learning by Making, 10 ore (1 cfu) - Happening urbano con esposizione lavori dei moduli Final review_colloquio di esami e valutazione finale. |
Testi docente | Bibliografia di riferimento 1° modulo _ SID, Sustainable Innovation Design, 15 ore (1,5 cfu) a+t, Reclaim, (2012) Remediate, Reuse, Recycle, Issue 39-40, a+t publisher, spain Barbieri Pepe, (2015), GeoCittà?, ListLab, Trento Cappelli L., (2013), City sense, IAAC ed., Actar ed., Spain Carta M., Lino B. (2015), (a cura), Urban Hyper-metabolism, Quaderni recycle Italy n.15, Aracne ed., Roma Carta M., (2014), Reimagining Urbanism, ListLab, Trento Franceschini A. (2014) (a cura), Sulla città futura, ListLab, Trento Lambertini A., (2013), Urban Beauty, Ed.Compositori, Bologna Lino B., (2013), Periferie in trasform-azione. Riflessioni dai “margini” della città. Alinea ed., Firenze Marini S., (2013), G.De Carlo. L’architettura della Partecipazione, Quodlibet ed, Macerata Mattei M.G., (2013), C.Ratti. Smart city, smart citizen. Meet the media guru.Egea ed. Nava C., (2016), (a cura di), The Laboratory City: sustainable recycle and key enabling technologies, quaderni Recycle Italy n.25, Aracne ed., Roma Nava C.,(2015), ReActioncity. Un progetto di innovazione sociale urbana per la città metropolitana di Reggio Calabria”, in M.Carta, B.Lino “Urban Hypermetabolism”, Quaderni recycle n.15, ed.Aracne, Roma Nava C. (2014), Future 1/1.The Laboratory-City: Recycle and Repair.,in S.Marini “future_utopia”; Carte Blanche serie, Bruno ed, Venezia Nava C., (2014), “Total Recycle Design Total Recycle Process”. In S.Marini, S.C.Rosselli ( a cura) RecycleOpposition I,quaderni Recycle Italy, ed.Aracne, Roma Nava C., V.Gioffré, (2012), Con_testi Sostenibili. Una visione per la città metropolitana di Reggio Calabria, ListLab ed.,Trento Raiteri R. (2014), Progettare i progettisti, Quodlibet Studio, Macerata Ricci M., (2012), Nuovi Paradigmi, ListLab, Trento Scaglione G., (2012), Cities in nature, ListLab ed., Trento Spellman C., (2003), Re_envisioning Landscape/Architecture, Actar ed, Barcelona Ulisse A., Verazzo C., (2014); Re-Start. Dai luoghi dell’ex produzione alla città, Libria ed., Melfi 2° modulo_SED, Sustainable Advanced Design, 35 ore (3,5 cfu) Angelucci F., Girasante F, (2007), Envelope is space, F.Angeli ed., Milano Guallart V., Muller W., Cappelli L., (2006), Self-sufficient Housing, IAAC ed, Actar ed., Spain Labella A., (2004), (a cura), G.W.Reinberg. Solar Architecture, Libria, Melfi Nava C., (2014), “Total Recycle Design Total Recycle Process”. In S.Marini, S.C.Rosselli ( a cura) RecycleOpposition I,quaderni Recycle Italy, ed.Aracne, Roma Manzini E., (2015), Design, When Everybody Designs. An introduction to design for social innovation, MIT ed., Usa Nava C., (2017), Impact Regenerative Design: paradigmi, strategie e mappature, in Carta M., Lino B., Ronsisvalle D., Re_Cyclical urbanism, BABEL , LISTLAb ed, Trento Nava C., (2016), (a cura di), The Laboratory City: sustainable recycle and key enabling technologies, collana Recycle Italy n.25, Aracne ed., Roma Nava C., (2012) SED_Sustainable energy design, ListLabTrento Nava C., (2012), Edifici Sostenibili. Particolari Costruttivi (MANUALE), DEI ed., Roma Kelley T., Littman J., (2006), I dieci volti dell’innovazione, Sperling & Kupfer Ed., Torino Perriccioli M., Rossi M., (2005), Thomas Herzog. Reacting Skin, Kappa ed, Roma Ratti C. (2014), Architettura Open source. Verso un’architettura aperta, Einaudi ed., Torino Ulisse A., (2010), EnergyCity, ListLab, Trento Verganti R. (2009), Design-Driven Innovation, Rizzoli etas, Milano Sitografia di riferimento www.recycleitaly.it www.reactioncity.com www.architetturaecosostenibile.it www.sustainablecitiescollective.com www.citylab.com www.pensandomeridiano.com www.key4biz.it http://ongreening.com www.inhabitat.com www.matrec.com www.landarchs.com Altre informazioni: Documenti, riceche ed estratti bibliografie internazionali fornite in formato pdf |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/12 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | FRANCESCA GIGLIO |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio Architettura quinquennale – Classe LM 4 Codice insegnamento Docente Francesca Giglio Insegnamento Materiali, innovazione e sperimentazione per il progetto Ambito disciplinare D Settore Scientifico Disciplinare ICAR 12 Numero di CFU 6 Ore di insegnamento 60 Anno di Corso IV- V Semestre 1° Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi Il corso si colloca nell’ambito disciplinare della Tecnologia dell’Architettura ed è finalizzato all’acquisizione di specifiche competenze sul rapporto tra Innovazione - Produzione – Materiali, indagando come, tali aspetti, si relazionano, innescando processi progettuali sperimentali, che rispondono a nuove complessità tecnologiche, materiche, funzionali, di aspetto. Ai fini degli obiettivi qualificanti il Corso di Studi, si intende far acquisire un metodo di lavoro e fornire strumenti di progettazione in grado di affrontare problemi tecnologici e progettuali che caratterizzano il costruire contemporaneo e di sviluppare soluzioni tecnologiche e processi realizzativi innovativi. In linea con le competenze caratterizzanti la figura dell'architetto a livello europeo (Dir. CE 2005/36), obiettivo formativo di fondo, quindi, è quello di approfondire teoricamente e operativamente le problematiche connesse, nel fare dell'architettura, all’innovazione progettuale e alla centralità della produzione, confrontandosi con realtà produttive consolidate nel mercato costruttivo italiano ed extraeuropeo, che possono fornire il proprio know how produttivo per elaborare ipotesi progettuali innovative, in relazione a reali vincoli dimensionali, prestazionali, economici, ambientali. Prerequisiti E’ richiesta la conoscenza dei processi e dei procedimenti costruttivi,oltre alla conoscenza dei requisiti funzionali, tecnologici, ambientali, dei componenti il sistema tecnologico e del loro controllo nel livello esecutivo del progetto. Pertanto, sarà necessario aver superato almeno gli esami di Materiali per l’Architettura e Progettazione dei sistemi costruttivi. E’ consigliabile anche il superamento di Progettazione esecutiva. Programma del corso Il progetto di architettura, negli ultimi anni, si confronta principalmente con due aspetti; da un lato le innovazioni produttive: materiali più intelligenti, controllo di qualità, piccola serie; dall’altro la complessità e numerosità delle tecnologie presenti nelle diverse parti dell’edificio. In tale ambito, il corso si svilupperà attraverso la sinergia con un Ente esterno (Azienda di settore e/o associazione culturale), che porterà il proprio Know How produttivo e di ricerca come ambito di studio, dibattito, sperimentazione, con l’obiettivo specifico di condividere una esperienza professionalizzante. La collaborazione tra ambito scientifico e produttivo è un’attività sperimentale da condurre in un corso, con l’obiettivo specifico di voler innescare input di innovazione sul territorio e per il territorio, partendo dalle richieste di una committenza specifica - legate spesso ad esigenze normative di sicurezza, risparmio energetico, riduzione delle risorse, ma anche di tipo economico e funzionale - e le competenze scientifiche che possono essere proposte, in termini di innovazione progettuale. Il corso sarà organizzato in prevalenza, secondo una logica laboratoriale, in cui gli studenti svolgeranno una prima parte a carattere teorico e scientifico e un seconda parte in stretta relazione con la committenza e con gli input che la stessa potrà fornire in un’ottica di innovazione di processo e di prodotto. La prima parte del corso, a carattere teorico, affronterà il tema specifico proposto, attraverso lezioni frontali che riguarderanno questioni generali sugli aspetti incrementali dell’innovazione di processo, prodotto, progetto e sul ruolo della produzione nel progetto. La seconda parte, affronterà aspetti più specifici, connessi alla tipologia di lavoro proposto, e sarà basata esclusivamente su una esperienza laboratoriale da condurre in aula. Il tema progettuale, sarà scelto in funzione di ciò che il dibattito scientifico e professionale propone rispetto ai temi generali inerenti l’innovazione tecnico-costruttiva, e il rapporto tra materiali, componenti e progetto, che riguardi comunque la piccola scala e che possa essere approfondito in tutti i suoi passaggi fino al livello esecutivo. Il tema, quindi, sarà presentato in aula dopo la prima parte teorica e sarà rappresentativo degli obiettivi qualificanti e professionalizzanti del corso. L’esperienza laboratoriale attraverso cui affrontare il tema progettuale, sarà organizzata e gestita, attraverso piccoli gruppi di lavoro (in base al numero di studenti) che affronteranno argomenti specifici, relativi al tema proposto. Una esperienza laboratoriale, che dovrà essere affrontata con forte scientificità, attraverso un approccio analitico, di studio sugli aspetti più generali del tema ma anche sugli aspetti funzionali e tecnologici e una seconda fase specificatamente esecutiva del progetto. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) I risultati attesi riguardano la capacità dello studente di acquisire un metodo di lavoro scientifico ed elaborare una proposta progettuale a carattere esecutivo.. Tale metodo di lavoro, prevede. quindi, che gli studenti acquisiscano conoscenze: - sulle problematiche generali relative al rapporto tra Innovazione- Produzione-Materiali - sulla realtà operativa di un Ente/Associazione o Azienda - sulle problematiche tecnologiche che riguardano il progetto esecutivo Oltre ai risultati a carattere teorico, sarà richiesta una proposta progettuale a carattere esecutivo, in base alle richieste della committenza. Tipologia delle attività formative Lezioni (ore/anno in aula): 20 Esercitazioni (ore/anno in aula): 5 Attività pratiche (ore/anno in aula):35 Lavoro autonomo dello studente Ogni credito formativo, sarà completato dall’attività specifica dello studente (15 ore per ogni credito), che riguarderà la propria attività di studio individuale, in base alla bibliografia fornita e alle indicazioni della docenza. L’attività di approfondimento e studio, sarà caratterizzata dalla predisposizione degli elaborati grafici richiesti come consegne durante lo svolgimento del corso e che saranno approfonditi e revisionati nei momenti laboratoriali in aula, in collaborazione con la docenza. Tale approccio, ha l’obiettivo di costruire il repertorio di conoscenze e il percorso logico/deduttivo dello studente, delineato dal Corso di Studi e dagli obiettivi preposti. Modalità di verifica dell’apprendimento Le modalità di verifica saranno consegne calendarizzate e predisposte nella seconda parte del corso, in cui, la parte laboratoriale rappresenterà il momento di verifica principale da svolgere esclusivamente in aula. La prima parte del lavoro sarà organizzata in gruppi di studio, su temi specifici, e seguirà con lavoro individuale dello studente, da svolgere prevalentemente in aula. |
Testi docente | - Gaspari J. (2008) L’innovazione tecnologia e la sostenibilità nelle costruzioni, Edicom (GO) - Imperadori M., (a cura di) (2006), La progettazione con tecnologia stratificata a secco, Collana Tecnologia e Progetto, Il Sole 24 ORE, Milano - Rogora A. Lo Bartolo D.(2013), Costruire alternativo. Materiali e tecniche alternative per un'architettura sostenibile , Wolters Kluwer Italia - Sinopoli N., Tatano V. a cura di (2002) Sulle tracce dell’innovazione, tra tecniche e architettura, Francoangeli, Milano - Szokolay S. V. (2006), Introduzione alla progettazione sostenibile, Hoepli, Milano Durante il corso saranno fornite indicazioni bibliografiche e dispense specifiche sugli argomenti trattati. Sitografia di riferimento - www.materialdesign.it - www.modulo.net - www.ediliziainrete.it - www.edilportale.it- - www.ilprogettosostenibile.it - www.infobuildenergia.it Riviste di settore: Arketipo, Azero, Costruire in laterizio, Detail, Modulo, The Plan, Progettare. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/13 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | CARMINE LUDOVICO QUISTELLI |
Obiettivi | N.D. |
Programma | N.D. |
Testi docente | N.D. |
Erogazione tradizionale | No |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | No |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/14 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | FRANCESCO CARDULLO |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio ARCHITETTURA QUINQUENNALE A CICLO UNICO Codice insegnamento Docente FRANCESCO CARDULLO Insegnamento TEORIA DELLA RICERCA ARCHITETTONICA Ambito disciplinare D Settore Scientifico Disciplinare ICAR 14 Numero di CFU 6 o 8 per studenti di coorti precedenti Ore di insegnamento 60 Anno di Corso Materia a scelta Semestre Materia semestrale da svolgere nel primo semestre Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi Il corso è teorico e quindi non prevede esercitazioni a carattere progettuale ma esercizi pratici di studio. Si intende suscitare riflessioni critiche intorno all’idea della differenza tra “bella” architettura e “brutta” architettura, e quindi tra architettura giusta e architettura sbagliata, tra architettura che ha un senso ed architettura che non ha senso. Convinti, naturalmente, della aleatorietà dei giudizi e quindi della relatività delle affermazioni; ma anche convinti della necessità di svolgere riflessioni su questo tema. In particolar modo in contesti meridionali con gravi carenze, di varia natura, socio-economiche. Prerequisiti E’ auspicabile che si abbiano conoscenze fondamentali di base (anche scolastiche) di storia dell’arte e di storia dell’architettura. Programma del corso Il corso si svolgerà nel primo semestre, tutte le settimane comprese quelle a disposizione. Il corso prevede lezioni frontali con o senza l’ausilio di immagini, proiezioni di video, esercizi da svolgere a casa da parte degli studenti durante lo svolgimento del corso, consegne e verifica con voto di questi esercizi durante il semestre. Si svolgeranno lezioni su: a_metodologia di lettura critica dell’architettura, b_figure e caratteri dell’architettura contemporanea, c_caratteri dell’architettura meridionale, d_temi dell’architettura contemporanea. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) A conclusione dell’esperienza del Corso, s’intende approssimare lo studente ai seguenti risultati: 1° Acquisire la capacità di discernere una “bella” architettura da una “brutta” architettura. 2° Acquisire la conoscenza di alcuni temi architettonici fondamentali dell’architettura contemporanea internazionale. 3° Acquisire la conoscenza di alcuni dei caratteri dell’architettura meridionale contemporanea. 4° Saper affrontare la lettura di una rivista e un saggio di architettura contemporanea. Tipologia delle attività formative Lezioni frontali: 14 lezioni per sessanta ore Esercitazioni (a casa): 5 esercitazioni per 90 ore Lavoro autonomo dello studente Per sostenere l’esame ogni studente dovrà presentare all’esame e durante il semestre quanto segue: 1. Il Quaderno di studio degli architetti contemporanei. 2. Il Quaderno di studio dei testi . 3. Il Quaderno di studio dei numeri della rivista Casabella. 4. Il Quaderno di studio degli esempi di architetture brutte e di architetture belle del paese di origine. 5. Un CD, che contiene il lavoro del punto 4. in formato jpg Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame verrà sostenuto individualmente, da ogni studente, così come sono individuali tutte le esercitazioni, a casa. Non è prevista alcun tipo di collaborazione in gruppo. Per sostenere l’esame è necessario aver consegnato le esercitazioni previste durante il Corso, che saranno oggetto di valutazione intermedia e che determineranno la valutazione finale complessiva. L’esame verterà sul lavoro svolto durante il semestre, a casa, e sull’esposizione degli argomenti delle lezioni. |
Testi docente | • Sull’idea di bello e brutto: Eco, Umberto, Storia della bellezza, Bompiani, Milano, Paperback, 2010 Eco, Umberto, Storia della bruttezza, Bompiani, Milano, Paperback, 2010 • Sulla produzione degli architetti contemporanei: Alcuni numeri monografici della rivista spagnola El Croquis • Sui caratteri dell’architettura meridionale: 1°_Cardullo, Francesco, Architettura e Meridione: temi e progetti delle città del sud, Roma, Officina, 2005. 2°_Cardullo, Francesco, Architettura e città: scritti su Messina, Roma, Officina, 2010. • La rivista “Casabella”: Durante il semestre occorre studiare tre numeri della rivista italiana “Casabella” • Arte/Cinema/Danza/Musica: Si è convinti che la strada verso il riconoscimento e l’apprezzamento della bellezza, passa attraverso la conoscenza di molteplici forme artistiche. _Il corso fornirà, in formato mp3 delle musiche da ascoltare. _Il corso fornirà, in formato mp3 delle Lezioni di musica, trasmesse recentemente da radio 3. _Il corso fornirà anche dei video brevi di danza moderna e di altro che si riterrà opportuno per l’approfondimento dei temi trattati. •Altro Si consiglia vivamente di acquistare, ogni sabato il quotidiano “La Stampa”, che contiene un supplemento che si intitola Tuttolibri; e la domenica, "Il sole 24 ore", giornale economico che però pubblica un supplemento che si chiama "Domenica". Si tratta di due inserti, non in sovraprezzo, tra i migliori che si stampano in Italia, d’informazione su libri, film, musica, teatro, arte, architettura, mostre ed altro. Sono inserti ‘difficili’ ed abbastanza ‘ostici’ alla lettura (specie Domenica), ma che gradualmente si conquistano, e che offrono una panoramica molto ampia, laica e religiosa, sulle idee di qualità (soprattutto in alcune penne che vi scrivono), ed il dibattito che ne consegue, nella contemporaneità. Per gli stessi motivi si consiglia di ascoltare il terzo programma della radio italiana, a qualunque ora. •Materiali del Laboratorio Il docente, oltre al Programma, fornisce agli studenti, tramite il Laboratorio multimediale di Dipartimeto: _Le lezioni se supportate da immagini; _Un allegato 01 con “Istruzioni sugli esercizi da svolgere ” _Un allegato 02 con “Elenco delle lezioni” _Un allegato 03 con “Elenco degli architetti contemporanei” _Un allegato 04 con il “Calendario del Corso” _Files musicali _Lezioni di musica _Video di varia natura |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Descrizione | Descrizione |
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NELLA CARTELLA "CARDULLO" DEL LABORATORIO MULTIMEDIALE è PRESENTE TUTTO IL MATERIALE DIDATTICO DEL CORSO (programma) |
Descrizione | Avviso | |
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Ricevimenti di: | ||
Il giorno di ricevimento è il mercoledì dalle ore 8:30 alle ore 11:30 nella mia stanza del Dipartimento DARTE |
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Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/14 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | RITA SIMONE |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio LM4_Architettura quinquennale a ciclo unico Codice insegnamento Docente Rita Simone Insegnamento Seminario Internazionale di Progettazione Villard 19 Ambito disciplinare Progettazione architettonica Settore Scientifico Disciplinare ICAR 14 Numero di CFU 6 cfu Ore di insegnamento 60 ore Anno di Corso 2° Semestre annuale Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi Il seminario Villard propone un’esperienza che affronti i passaggi teorici e compositivi del progetto di architettura dalla scala urbana legandoli al tema del viaggio, inteso come forma di conoscenza. Prerequisiti Il Seminario inizia nel mese di novembre 2017 e termina a giugno 2018. Requisito fondamentale per sostenere l’esame è quello di aver seguito le tappe previste dal bando Villard 19. Programma del corso Alcamo Marina: Reconstructing the coastal landscape è il tema di Villard: 19, che intende avviare una riflessione sulla ricostruzione intesa non soltanto come nuova edificazione o risanamento di un territorio colpito da eventi bellici o sismici, ma anche (per estensione) come riqualificazione di territori fragili, le cui criticità sono dovute anche a rapidi processi di antropizzazione. Villard: 19 intende proporre idee di progetto che tengano in considerazione il rapporto tra città costiera e struttura naturale del territorio alcamese, il possibile recupero e riuso di aree dismesse, il ripensamento delle infrastrutture, l’articolazione dei percorsi e degli accessi alla spiaggia, le relazioni con i valloni e il retrostante territorio agricolo; in parallelo verranno proposti degli approfondimenti sulla ricostruzione, nelle sue declinazioni di ieri e di oggi, con particolare attenzione ai temi del rischio sismico, idro-geologico e ambientale. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Alla fine del percorso didattico lo studente dovrà possedere consapevolezza: - Dei processi legati alla rigenerazione urbana - Del concetto di spazio contemporaneo - Dei modelli e dei tipi legati all’oggetto architettonico a grande scala Tipologia delle attività formative Il Seminario si articolerà in lezioni, esercitazioni/consegne e workshop che si svolgeranno ad Alcamo e nelle sedi universitarie di Napoli, Ascoli Piceno, Parigi e Venezia nelle date previste dal Bando Villard19. L’attività di assistenza in sede sarà condotta con revisioni settimanali. Lavoro autonomo dello studente In merito allo sviluppo e all’elaborazione degli elaborati progettuali, il lavoro autonomo che gli studenti affronteranno prevede: Prima fase,Appropriazione del tema d’anno. Questa fase è destinata ad approfondire negli allievi le conoscenze teoriche e pratiche per affrontare la progettazione a scala urbana Seconda fase, Sviluppo del tema. Nella seconda fase, lo studente affronta nelle questioni fondanti del processo progettuale, rivolgendo un’attenzione particolare alle spazialità complesse degli edifici e degli spazi pubblici Terza fase, Fase conclusiva. Questa fase è destinata esclusivamente allo sviluppo progettuale del tema. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame verterà sulla discussione degli elaborati predisposti durante l'anno e di quelli del progetto definitivo (tavole formato A1, modelli ed elaborazioni fotografiche di questi). La discussione s’indirizzerà sulle scelte d'insieme e sulla coerenza tra i dati di progetto assunti e i caratteri della configurazione architettonica. Ai fini del voto finale, concorrerà la valutazione sulla capacità dello studente di sviluppare riflessioni adeguate sui nodi critici del dibattito architettonico affrontati nelle lezioni teoriche. |
Testi docente | Il materiale didattico sarà costituito da supporti direttamente forniti dal coordinamento nazionale Villard19 |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/15 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | VALERIO ALBERTO MORABITO |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio Architettura quinquennale – Classe LM-4 Codice insegnamento Docente Valerio Morabito Insegnamento Landscape Architecture Ambito disciplinare Settore Scientifico Disciplinare ICAR/15 Numero di CFU 6 Ore di insegnamento 60 Anno di Corso 2016-2017 Semestre Secondo semestre Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi (massimo 1.500 battute) Descrivere sinteticamente l’insegnamento relazionandolo con gli obiettivi formativi dello stesso. Questi ultimi andranno individuati sulla base degli Obiettivi formativi qualificanti della classe LM4 (art.3 Regolamento didattico del CdS) e degli Obiettivi formativi specifici del Corso di Studio (art.4 Regolamento didattico del CdS). Prerequisiti Conoscenza di base della lingua inglese. Programma del corso Il corso di Landscape Architecture è il primo corso a svolgersi interamente in lingua inglese. Parlare inglese è un importante opportunità per gli studenti per comunicare idee, concetti e pensieri attraverso strumenti differenti come appunto può essere una lingua straniera. Durante il corso molti concetti legati alla disciplina dell’Architettura del Paesaggio faranno riferimento a quelli espressi da Frederick Law Olmsted, uno dei primi architetti del paesaggio della storia che contribuì due secoli fa alla nascita di tale disciplina negli Stati Uniti. In particolare, gli studenti saranno indirizzati, attraverso esempi ed esperienze dirette, verso la metodologia del Dipartimento di Architettura del Paesaggio della School of Design dell’Università di Pennnsylvania. Tra l’altro, il corso esaminerà alcuni progetti di architettura e di paesaggio che sottolineeranno la recente storia delle due materie, e la loro interdisciplinarietà. Alcuni esempi di epoca moderna come La casa sulla cascata di Frank Lloyd Wright, e altri più recenti come il progetto dell’High Line a New York. Saranno presentati, inoltre, alcune esperienze cinesi di architettura ed di architettura del paesaggio, per poi discutere sull’intervista a Whang Shu incentrata sulla relazione tra le due discipline. In particolare, si discuterà circa gli errori nel processo della metodologia progettuale e nel processo del progetto architettonico, tra ornamento e contemporaneità, tra immaginazione e realtà. Il corso inizierà con la presentazione della Casa sulla cascata, legata a due visite dirette sul posto; e questa rappresenterà il punto di partenza per una riflessione più ampia sulla relazione tra paesaggio e architettura, tentando di sottolineare gli aspetti negativi e positivi, interessi comuni e punti di rottura. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Fornire agli studenti una maggiore consapevolezza circa la rappresentazione dello spazio dell’architettura del paesaggio e del suo significato. Modalità di verifica dell’apprendimento La verifica dell’apprendimento avverrà attraverso una serie di esercitazioni che gli studenti dovranno produrre periodicamente durante lo svolgimento del corso ed attraverso la presentazione di un progetto finale. Gli studenti, infatti, prendendo spunto da una competizione annunciata dalla LA+ Magazine, dovranno elaborare il progetto di un’isola immaginaria da collocare in un luogo a loro discrezione. Inoltre, gli studenti avranno la possibilità, a loro discrezione, di prendere ufficialmente parte con il proprio progetto alla competizione internazionale. |
Testi docente | - The Landscape Imagination – James Corner; - Design with Nature – Ian l. McHarg; - Landscape Architecture. A very short introduction - Ian H. Thompson; - What Shu’s Interview – TopScape Magazine n. 25; - Taking Measure Across American Landscape – James Corner Alex Maclean; - Transect, 100 years of the Department of Landscape Architecture at the school of Design of the University of Pennsylvania - Richard Weller. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/17 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | AGOSTINO URSO |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio Architettura quinquennale – Classe LM-4 Codice insegnamento Docente Agostino Urso Insegnamento Rappresentazione multimediale dell’Architettura Ambito disciplinare Disegno Settore Scientifico Disciplinare ICAR 17 Numero di CFU 6 Ore di insegnamento 60 Anno di Corso IV Semestre Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi La disciplina, a tutti gli effetti un laboratorio, si pone come obiettivo l’esplorazione del mondo della rappresentazione/comunicazione architettonica attraverso riflessioni sui temi della cultura digitale. Il filo conduttore, che lega il tema didattico al suo svolgimento in aula, riguarda l’idea di coniugare la vocazione digitale e multimediale della disciplina con il tema proposto, lo studio della città. Il tema generale si sostanzia poi nella scelta di due luoghi (Reggio Calabria e Messina) e tre temi: 1 – la città della memoria; 2 – la città storica; 3 – la città informale. - Il primo tema riguarda la ricostruzione di un edificio storico distrutto in occasione del terremoto del 1908. La ricostruzione, interamente digitale, prende in considerazione le fonti di archivio oggi disponibili. - Il secondo tema riguarda il rilievo e la restituzione di un edificio di importanza storica individuato tra quelli presenti nel centro storico di una delle due città. - Il terzo tema riguarda l’analisi di un quartiere periferico di Reggio Calabria o di Messina, attraverso l’uso dei cinque tipi di elementi (percorsi, margini, nodi, riferimenti e aree omogenee) individuati e descritti da Kevin Lynch nel libro “L’immagine della città”. Prerequisiti Per poter seguire con profitto il corso sono necessarie conoscenze approfondite nel campo della Modellazione (superficiale e solida) 2D e 3D. Sono inoltre richieste competenze di base nel campo della renderizzazione di modelli digitali. Programma del corso Lo studente, che potrà scegliere sia il luogo che il tema (definiti al primo punto), dovrà infine produrre una serie di elaborati da individuare tra una delle tre combinazioni di media ancora una volta proposte dalla docenza. L’elenco dei media considerati è così composto: disegno (sia tecnico che a mano libera), render, modelli, animazioni, testo, fotografia, video, musica. Le tre combinazioni di media individuate saranno: A – un elaborato composto da una tavola grafica (prevalentemente a mano libera) integrata da un congruo numero di filmati e/o animazioni di analisi: B – un elaborato composto da un fumetto come sovrapposizione di immagini fotografiche, disegni e testi; C – un elaborato composto da una tavola grafica (prevalentemente tecnica) integrata da un congruo numero di filmati e/o animazioni computerizzate. Il corso si articolerà in due fasi fondamentali, a loro volta distinte in due momenti diversi (conoscitivo e applicativo): - la prima fase prevede la presentazione dei contenuti e delle finalità del corso. Seguirà l’avviamento alla fase di analisi (attraverso l'applicazione di software grafici) che vedrà l’alternanza di attività di laboratorio e lezioni teoriche finalizzate alla descrizioni delle fondamentali questioni disciplinari che orienteranno il percorso di elaborazione dei temi assegnati; - la seconda fase prevede la definizione e l’esecuzione degli elaborati di analisi e l’organizzazione di incontri e seminari che avranno l’obiettivo di verificare le rappresentazioni effettuate ed arricchire il bagaglio di conoscenza dei singoli studenti. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Attraverso l’individuazione e l’elaborazione dei temi legati alle finalità del corso, ogni studente potrà verificare la propria capacità di analisi dei temi di studio e la complementare abilità nella manipolazione dei software di rappresentazione necessari all’esecuzione del lavoro assegnato. L’analisi sul progetto selezionato verterà sull’uso di software adeguati a rappresentazioni coerenti con la natura formale, espressiva ed culturale dell’oggetto indagato. Verranno studiati e compresi, quindi, sistemi di rappresentazioni che, partendo da elaborazioni “canoniche” (piante, prospetti, sezioni, assonometrie e prospettive), si orienteranno verso elaborazioni digitali legate ad alcune delle principali arti grafiche: architettura, fotografia, fumetto e cinema (videoarte). I software analizzati riguarderanno la produzione di render Mental ray e Vray, animazione, montaggio video, multivisione, manipolazione di testi e immagini, presentazioni interattive. Tipologia delle attività formative Lezioni (ore/anno in aula):40 Esercitazioni (ore/anno in aula):10 Attività pratiche (ore/anno in aula): 10 Lavoro autonomo dello studente Il lavoro autonomo dello studente è duplice. Da un lato è legato al potenziamento delle competenze operative associate all’acquisizione delle abilità necessarie a portare a compimento l’elaborato assegnato. Dall’altro è connesso all’approfondimento delle tematiche concettuali legate ad approfondimenti relativi sia all’architettura reale che a quella virtuale. Modalità di verifica dell’apprendimento Le fasi di verifica intermedie saranno ottenute attraverso una serie di revisioni individuali, previste intorno alla metà del corso. Per le verifiche finali, a chiusura del corso, sarà previsto un workshop. |
Testi docente | - Rudolf Arnheim, Arte e percezione visiva, Campi del sapere/Feltrinelli, tredicesima edizione 1997, Milano - GB progetti, n°7 Maggio/Giugno 2001, Editrice progetti srl, Milano - Luigi Prestinenza Puglisi, Hyperarchitettura. Spazi nell’età dell’elettronica, Universale di Architettura, 1996, Torino - Christian Pongratz, Maria Rita Perbellini, Nati con il computer. Giovani architetti americani, Universale di Architettura, 2000, Torino - Kevin Lynch, L’immagine della città, biblioteca Marsilio, undicesima edizione 2004, Venezia - Scott McCloud, Capire il fumetto. L’arte invisibile, Pavesio, terza edizione 2006, Torino |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/17 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | GABRIELLA CURTI |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio Architettura Codice insegnamento Docente Gabriella Curti Insegnamento Grafica Ambito disciplinare D Settore Scientifico Disciplinare ICAR/17 Numero di CFU 6 Ore di insegnamento 60 Anno di Corso 2° Semestre 2° Tema del Corso: il progetto dell’immagine grafica promozionale e dell’allestimento espositivo per un evento culturale. L’obiettivo principale per la formazione di un graphic designer è fare emergere la creatività. Questa non equivale alla fantasia, poiché richiede maggiori capacità inventive dovendo far corrispondere la forma alle possibilità di realizzazione cercando, probabilmente, l’equilibrio e l’armonia tra le forme progettate e la tecnologia dei materiali, senza rinunciare alla bellezza. Una necessità individuabile nell’art. 3 comma 5 della normativa 85/384/CEE che, tra le altre cose, richiede all’architetto “la capacità di cogliere la necessità di adeguare tra loro creazioni architettoniche e spazi, in funzione dei bisogni e della misura dell’uomo”. Proprio al fine di sviluppare la creatività personale si richiede come impegno prioritario lo studio e la ricerca attenta e analitica dell’opera dei graphic designer. Per imparare dall’esperienza di chi prima ha compiuto lo stesso lavoro bisogna sviluppare la capacità di osservazione. Dallo studio di un argomento scelto - a condizione di abituarsi ad annotare gli elementi risultanti, per esempio disegnando molto - potranno emergere le eventuali nuove proposte. Un’applicazione attenta e costante, inoltre, potrebbe favorire lo stato mentale più adatto all’elaborazione personale e far maturare le “buone idee”. I graphic designer suggeriscono che per essere creativi occorre “perfezionare le proprie idee”. Si dovrà, contestualmente, approfondire la conoscenza degli aspetti disciplinari e metodologici, strumentali e tecnici poiché, in accordo con Munari, “creatività non vuol dire improvvisazione senza metodo”. Prerequisiti Ogni studente deve aver superato gli esami delle seguenti discipline: - Fondamenti della rappresentazione; - Abilità informatiche (CAD); - Inglese. Poiché si richiede l’uso del disegno a mano libera, gli studenti dovranno essere disponibili e propensi all’uso del disegno manuale e pertanto il primo giorno è previsto lo svolgimento di una prova d’ingresso al Corso da svolgere disegnando a mano libera. Gli assenti a tale prova non saranno ammessi in seguito. Occorre la conoscenza della lingua inglese da impiegare per tutti i testi esplicativi del proprio lavoro. Programma del corso Elementi di base della progettazione grafica: dal carattere tipografico alla composizione spaziale. Autori di riferimento e invenzioni. Il colore e il criterio d’inserimento nella progettazione grafica. Pur considerando gli aspetti comunicativi del colore - collegati a quelli psicologico-percettivi - occorre studiare il legame con la scienza e l’industria. Teoria della percezione. Psicologia della forma, poiché mette in relazione i meccanismi percettivi con le problematiche legate all’uso della forma e la conseguente elaborazione dei linguaggi creativi. Dall’osservazione delle forme ci si accorge, ad esempio, che si generano diverse geometrie all’interno di quella originaria, modificando e ampliando le possibilità della materia. Il progetto grafico del manifesto pubblicitario. Costruzioni ed elaborazioni delle immagini. Espressività dell’impaginazione. La metodologia progettuale per la comunicazione visiva. Necessita, anche in questo caso, che la progettazione grafica tenga conto della varietà degli obiettivi da raggiungere, pertanto occorre considerare simultaneamente le soluzioni di carattere strutturale, materico, formale, ergonomico, psicologico e infine estetico, poiché “il bello è la conseguenza del giusto”. Progetto dell’immagine promozionale e di un allestimento espositivo per un evento culturale. Bisogna approfondire sia la conoscenza dei materiali e delle modalità tecniche d’impiego, sia l’apprendimento degli aspetti teorici e pratici dell’uso dello spazio esterno ed interno. Cenni sulla prossemica e l’ergonomia. Esperienze di progettazione di ambienti interattivi. Il programma – articolato secondo i contenuti sopra elencati - seguito e approfondito in ogni sua parte conduce alla conoscenza degli aspetti disciplinari e metodologici, strumentali e tecnici della progettazione grafica per acquisire “la capacità di cogliere la necessità di adeguare tra loro creazioni architettoniche e spazi, in funzione dei bisogni e della misura dell’uomo” così com’è richiesto esplicitamente all’architetto nell’art. 3 comma 5 della normativa 85/384/CEE. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Si indicano due esiti prioritari: - l’acquisizione delle conoscenze specifiche di alcuni settori del graphic design e degli strumenti base per l’applicazione della metodologia progettuale; - la capacità di leggere e decodificare le immagini, individuando i processi creativi che le hanno generate al fine di applicare gli stessi per la produzione di nuove configurazioni. Tipologia delle attività formative Lezioni (ore/anno in aula): 12 Esercitazioni (ore/anno in aula): 16 Attività pratiche (ore/anno in aula): 32 Lavoro autonomo dello studente Si richiede allo studente di svolgere autonomamente un lavoro di ricerca preliminare congruo per conoscere i riferimenti utili per le elaborazioni grafiche da fare in aula. Si consiglia di svolgere in Biblioteca e soprattutto sui libri la ricerca dei materiali per documentarsi a sufficienza sull’argomento scelto. Si richiede, quindi, di elaborare i propri appunti – cioè schizzi e schemi a mano, a matita e ad inchiostro, sul proprio taccuino – al fine di agevolare l’apprendimento. Per imparare la lezione dei grandi maestri occorre analizzare, scoprire, comprendere il loro lavoro. Le opere dei maestri sono pubblicate nei libri monografici e nelle riviste specializzate, da consultare assieme ai manuali e ai testi base di riferimento. Il tempo occorrente potrebbe essere calcolato nel numero di ore restante facendo la differenza tra il totale di 150 ore (dai 6 cfu) e quelle trascorse in aula. Modalità di verifica dell’apprendimento Poiché il Corso sarà articolato in una serie di workshops nei quali si dovrà lavorare in aula disegnando a mano libera, le proposte che ognuno presenterà alla conclusione di ogni workshop saranno valutate nella stessa giornata. La media delle singole valutazioni concorrerà al voto per l’esame finale di profitto, per il quale ognuno presenterà il portfolio del lavoro svolto durante l’intero Corso. Il portfolio dovrà contenere una selezione delle elaborazioni (disegni ed immagini) compiute durante i workshops. |
Testi docente | Bibliografia di riferimento Josef Albers, Interazione del colore. Esercizi per imparare a vedere, trad. it. Il Saggiatore, Milano 2013. Johann W. Goethe, La teoria dei colori, trad. it. Il Saggiatore, Milano 1999. Paul Klee, Quaderno di schizzi pedagogici, trad. it. Abscondita, 2002 Milano. Bruno Munari, Da cosa nasce cosa. Appunti per una metodologia progettuale, Ed. Laterza, ultima ristampa. Sitografia di riferimento: sarà indicata durante il Corso. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/17 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | FRANCESCA FATTA |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio Architettura quinquennale a c.u. Codice insegnamento Docente Francesca Fatta Insegnamento Tecnologie e tecniche della rappresentazione Ambito disciplinare Disegno Settore Scientifico Disciplinare ICAR/17 Numero di CFU 6 Ore di insegnamento 60 Anno di Corso Consigliato dal III anno in poi Semestre Primo Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi Sulla base degli obiettivi formativi qualificanti della classe LM4 (articolo 3 del Regolamento Didattico del CdS) e obiettivi specifici di apprendimento del programma di studio (articolo 4 del Regolamento didattico), il corso fa parte delle attività formative di tipo D, a scelta degli studenti. Il corso fa parte Area III - Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente - come mezzo di conoscenza delle leggi che regolano la struttura formale, nella sua accezione di mezzo conoscitivo delle leggi che governano la struttura formale, di strumento per l'analisi dei valori esistenti, di atto espressivo e di comunicazione visiva dell'idea progettuale alle diverse dimensioni scalari. L’insegnamento tratta del disegno come linguaggio grafico, della computer grafica e multimediale, applicata al processo creativo e al design. Si affrontano in particolare le questioni che legano le forme della rappresentazione, dalle tecniche tradizionali ai sistemi ICT, con l’obiettivo di ottenere un'adeguata conoscenza sia teorica che pratica finalizzata ad attività di sperimentazione applicata. Secondo questa idea, gli studenti sperimenteranno tecniche e tecnologie per la definizione della forma in architettura. Si progetterà con l'immagine e la multimedialità per comunicare l'architettura attraverso sistemi misti e integrati. Prerequisiti Il corso è propedeutico agli insegnamenti ICAR/17 e CAD del primo e del secondo anno. Programma del corso Gli argomenti trattati nel corso includono: - Analisi grafica della forma e teorici riferimenti (disegno in 3D su supporti 2D) - Analisi semantica delle forme architettoniche - Fotografia e foto-modellazione - Le nuvole di punti e le immagini 3D - Modellazione e prototipazione Progettazione e implementazione di un modello multimediale Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Conoscenza e dimestichezza nell’uso di diverse tecniche di disegno e rappresentazione Utilizzo dei sistemi di fotomodellazione Capacità di realizzare modelli tridimensionali solidi Tipologia delle attività formative Lezioni (ore/anno in aula): 8 Esercitazioni (ore/anno in aula):12 Attività pratiche (ore/anno in aula):40 Il corso si sviluppa su una parte teorico-pratica fortemente orientata all'acquisizione di competenze relative all'esercizio del "saper fare" nel campo delle attività specifiche della professione di architetto. Lavoro autonomo dello studente - Studio individuale: Approfondimento della parte teorica con la lettura di testi critici presso biblioteche specializzate (Dipartimento, Università, Archivi) (20 ore); - Esercitazioni individuali: Sperimentazioni grafiche e utilizzo di tecniche di rappresentazione per le esercitazioni (20 ore); - Sperimentazioni individuali su tecniche e tecnologie applicate alla rappresentazione (20 ore). Modalità di verifica dell’apprendimento Vi saranno due verifiche intermedie e una finale. La prima verifica riguarda il risultato della prima esercitazione (tema grafico) La seconda riguarda il risultato della seconda esercitazione in aula (tema di fotomodellazione) La terza (finale) riguarderà un progetto multimediale (prototipazione o altro tipo di realtà aumentata) L’esame riguarda il giudizio complessivo delle tre verifiche |
Testi docente | - Fatta, Francesca; De Luca, Livio, (2014). Modelli e strumenti di simulazione nel campo dell'architettura e del patrimonio storico. Reggio Calabria: Centro Stampa d'Ateneo, 2014, ISBN: 978-88-89367-97-1 - De Luca, Livio, (2011). La fotomodellazione architettonica. Rilievo, modellazione, rappresentazione di edifici a partire da fotografie. Palermo: Dario Flaccovio, 2011, ISBN 978-88-579-0070-4 - Unali, Maurizio, (2014) Atlante dell’Abitare Virtuale. Roma, Gangemi ed., 2014, ISBN 978-88-492-2829-8 - Fatta, Francesca; Bassetta, Manuela, (2015). Young People for an Interactive Archaeology in Calabria. In: (a cura di): Gabriele Guidi, Volume 2 2015 Digital Heritage International Congress Analysis & Interpretation Theory, Methodologies, Preservation & Standards Digital Heritage Projects & Applications 28 Sep - 2 Oct 2015 Granada, Spain. vol. (Volume:2 ), p. 695-698, IEEE, ISBN: 978-1-5090-0048-7 - Fatta Francesca, Manti Andrea (2015). Cartagine. Rappresentazioni di una città perduta. In: (a cura di): Marotta A, Novello G, Dawing & City Disegno & Città. vol. 1, p. 147-158, Roma :Gangemi Editore , ISBN: 978-88-492-3124-3. Sitografia di riferimento: http://www.rappresentazione.it http://www.agisoft.com Altro materiale didattico: Manuali di fotografia digitale, fotogrammetria e modellazione 3D |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/17 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | ISIDORO PENNISI |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio Architettura Codice insegnamento Docente Pennisi Isidoro Insegnamento Infografica per l’Architettura e l’Urbanistica Ambito disciplinare Settore Scientifico Disciplinare ICAR17 Numero di CFU 6 Ore di insegnamento 60 Anno di Corso Semestre Secondo Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi L’Infografica è un supporto alla conoscenza e alla comunicazione dei progetti, ed è relazionato all’obiettivo formativo di fondo del Corso di Studi: l'integrazione delle conoscenze nel campo dell'architettura della città e del territorio secondo una impostazione didattica mirata a una preparazione che identifichi il progetto come processo di sintesi e momento fondamentale e qualificante del costruire. Prerequisiti Non vi sono prerequisiti Programma del corso L'infografica è un uso del disegno al fine di realizzare sistemi grafici che traducono dati e fenomeni (in genere numerici o verbali) in rappresentazioni iconografiche. E’ una tecnica per semplificare complessi processi, in rappresentazioni astratte ma semplici e d’immediata lettura e comprensione. E’ sempre più ricorrente, nel campo della comunicazione di massa, l’esigenza di utilizzare la grafica non solo nel campo dei messaggi e dei contenuti. Dati economici, demografici, i pareri dati dagli innumerevoli sondaggi d’opinione, la comprensione dei risultati non solo elettorali della politica, insieme a tante altre questioni, sono spesso rappresentate con strumentazioni grafiche inadeguate che, spesso, invece di semplificare complicano la comunicazione. Nei nostri studi, l’infografica è importante soprattutto quando si tratta di raccontare i dati numerici, i presupposti legislativi, nel campo delle discipline urbanistiche e di pianificazione territoriale. Capita spesso di vedere grafici riassuntivi di questioni complesse che invece di semplificare complicano la comprensione. Questo perché, spesso, non avendo cura di costruire delle strumentazioni adatte ai nostri casi di studio e di lavoro, si utilizzano le tecniche e le soluzioni utilizzate in altri campi. I nostri stessi computer, offrono pacchetti di schemi e tabelle preconfezionate che, ovviamente, non contemplano tutti i casi possibili, ma, soprattutto, non contemplano i casi che a noi interessano. L’obiettivo del Corso, quindi, è quello di provare a dare un quadro realistico di ciò che già si fa in questo campo al momento, e di provare a sperimentare su casi specifici delle tecniche e dei prodotti di comunicazione. Il Corso è organizzato attraverso seminari, in cui s’inviteranno persone che racconteranno delle esperienze e delle conoscenze nel campo della comunicazione e dell’informazione grafica; attraverso lezioni ed esercitazioni propedeutiche e attraverso la realizzazione di un prodotto finale d’infografica che sarà il principale tema di valutazione per l’esame, oltre alla dimostrazione d’aver compreso le principali dimensioni teoriche della disciplina. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Progetto di un prodotto d’Infografica e conoscenza dei principali temi della materia. Tipologia delle attività formative Lezioni (30): Esercitazioni (15): Attività pratiche (15): Lavoro autonomo dello studente Lo studente dovrà studiare i testi e il materiale fornito dal Corso ed elaborare progetti d’Infografica. |
Testi docente | Bibliografia di riferimento: “Design della mente: Infografica e data visualization”, di Michele Gotuzzo, Paolo Bottazzini, “L'arte funzionale: Infografica e visualizzazione”, di Alberto Cairo. Sitografia di riferimento |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/21 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | GIUSEPPE FERA |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio ARCHITETTURA Docente GIUSEPPE FERA Insegnamento: PROGETTAZIONE DELLO SPAZIO E DEL PAESAGGIO URBANO Ambito disciplinare Settore Scientifico Disciplinare: ICAR21 Numero di CFU: 6 Ore di insegnamento 60 Anno di Corso V Semestre II Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi Il tema del progetto dello spazio urbano viene affrontato alla luce di uno specifico aspetto rappresentato dalle condizioni di sicurezza che esso offre e dalla sua resilienza in presenza di eventi catastrofici. In particolare, in riferimento alle specifiche condizioni del territorio nell’area dello Stretto saranno presi in esami due temi: i terremoti ed il rischio idrogeologico. In termini formativi ciò significa che il corso, a partire dal corpus centrale della disciplina urbanistica, si presenta anche con caratteri di multidisciplinarietà che riguarderanno aspetti legati alle discipline geologiche e delle tecnologie costruttive. Dopo secoli di inconsapevolezza, rassegnazione e urbanizzazione selvaggia, solo recentemente si è affermata l’idea che i danni derivanti dai fenomeni naturali, geologici, meteorologici, ecc.., possono essere prevenuti, o almeno mitigati, attraverso adeguate politiche di intervento. Fra queste un ruolo fondamentale è rappresentato dalla disciplina urbanistica e dalla sua capacità di garantire, mediante piani e programmi, un uso prudente e sostenibile del territorio. A tale scopo da diversi anni ormai in numerosi paesi, Italia compresa, sono strati introdotti nuove norme e nuovi strumenti legislativi ed urbanistici in grado finalizzati a garantire un uso del suolo ed interventi in grado di aumentare la sicurezza e la resilienza dei centri urbani. Da quanto sopra ne deriva la necessità di un processo formativo in grado di preparare tecnici esperti in grado di affrontare con adeguata preparazione i temi in questione. Prerequisiti Conoscenza dei fondamenti della disciplina urbanistica, almeno una esperienza didattica di progettazione urbanistica e territoriale Programma del corso Con particolare riferimento alle condizioni geografiche della regione Calabria e dell’Area dello Stretto il corso intende approfondire i temi legati alla valutazione e mitigazione del rischio sismico. Il corso prevede, pertanto, una parte generale, consistente in una serie di lezioni frontali, che affronterà i temi inerenti la definizione del concetto di rischio, il processo di valutazione dello stesso, gli strumenti di carattere urbanistico e programmatico per la mitigazione dello stesso, le politiche di protezione civile. Nella parte generale si tratteranno i seguenti argomenti La città sostenibile: sicurezza e resilienza Sicurezza dai rischi, resilienza e sviluppo economico Rischi naturali o rischi antropici? La salvaguardia dai rischi ambientali: previsione, prevenzione (mitigazione) e gestione dell’emergenza Ruolo della pianificazione e della programmazione territoriale per la mitigazione dei rischi ambientali Il concetto di rischio: valutazione e prevenzione Il concetto di rischio e le sue componenti: pericolosità, esposizione e vulnerabilità; Il processo di pianificazione per la mitigazione: identificazione, valutazione, mitigazione / prevenzione La valutazione del rischio e la costruzione degli scenari di danno Rischio sismico, territorio, pianificazione I terremoti: miti, leggende e verità scientifiche. Le politiche di prevenzione e le normative antisismiche. La vulnerabilità urbana e il ruolo della pianificazione urbanistica La Legge urbanistica regionale della Calabria e le Linee guida del QTR Terremoti e ricostruzione nella storia della Calabria e dell’Area dello Stretto Il terremoto della Val di Noto del 1693 ed il Piano di Catania Il terremoto del 1783 e la scoperta della Calabria Il terremoto del 1908 ed i piani Borzì e De Nava La valutazione del rischio sismico ed i sistemi informativi territoriali La pericolosità sismica: pericolosità di base e pericolosità locale La valutazione dell’esposizione: popolazione, manufatti, valore La valutazione della vulnerabilità: vulnerabilità fisica, funzionale e sociale La valutazione del rischio e gli scenari di danno La mitigazione del rischio sismico La struttura urbana minima (SUM) La pianificazione urbanistica normativa e il pricipio di “prudent land use” I programmi operativi di mitigazione La conservazione dei centri storici e del patrimonio culturale I Piani di protezione civile Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Conoscenza delle dinamiche che sottendono ai fenomeni sismici e geologici Conoscenza e consapevolezza delle azioni antropiche che possono incrementare la pericolosità ed il rischio complessivo Acquisizione delle conoscenze necessarie nel campo della programmazione e pianificazione urbanistica per analizzare, progettare e gestire piani urbanistici e programmi operativi per la mitigazione del rischio sismico e per gli interventi in caso di emergenza Tipologia delle attività formative Lezioni (20 ore/anno in aula): Esercitazioni (20 ore/anno in aula): Attività pratiche (20 ore/anno in aula): Lavoro autonomo dello studente Studiare sui testi indicati e sviluppare l’esercitazione assegnata Modalità di verifica dell’apprendimento Esame finale orale sugli argomenti delle lezioni e discussione di un progetto |
Testi docente | Fera G. (1991), La città antisismica, Gangemi, Roma. Fera G. (a cura di) (1998), Dossier “Terremoti e pianificazione”, in Urbanistica n° 110 De Paoli R.G. (2010), Rischio sismico e centri urbani, F. Angeli, Milano - Roma Segnalini O. (a cura di) “Rischio e pianificazione urbanistica”, Gerundo R. (a cura di) “Rischio territoriale e sicurezza dell’ambiente antropizzato”, in Urbanistica n° 117, 2001. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/22 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | FRANCESCO CALABRO' |
Obiettivi | L’insegnamento di Fondamenti di Economia e Estimo fornisce le conoscenze di base per un proficuo apprendimento della disciplina estimativa. Il Corso si articola in lezioni ed esercitazioni. Attraverso le lezioni lo studente è introdotto nei fondamenti teorici e nelle principali applicazioni metodologiche della disciplina, con particolare riguardo alla stima dei valori immobiliari e dei costi di realizzazione dei progetti. Collocazione nel progetto formativo I contenuti del Corso hanno carattere propedeutico rispetto ai Corsi di Estimo e di Valutazione Economica di Piani, Programmi e Progetti. |
Programma | Corso di Studio: Architettura quinquennale Codice insegnamento Docente: Francesco CALABRO’ Insegnamento: Fondamenti Economia ed Estimo Ambito disciplinare: Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica Settore Scientifico Disciplinare: ICAR 22 Numero di CFU: 6 Ore di insegnamento: 60 Anno di Corso: V Semestre: I Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi L’insegnamento di Fondamenti di Economia e Estimo fornisce le conoscenze di base per un proficuo apprendimento della disciplina estimativa. Il Corso si articola in lezioni ed esercitazioni. Attraverso le lezioni lo studente è introdotto nei fondamenti teorici e nelle principali applicazioni metodologiche della disciplina, con particolare riguardo alla stima dei valori immobiliari e dei costi di realizzazione dei progetti. I contenuti del Corso hanno carattere propedeutico rispetto ai Corsi di Estimo e di Valutazione Economica di Piani, Programmi e Progetti. Prerequisiti Nessuno Programma del corso 1. Fondamenti di Microeconomia. 1.1. La teoria del consumatore. 1.2. La produzione e i costi di produzione. 1.3. Il mercato e la formazione dei prezzi. 2. Principi di Teoria Estimativa. 2.1. I principi della teoria estimativa. 2.2. I criteri di stima. 2.3. Valore di Mercato. 2.4. Valore di Costo. 2.5. Il valore di trasformazione. 2.6. Il valore complementare. 2.7. Il valore di surrogazione. 2.8. I procedimenti sintetici ed analitici. 3. Elementi di Matematica finanziaria. 3.1. L’interesse e il riporto di capitali nel tempo. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) A conclusione del Corso, lo studente dovrà aver acquisito le competenze di base necessarie allo svolgimento delle attività professionali di carattere estimativo. Tipologia delle attività formative Lezioni (ore/anno in aula):30 Esercitazioni (ore/anno in aula): 30 Attività pratiche (ore/anno in aula): Lavoro autonomo dello studente Lo studente dovrà approfondire autonomamente quanto illustrato nel corso delle lezioni frontali, di carattere teorico, attraverso lo studio dei testi riportati in bibliografia; dovrà inoltre acquisire, attraverso indagini dirette e consultazione di opportune fonti, le informazioni necessarie allo svolgimento dell’esercitazione. Nello sviluppo delle esercitazioni deve essere chiaramente riconoscibile il contributo individuale di ciascuno studente. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consiste nella verifica della conoscenza degli argomenti indicati nel programma, articolata in una prova scritta, una orale e nella discussione di una esercitazione tematica. |
Testi docente | • Forte C., De Rossi B. (1992) Principi di economia ed estimo, ETAS, Milano, capp. 3, 4, 7 • Roscelli R. (2014) Manuale di estimo. Valutazioni economiche ed esercizio della professione. Utet (capitoli I, II, III, V, VII, IX). |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | Sì |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Descrizione | Avviso | |
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Ricevimenti di: Francesco Calabro' | ||
Si comunica che e' possibile ricevere chiarimenti in merito alle attivita' didattiche ogni LUNEDI' 10,30-11,30 c/o Dipartimento PAU da concordare preventivamente per telefono: 347.6105874 o tramite invio di e-mail francesco.calabro@unirc.it |
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Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/22 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | LUCIA DELLA SPINA |
Obiettivi | Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi Il Corso si prefigge di sviluppare nello studente l’attenzione per gli aspetti relativi alla convenienza, fattibilità e sostenibilità, di piani, programmi e progetti a scala architettonica ed urbana; altresì obiettivo del corso è dotare lo studente dei principali strumenti tecnici professionalizzanti, al fine di introdurlo in un settore di attività in forte sviluppo e specializzazione. La “fattibilità” del progetto è intesa in primo luogo in termini multidimensionali (fattibilità tecnica, ambientale, finanziaria, economica e sociale, giuridico-amministrativa), e quindi nella specifica dimensione economico-finanziaria. Il Corso concepisce il progetto architettonico “sostenibile” come esito di un processo interattivo, alimentato da esigenze che richiedono di essere soddisfatte, capacità progettuali generatrici di soluzioni alternative, risorse utilizzabili ma disponibili in quantità limitata, obiettivi da raggiungere. |
Programma | 1. Valutazioni monetarie di convenienza. 1.1. Il Valore di Trasformazione. 1.2. Il Costo Globale. 1.3. Piano Economico Finanziario. 1.4. L’analisi Costi-Ricavi. (ACR). 1.5. Break Even Analysis. 1.6. L’Analisi Costi-Benefici (ACB). 2. Valutazioni multidimensionali. 2.1. Analisi Multicriteri. 2.2. Analisi di Gerarchia (AHP). 2.3. Confronto a coppie. 3. La valutazione dei Beni Pubblici. 3.1. Esternalità. 3.2. Valore Economico Totale (VET). 3.3. Contingent Valuation. 3.4. Highest and Best Use Analysis (HBU) 3.5. Travel Cost. 3.6. Prezzi Edonici. |
Testi docente | Roscelli R. (2014) Manuale di estimo. Valutazioni economiche ed esercizio della professione. Utet (capitoli I, II, III, V, VII, IX). Della Spina L., (1994), Procedure di valutazione della qualità abitativa (a cura di), Gangemi editore, Reggio Calabria (capp.1 e 2) Ulteriori riferimenti bibliografici saranno resi disponibili dalla biblioteca personale del docente |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | Sì |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/15 |
Anno | Secondo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 60 |
Attività formativa |
Docente | ALESSANDRO VILLARI |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Corso di Studio Architettura Quinquennale Codice insegnamento SAR48 Docente Alessandro Villari Insegnamento Arte dei giardini Ambito disciplinare Settore Scientifico Disciplinare ICAR15 Numero di CFU 6 Ore di insegnamento 60 Anno di Corso Semestre Primo Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi L’Architettura del Paesaggio è la disciplina che si propone di affrontare le questioni inerenti la corretta analisi e progettazione del paesaggio. Il corso si colloca al terzo anno del percorso di apprendimento degli studenti e intende fornire loro i principali strumenti teorici e operativi utili al progetto del paesaggio. L’obiettivo del corso è far acquisire agli studenti la consapevole capacità di governare e valorizzare la complessità del progetto dello spazio aperto, sul piano culturale, etico, estetico ed ecologico, con una sensibilità attenta ai diversi elementi dell’habitat. Si intende guidare gli studenti verso un approccio globale, analitico e propositivo, al fine di affrontare un progetto paesaggistico in senso multidisciplinare attento alle caratteristiche dei luoghi, alle condizioni geografiche e alle esigenze espresse dalla collettività in perfetto equilibrio con le risorse naturali. In tal senso, il corso intende avviare un processo di conoscenza, in sintonia con le esperienze di una cultura paesaggistica e del giardino ormai consolidata e in conformità con le esigenze della contemporaneità. Altro obiettivo è di far comprendere che esiste un legame di reciprocità tra il progetto di architettura e il progetto degli spazi aperti. Entrambi utilizzano gli stessi strumenti teorico-compositivi ma si distinguono per campo di applicazione e per il diverso repertorio di materiali di progetto. Prerequisiti Il corso avvia gli studenti verso una nuova esperienza progettuale legata ai temi del progetto del giardino e del paesaggio. Per meglio compiere questa esperienza è necessario che ogni studente abbia sostenuto almeno le materie di composizione architettonica (primo anno), che offrono allo studente i primi strumenti di controllo tecnico formale del progetto. Tali strumenti sono utili ad affrontare un’esperienza che sebbene riguardi lo spazio aperto necessita già di un’adeguata preparazione sul piano della ricerca compositiva in senso generale. È auspicabile, inoltre, che gli studenti abbiano seguito un corso di Storia dell’architettura. Programma del corso Titolo del Corso IL GIARDINO CONTEMPORANEO: TRA STORIA E PROGETTO Il corso si propone di avviare un'esperienza a carattere progettuale fondata sulla necessaria coniugazione fra spazi aperti-architettura e con il proposito di sollecitare una riflessione critica e di approfondimento sul progetto del giardino - pubblico e privato – e dello spazio pubblico urbano. Partendo dall’osservazione del paesaggio naturale e antropico, il corso si propone di fornire un approccio sistematico alla disciplina dell’architettura del paesaggio, intesa come metodologia di lettura e progettazione delle dinamiche urbane, territoriali e sociali. A partire dai primi del novecento assistiamo ad una variazione radicale dei modelli compositivi del giardino. Nuove istanze culturali e sociali si affacciano nel nuovo secolo proponendo modelli formali del giardino sempre più innovativi e maggiormente connessi alla cultura artistica e architettonica del tempo. Di fatto le influenze della cultura moderna determinarono una variazione sostanziale dei modelli di scrittura e partitura architettonica del giardino. Si assiste per tutto il secolo ad una vera rottura con il repertorio del giardino classico di tipo francese o inglese. A partire dai primi anni del novecento si affermano nuovi caratteri che trasformano radicalmente tutto il portato storico culturale del giardino, con una vera e propria soluzione di continuità con il passato: Il primo è di ordine socio-economico: con l’avvento della rivoluzione industriale si assiste alla progressiva disgregazione dell’economia basata sulla proprietà terriera e alla nascita di nuovi assetti sociali. La comparsa di una nuova classe borghese e la perdita di potere dei grandi latifondisti impone una riorganizzazione del territorio che porta alla frammentazione dei grandi appezzamenti e pone una seria riflessione sull’idea di giardino che passa da grandi parchi, dedicati ad una aristocrazia in fase di dissoluzione, a piccoli giardini come ultimi avamposti di natura nella nuova e caotica organizzazione della città; Il secondo è di tipo quantitativo: si assiste ad una vastità di produzione che non ha confronto nel passato, con un maggiore numero di paesaggisti attivi; Il terzo riguarda il diverso ruolo del giardino e più in generale del “verde” nell’evoluzione della società contemporanea. Con la crescita vertiginosa dei centri urbani, si sviluppa un interesse per l’elaborazione di tecniche paesaggistiche capaci di sancire e diffondere nuovi segni di identità della città. A partire dagli anni Trenta, dopo i manifesti teorici del Movimento moderno in cui la natura è spesso sfondo indifferenziato del paesaggio edilizio, il verde diventa elemento strutturale nella maglia urbana, dapprima come “standard”, poi quale fattore di qualità. Si assiste alla nascita dell’urban design; Il quarto è di ordine stilistico. Il XX secolo è attraversato da una grande tensione tra innovazione e tradizione. Si registrano filoni di ricerca di nuove linee di pensiero per più moderni canoni estetici, capaci di soppiantare quelli a cui era affidata tutta la cultura del giardino nei secoli precedenti; Il quinto è infine legato a fattori di ambiente e sostenibilità e alla crescente coscienza universale del ruolo del paesaggio come risorsa vitale e della sua salvaguardia. La ricerca di un ambiente naturale compatibile con le mutate esigenze dell’uomo porta ad una nuova indagine del progetto, in equilibrio tra componente ecologica e forma. Il corso intende portare a conoscenza degli studenti i processi di sviluppo del giardino e dello spazio pubblico che hanno interessato tutto l’arco del secolo scorso, e condurre gli studenti ad una esperienza progettuale sul tema del giardino pubblico urbano. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Il corso si pone, all’interno dell’offerta didattica, come unica esperienza progettuale sullo spazio esterno. Si auspica di fornire una serie di strumenti critici operativi utili ad affrontare i temi riguardanti la progettazione dello spazio pubblico e del paesaggio. Il corso ha inoltre lo scopo di sviluppare un’attitudine nella elaborazione di progetti capaci di comprendere le dinamiche antropiche e naturali in relazione ai modelli di utilizzo dello spazio pubblico. I risultati attesi sono quindi l’acquisizione, da parte degli studenti, di nozioni generali sul paesaggio e sulla sua progettazione attraverso l’uso dei materiali artificiali e naturali. Tipologia delle attività formative Il corso si articolerà in due parti: Prima Parte. Teoria La parte teorica è legata ad una serie di lezioni incentrate sul tema del giardino, seguendo un itinerario tra condizioni storico-geografiche, autori e tendenze dell’architettura del paesaggio. Seconda Parte. Elaborazione Progettuale Nella parte operativa del corso gli studenti affronteranno la progettazione di un piccolo giardino pubblico. Lezioni frontali: 20 ore Attività pratiche: 40 ore Lavoro autonomo dello studente È richiesto allo studente di svolgere delle attività di lavoro autonomo riguardante il progetto assegnato. Per la parte teorica lo studente dovrà studiare i testi indicati in bibliografia e redigere delle schede sintetiche sui contenuti. Per la parte pratico progettuale lo studente dovrà predisporre un catalogo di esempi progettuali, inerenti al tema di corso, utilizzabili come riferimento generale. Inoltre dovrà predisporre tutti gli elaborati grafici per le verifiche intermedie e l’esame finale. Modalità di verifica dell’apprendimento La prova di esame è individuale e si articolerà in un colloquio orale sui temi trattati durante le lezioni frontali e successivamente sulla verifica degli elaborati progettuali. Ogni studente dovrà presentare gli elaborati di progetto utili per valutare l’esperienza progettuale. Durante il corso saranno effettuate delle verifiche intermedie sia teoriche che pratico-operative al fine di valutare, step by step, il livello di apprendimento progressivo degli studenti. |
Testi docente | M. JAKOB, Il Paeaggio, Mulino, 2009 AAVV, Giardini.L'arte del verde attraverso i secoli, Giunti, 2005 P. NICOLIN, F. REPISHTI, Dizionario dei nuovi paesaggisti, Skira, 2003 M. TREIB, Modern landscape architecture, MIT Press, 1994 F. ZAGARI, Giardini, manuale di progettazione degli esterni, Mancosu, 2009 www.landzine.com www.asla.org www.publicspace.org www.paisea.com |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
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