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ARTE DEI GIARDINI

Corso Architettura
Curriculum Curriculum unico
Orientamento Orientamento unico
Anno Accademico 2017/2018
Crediti 6
Settore Scientifico Disciplinare ICAR/15
Anno Secondo anno
Unità temporale
Ore aula 60
Attività formativa

Canale unico

Docente ALESSANDRO VILLARI
Obiettivi N.D.
Programma Corso di Studio Architettura Quinquennale
Codice insegnamento SAR48
Docente Alessandro Villari
Insegnamento Arte dei giardini
Ambito disciplinare
Settore Scientifico Disciplinare ICAR15
Numero di CFU 6
Ore di insegnamento 60
Anno di Corso
Semestre Primo

Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi

L’Architettura del Paesaggio è la disciplina che si propone di affrontare le questioni inerenti la corretta analisi e progettazione del paesaggio.
Il corso si colloca al terzo anno del percorso di apprendimento degli studenti e intende fornire loro i principali strumenti teorici e operativi utili al progetto del paesaggio. L’obiettivo del corso è far acquisire agli studenti la consapevole capacità di governare e valorizzare la complessità del progetto dello spazio aperto, sul piano culturale, etico, estetico ed ecologico, con una sensibilità attenta ai diversi elementi dell’habitat.
Si intende guidare gli studenti verso un approccio globale, analitico e propositivo, al fine di affrontare un progetto paesaggistico in senso multidisciplinare attento alle caratteristiche dei luoghi, alle condizioni geografiche e alle esigenze espresse dalla collettività in perfetto equilibrio con le risorse naturali. In tal senso, il corso intende avviare un processo di conoscenza, in sintonia con le esperienze di una cultura paesaggistica e del giardino ormai consolidata e in conformità con le esigenze della contemporaneità.
Altro obiettivo è di far comprendere che esiste un legame di reciprocità tra il progetto di architettura e il progetto degli spazi aperti. Entrambi utilizzano gli stessi strumenti teorico-compositivi ma si distinguono per campo di applicazione e per il diverso repertorio di materiali di progetto.

Prerequisiti

Il corso avvia gli studenti verso una nuova esperienza progettuale legata ai temi del progetto del giardino e del paesaggio. Per meglio compiere questa esperienza è necessario che ogni studente abbia sostenuto almeno le materie di composizione architettonica (primo anno), che offrono allo studente i primi strumenti di controllo tecnico formale del progetto. Tali strumenti sono utili ad affrontare un’esperienza che sebbene riguardi lo spazio aperto necessita già di un’adeguata preparazione sul piano della ricerca compositiva in senso generale.
È auspicabile, inoltre, che gli studenti abbiano seguito un corso di Storia dell’architettura.

Programma del corso

Titolo del Corso
IL GIARDINO CONTEMPORANEO: TRA STORIA E PROGETTO

Il corso si propone di avviare un'esperienza a carattere progettuale fondata sulla necessaria coniugazione fra spazi aperti-architettura e con il proposito di sollecitare una riflessione critica e di approfondimento sul progetto del giardino - pubblico e privato – e dello spazio pubblico urbano. Partendo dall’osservazione del paesaggio naturale e antropico, il corso si propone di fornire un approccio sistematico alla disciplina dell’architettura del paesaggio, intesa come metodologia di lettura e progettazione delle dinamiche urbane, territoriali e sociali.
A partire dai primi del novecento assistiamo ad una variazione radicale dei modelli compositivi del giardino. Nuove istanze culturali e sociali si affacciano nel nuovo secolo proponendo modelli formali del giardino sempre più innovativi e maggiormente connessi alla cultura artistica e architettonica del tempo. Di fatto le influenze della cultura moderna determinarono una variazione sostanziale dei modelli di scrittura e partitura architettonica del giardino. Si assiste per tutto il secolo ad una vera rottura con il repertorio del giardino classico di tipo francese o inglese.
A partire dai primi anni del novecento si affermano nuovi caratteri che trasformano radicalmente tutto il portato storico culturale del giardino, con una vera e propria soluzione di continuità con il passato:
Il primo è di ordine socio-economico: con l’avvento della rivoluzione industriale si assiste alla progressiva disgregazione dell’economia basata sulla proprietà terriera e alla nascita di nuovi assetti sociali. La comparsa di una nuova classe borghese e la perdita di potere dei grandi latifondisti impone una riorganizzazione del territorio che porta alla frammentazione dei grandi appezzamenti e pone una seria riflessione sull’idea di giardino che passa da grandi parchi, dedicati ad una aristocrazia in fase di dissoluzione, a piccoli giardini come ultimi avamposti di natura nella nuova e caotica organizzazione della città;
Il secondo è di tipo quantitativo: si assiste ad una vastità di produzione che non ha confronto nel passato, con un maggiore numero di paesaggisti attivi;
Il terzo riguarda il diverso ruolo del giardino e più in generale del “verde” nell’evoluzione della società contemporanea. Con la crescita vertiginosa dei centri urbani, si sviluppa un interesse per l’elaborazione di tecniche paesaggistiche capaci di sancire e diffondere nuovi segni di identità della città. A partire dagli anni Trenta, dopo i manifesti teorici del Movimento moderno in cui la natura è spesso sfondo indifferenziato del paesaggio edilizio, il verde diventa elemento strutturale nella maglia urbana, dapprima come “standard”, poi quale fattore di qualità. Si assiste alla nascita dell’urban design;
Il quarto è di ordine stilistico. Il XX secolo è attraversato da una grande tensione tra innovazione e tradizione. Si registrano filoni di ricerca di nuove linee di pensiero per più moderni canoni estetici, capaci di soppiantare quelli a cui era affidata tutta la cultura del giardino nei secoli precedenti;
Il quinto è infine legato a fattori di ambiente e sostenibilità e alla crescente coscienza universale del ruolo del paesaggio come risorsa vitale e della sua salvaguardia. La ricerca di un ambiente naturale compatibile con le mutate esigenze dell’uomo porta ad una nuova indagine del progetto, in equilibrio tra componente ecologica e forma.

Il corso intende portare a conoscenza degli studenti i processi di sviluppo del giardino e dello spazio pubblico che hanno interessato tutto l’arco del secolo scorso, e condurre gli studenti ad una esperienza progettuale sul tema del giardino pubblico urbano.


Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente)

Il corso si pone, all’interno dell’offerta didattica, come unica esperienza progettuale sullo spazio esterno. Si auspica di fornire una serie di strumenti critici operativi utili ad affrontare i temi riguardanti la progettazione dello spazio pubblico e del paesaggio. Il corso ha inoltre lo scopo di sviluppare un’attitudine nella elaborazione di progetti capaci di comprendere le dinamiche antropiche e naturali in relazione ai modelli di utilizzo dello spazio pubblico. I risultati attesi sono quindi l’acquisizione, da parte degli studenti, di nozioni generali sul paesaggio e sulla sua progettazione attraverso l’uso dei materiali artificiali e naturali.

Tipologia delle attività formative

Il corso si articolerà in due parti:

Prima Parte. Teoria
La parte teorica è legata ad una serie di lezioni incentrate sul tema del giardino, seguendo un itinerario tra condizioni storico-geografiche, autori e tendenze dell’architettura del paesaggio.

Seconda Parte. Elaborazione Progettuale
Nella parte operativa del corso gli studenti affronteranno la progettazione di un piccolo giardino pubblico.

Lezioni frontali: 20 ore
Attività pratiche: 40 ore


Lavoro autonomo dello studente

È richiesto allo studente di svolgere delle attività di lavoro autonomo riguardante il progetto assegnato.
Per la parte teorica lo studente dovrà studiare i testi indicati in bibliografia e redigere delle schede sintetiche sui contenuti.
Per la parte pratico progettuale lo studente dovrà predisporre un catalogo di esempi progettuali, inerenti al tema di corso, utilizzabili come riferimento generale. Inoltre dovrà predisporre tutti gli elaborati grafici per le verifiche intermedie e l’esame finale.

Modalità di verifica dell’apprendimento

La prova di esame è individuale e si articolerà in un colloquio orale sui temi trattati durante le lezioni frontali e successivamente sulla verifica degli elaborati progettuali. Ogni studente dovrà presentare gli elaborati di progetto utili per valutare l’esperienza progettuale.
Durante il corso saranno effettuate delle verifiche intermedie sia teoriche che pratico-operative al fine di valutare, step by step, il livello di apprendimento progressivo degli studenti.

Testi docente M. JAKOB, Il Paeaggio, Mulino, 2009
AAVV, Giardini.L'arte del verde attraverso i secoli, Giunti, 2005
P. NICOLIN, F. REPISHTI, Dizionario dei nuovi paesaggisti, Skira, 2003
M. TREIB, Modern landscape architecture, MIT Press, 1994
F. ZAGARI, Giardini, manuale di progettazione degli esterni, Mancosu, 2009

www.landzine.com
www.asla.org
www.publicspace.org
www.paisea.com
Erogazione tradizionale
Erogazione a distanza No
Frequenza obbligatoria
Valutazione prova scritta No
Valutazione prova orale
Valutazione test attitudinale No
Valutazione progetto
Valutazione tirocinio No
Valutazione in itinere No
Prova pratica No

Ulteriori informazioni

Descrizione Descrizione
MODULO DI ISCRIZIONE (varie) Descrizione
Nessun avviso pubblicato
Nessuna lezione pubblicata
Codice insegnamento online non pubblicato

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