Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2018/2019 |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2018/2019 |
Crediti | 8 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/14 |
Anno | Quarto anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 80 |
Attività formativa | Attività formative caratterizzanti |
Docente | GIUSEPPE CARLO ARCIDIACONO |
Obiettivi | Obiettivi formativi del Laboratorio di Progettazione Architettonica di quarto anno sono: 1° Sviluppare un "metodo", inteso come successione articolata di tappe, che permette di elaborare un progetto semplice e complesso di una parte di città. 2° Saper affrontare un tema di progettazione che implica il rispetto di programmi, vincoli, limiti, leggi, regole e regolamenti. 3° Saper affrontare un tema che abbia implicazioni urbane con una città meridionale, con la sua storia urbana, la sua economia, il suo tessuto sociale: in generale il suo contesto. 4° Avere consapevolezza dei fondamentali problemi di “costruttività” del progetto (dalla tecnologia, agli impianti, alle strutture). 5° Saper affrontare problemi legati ai caratteri di un luogo: alla storia ed alla memoria di un luogo, al territorio ed alle sue valenze. |
Programma | Programma del corso I laboratori di progettazione hanno come fine la conoscenza, la cultura, e l'esercizio del progetto. Il Laboratorio di Progettazione Architettonica 2 indaga il dialogo tra Antico e Nuovo in architettura, attraverso il progetto di un antiquarium a Vibo Valentia nel sito archeologico di S.Aloe, sede di importanti affioramenti della città romana e di risorse naturalistiche attualmente neglette dal pubblico. Il progetto è strumento di conoscenza che esprime un giudizio sulla realtà, ma interviene contemporaneamente con autonomia di giudizio nei processi di trasformazione: deve diventare occasione di riflessione sul recupero del centro storico della città e di ripensamento dell’espansione edilizia contemporanea, governando questi fenomeni con soluzioni di insieme e di dettaglio, il progetto di architettura e di interni del nuovo antiquarium deve costituire uno strumento appropriato, per la conservazione del sito archeologico di S. Aloe a Vibo Valentia, che eviti un processo di mummificazione e quello, altrettanto pericoloso, dello “sradicamento” culturale, e che si ponga all’ascolto dei luoghi (Portoghesi) dando un adeguato contributo di soluzioni formali. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Comprendere i principî e i problemi della progettazione architettonica e dell’arredamento, in tutti i loro aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, normativi, economici, estimativi, ambientali; dimostrando attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni della società. Capacità di applicare le competenze progettuali alle varie scale di insieme e di dettaglio, conseguendo padronanza della fattibilità delle opere di trasformazione dell’ambiente naturale e artificiale. Autonomia di giudizio nella gestione della complessità del progetto, in merito all’analisi, alla rappresentazione, alla trasformazione dei contesti fisici in cui intervenire con competenza e responsabilità. Abilità comunicativa nel presentare, in modo corretto ed efficace, le scelte progettuali dimostrandone l’impianto teorico, il procedimento scientifico, e la realizzabilità costruttiva. Capacità di apprendimento critico, nel confronto tra lo stato dell’arte e l’aggiornamento disciplinare nei campi della progettazione architettonica e dell’arredamento, realizzando un processo autonomo di sintesi tra le conoscenze. |
Testi docente | Materiale didattico consigliato Bibliografia minima: Renato De Fusco, Storia dell’Arredamento, Torino, Utet 1985 (escluse le parti sulla suppellettile). Laura Thermes - Marco Mannino - Laura Marino (a cura di), Il progetto dell’esistente. Ripensare Vibo Valentia, Reggio C., Iiriti, 2006 Altra bibliografia sarà indicata volta per volta dal docente, in relazione agli argomenti delle lezioni. Per ogni problema tecnico o normativo si rimanda alla consultazione attenta e costante del Manuale dell'architetto-CNR 1953 (ristampa anastatica). Cartografia e altri materiali didattici saranno depositati presso il Centro Multimediale dell’Ateneo. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Docente | RITA SIMONE |
Obiettivi | Obiettivi formativi del Laboratorio di Progettazione Architettonica di quarto anno sono: 1° Sviluppare un "metodo", inteso come successione articolata di tappe, che permette di elaborare un progetto semplice e complesso di una parte di città. 2° Saper affrontare un tema di progettazione che implica il rispetto di programmi, vincoli, limiti, leggi, regole e regolamenti. 3° Saper affrontare un tema che abbia implicazioni urbane con una città meridionale, con la sua storia urbana, la sua economia, il suo tessuto sociale: in generale il suo contesto. 4° Avere consapevolezza dei fondamentali problemi di “costruttività” del progetto (dalla tecnologia, agli impianti, alle strutture). 5° Saper affrontare problemi legati ai caratteri di un luogo: alla storia ed alla memoria di un luogo, al territorio ed alle sue valenze. |
Programma | Il laboratorio si propone di affrontare il tema della progettazione a grande scala in contesti di particolare impatto ambientale e paesistico. L’area individuata coincide con quella della zona Falcata a Messina, luogo carico di storia, segnato dalla presenza di emergenze architettoniche di pregio ma al tempo stesso periferico ed emarginato dal tessuto urbano consolidato. Le ipotesi progettuali richieste dovranno affrontare il tema della rigenerazione urbana a partire da un unico elemento architettonico che si rapporti alla scala del paesaggio dello Stretto di Messina e al tempo stesso sia in grado di riconfigurare l’ambito urbano circostante. Alla fine del percorso didattico lo studente dovrà possedere consapevolezza: - Dei processi legati alla rigenerazione urbana - Del concetto di spazio contemporaneo - Dei modelli e dei tipi legati all’oggetto architettonico a grande scala |
Testi docente | Il materiale didattico sarà costituito da supporti direttamente forniti in aula. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | No |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2018/2019 |
Crediti | 4 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/16 |
Anno | Quarto anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 40 |
Attività formativa | Attività formative affini ed integrative |
Docente | GIUSEPPE CARLO ARCIDIACONO |
Obiettivi | Obiettivi formativi del Laboratorio di Progettazione Architettonica di quarto anno sono: 1° Sviluppare un "metodo", inteso come successione articolata di tappe, che permette di elaborare un progetto semplice e complesso di una parte di città. 2° Saper affrontare un tema di progettazione che implica il rispetto di programmi, vincoli, limiti, leggi, regole e regolamenti. 3° Saper affrontare un tema che abbia implicazioni urbane con una città meridionale, con la sua storia urbana, la sua economia, il suo tessuto sociale: in generale il suo contesto. 4° Avere consapevolezza dei fondamentali problemi di “costruttività” del progetto (dalla tecnologia, agli impianti, alle strutture). 5° Saper affrontare problemi legati ai caratteri di un luogo: alla storia ed alla memoria di un luogo, al territorio ed alle sue valenze. |
Programma | Programma del corso I laboratori di progettazione hanno come fine la conoscenza, la cultura, e l'esercizio del progetto. Il Laboratorio di Progettazione Architettonica 2 indaga il dialogo tra Antico e Nuovo in architettura, attraverso il progetto di un antiquarium a Vibo Valentia nel sito archeologico di S.Aloe, sede di importanti affioramenti della città romana e di risorse naturalistiche attualmente neglette dal pubblico. Il progetto è strumento di conoscenza che esprime un giudizio sulla realtà, ma interviene contemporaneamente con autonomia di giudizio nei processi di trasformazione: deve diventare occasione di riflessione sul recupero del centro storico della città e di ripensamento dell’espansione edilizia contemporanea, governando questi fenomeni con soluzioni di insieme e di dettaglio, il progetto di architettura e di interni del nuovo antiquarium deve costituire uno strumento appropriato, per la conservazione del sito archeologico di S. Aloe a Vibo Valentia, che eviti un processo di mummificazione e quello, altrettanto pericoloso, dello “sradicamento” culturale, e che si ponga all’ascolto dei luoghi (Portoghesi) dando un adeguato contributo di soluzioni formali. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Comprendere i principî e i problemi della progettazione architettonica e dell’arredamento, in tutti i loro aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, normativi, economici, estimativi, ambientali; dimostrando attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni della società. Capacità di applicare le competenze progettuali alle varie scale di insieme e di dettaglio, conseguendo padronanza della fattibilità delle opere di trasformazione dell’ambiente naturale e artificiale. Autonomia di giudizio nella gestione della complessità del progetto, in merito all’analisi, alla rappresentazione, alla trasformazione dei contesti fisici in cui intervenire con competenza e responsabilità. Abilità comunicativa nel presentare, in modo corretto ed efficace, le scelte progettuali dimostrandone l’impianto teorico, il procedimento scientifico, e la realizzabilità costruttiva. Capacità di apprendimento critico, nel confronto tra lo stato dell’arte e l’aggiornamento disciplinare nei campi della progettazione architettonica e dell’arredamento, realizzando un processo autonomo di sintesi tra le conoscenze. |
Testi docente | Materiale didattico consigliato Bibliografia minima: Renato De Fusco, Storia dell’Arredamento, Torino, Utet 1985 (escluse le parti sulla suppellettile). Laura Thermes - Marco Mannino - Laura Marino (a cura di), Il progetto dell’esistente. Ripensare Vibo Valentia, Reggio C., Iiriti, 2006 Altra bibliografia sarà indicata volta per volta dal docente, in relazione agli argomenti delle lezioni. Per ogni problema tecnico o normativo si rimanda alla consultazione attenta e costante del Manuale dell'architetto-CNR 1953 (ristampa anastatica). Cartografia e altri materiali didattici saranno depositati presso il Centro Multimediale dell’Ateneo. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Docente | RITA SIMONE |
Obiettivi | Obiettivi formativi del Laboratorio di Progettazione Architettonica di quarto anno sono: 1° Sviluppare un "metodo", inteso come successione articolata di tappe, che permette di elaborare un progetto semplice e complesso di una parte di città. 2° Saper affrontare un tema di progettazione che implica il rispetto di programmi, vincoli, limiti, leggi, regole e regolamenti. 3° Saper affrontare un tema che abbia implicazioni urbane con una città meridionale, con la sua storia urbana, la sua economia, il suo tessuto sociale: in generale il suo contesto. 4° Avere consapevolezza dei fondamentali problemi di “costruttività” del progetto (dalla tecnologia, agli impianti, alle strutture). 5° Saper affrontare problemi legati ai caratteri di un luogo: alla storia ed alla memoria di un luogo, al territorio ed alle sue valenze. |
Programma | Il laboratorio si propone di affrontare il tema della progettazione a grande scala in contesti di particolare impatto ambientale e paesistico. L’area individuata coincide con quella della zona Falcata a Messina, luogo carico di storia, segnato dalla presenza di emergenze architettoniche di pregio ma al tempo stesso periferico ed emarginato dal tessuto urbano consolidato. Le ipotesi progettuali richieste dovranno affrontare il tema della rigenerazione urbana a partire da un unico elemento architettonico che si rapporti alla scala del paesaggio dello Stretto di Messina e al tempo stesso sia in grado di riconfigurare l’ambito urbano circostante. Alla fine del percorso didattico lo studente dovrà possedere consapevolezza: - Dei processi legati alla rigenerazione urbana - Del concetto di spazio contemporaneo - Dei modelli e dei tipi legati all’oggetto architettonico a grande scala |
Testi docente | Il materiale didattico sarà costituito da supporti direttamente forniti in aula. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | No |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Cerca nel sito
Posta Elettronica Certificata
Direzione
Tel +39 0965.1697501
Fax +39 0965.1697550
Biblioteca
Tel +39 0965.1697181/2
Tel +39 0965.1696182/3
Ufficio didattica
Tel +39 0965.1697187/232
Fax +39 0965.1697550
Ufficio Ricerca
Tel +39 0965.1697530
Fax +39 0965.1697550
Segreteria amministrativa
Tel +39 0965.1697510
Fax +39 0965.1697550
Orientamento
Laboratorio Multimediale