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PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO

Corso Architettura
Curriculum Curriculum unico
Orientamento Orientamento unico
Anno Accademico 2015/2016
Crediti 12
Settore Scientifico Disciplinare ICAR/15
Anno Terzo anno
Unità temporale
Ore aula 120
Attività formativa Attività formative affini ed integrative

Canale: A-L

Docente DANIELA COLAFRANCESCHI
Obiettivi N.D.
Programma Corso di Studio: Architettura Quinquennale anno 2015-16
Codice insegnamento: 65N40
Docente: Daniela Colafranceschi
Insegnamento: Progettazione del Paesaggio
Ambito disciplinare: C
Settore Scientifico Disciplinare: ICAR 15
Numero di CFU: 12
Ore di insegnamento: 120
Anno di Corso: III
Semestre: I e II semestre

Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi

Il corso di “Progettazione del Paesaggio” nell’ambito del Corso quinquennale di Architettura, affronta l’approfondimento della conoscenza e del significato di progetto di paesaggio contemporaneo- nella sua accezione di parco, giardino, piazza, strada - come protagonista ed interprete delle strategie politiche recenti adottate per la riqualificazione urbana. Il progetto di paesaggio come tema centrale, emblematico e rappresentativo di una architettura per la città.
Il progetto di paesaggio coniuga dimensioni ‘tra’ entità distinte, per scala concettuale e fisica: architettura e natura, volumi edilizi e spazio pubblico, città e territorio, periferie e brani di campagna, ambiti urbani e agricoli. Ci interessa misurare quanto il valore ‘paesaggio’ non sia solo un modello formale di riferimento per le attuali espressioni progettuali urbanistiche e architettoniche, quanto – condizione più importante ed evidente – un modello di dialogo tra queste entità. Il progetto di paesaggio come processo, interpretativo, operativo, strategico di una condizione contemporanea in forte cambiamento.
E’ questo un campo che negli ultimi venti anni, anche in Italia, come già da molto tempo in Europa e nel resto del mondo, occupa gli interessi di architetti, urbanisti, geografi, agronomi, ingegneri, filosofi,… e soggetti di molte altre discipline.
Oggi si rende ineludibile la necessità di riqualificare o dare nuovi spazi di relazione alle città esistenti e a quelle di fondazione, ridefinire aree funzionali pubbliche come le zone industriali dismesse, le parti obsolete di città o di territori, aree di pertinenza delle infrastrutture per la mobilità, zone incolte e senza identità che permangono tra frange di espansione urbana, come ambiti critici su cui operare un nuovo ‘pensiero’ sull’architettura del paesaggio.


Prerequisiti

Per una valida esperienza di progettazione del paesaggio, si consiglia aver già affrontato gli esami di composizione relativi gli anni precedenti - nell’acquisizione di strumenti tecnici, formali e grafici del progetto - e avere una buona conoscenza della storia dell’architettura.
Il corso, incentrandosi sui temi degli ‘esterni’ della città, auspica una conoscenza critica sui concetti relazionati con lo spazio collettivo, i significati e gli usi.


Programma del corso

Il corso affronta in maniera estesa ed approfondita le potenzialità del progetto di architettura del paesaggio, applicato ad ambiti urbani marginali, o privi di identità, come processo di riqualificazione. La strategia di intervento sullo spazio pubblico, il parco, il giardino, non solo riscatta intere parti di città, ma diviene il motore propulsivo, per restituire valore civico, qualità urbana, sviluppo economico, laddove il progetto del paesaggio è lo strumento applicabile alla risoluzione di differenti problematiche contemporanee che l’architettura e il fenomeno urbano vanno producendo.
Tra queste, il tema dei lungofiume come spazio di relazione, di mobilità e di sostenibilità ambientale. A Reggio Calabria è quanto mai urgente ripensare questa dimensione ‘lineare’ del progetto, come occasione per sperimentare livelli di intervento che interessano le aree di bordo, le corsie ciclabili, i percorsi, gli ambiti di sosta e i giardini, gli orti e le aree ricreative, come sistema di un paesaggio complesso.
L’esperienza critica e analitica del corso, si confronterà costantemente con la ricerca applicata al progetto, come dimensione cardine del percorso didattico.
Il tema riguarda un parco urbano lineare tra il Calopinace e il quartiere di San Sperato, come ‘paesaggio complesso’ di ambiti pubblici e servizi.
In particolare, in relazione alla condizione calabrese, di terra di approdo, nella dimensione tragicamente epocale che recentemente contraddistingue il mediterraneo nel drammatico inesorabile transito tra le sue sponde, risulta imprescindibile un pensiero sul paesaggio, diretto ai temi dell’accoglienza: il benessere di immigrati e profughi, può passare anche e soprattutto per le loro condizioni di vita all’aperto; vita a cui sono certamente abituati, ma che in Italia si riduce a squallidi spazi di accoglienza, privi di ogni condizione igienica e umana. Un parco urbano può coniugare sostenibilità ambientale e sociale, nella sperimentazione di paesaggi complessi che conferiscano identità al territorio e dignità a coloro che lo abitano.

Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente)

Gli esiti del percorso didattico tendono all’acquisizione di una conoscenza disciplinare di base – soprattutto relativa al contesto geografico mediterraneo – incentrata sulla condizione contemporanea del progetto di paesaggio, e alla maturazione di una coscienza critica verso i temi dell’ecologia, della sostenibilità ambientale e sociale.


Tipologia delle attività formative
Lezioni (ore/anno in aula): 40 ore
Esercitazioni (ore/anno in aula): 40 ore
Attività pratiche (ore/anno in aula): 40 ore

Lavoro autonomo dello studente
Il lavoro dello studente, oltre alle attività assistite e di verifica periodica, dovrà prevedere l'approfondimento autonomo di temi inerenti la disciplina attraverso attività applicative – seminari e workshop – e di studio – raccolta dati, documentazione, letture – utili a delineare un percorso parallelo di integrazione e completamento alla didattica preposta.

Modalità di verifica dell’apprendimento

Le attività di verifica, le esercitazioni, i colloqui e le revisioni, esprimeranno di volta in volta lo stato di avanzamento dello studente nell’elaborazione del tema di corso. In questo senso sono previste discussioni e presentazioni collettive degli ‘step’ di avanzamento con materiali audiovisivi e presentazioni in powerpoint. L’esame finale raccoglierà in forma di elaborati grafici (tavole) e plastico di studio, l’intera esperienza del corso.

Testi docente

Colafranceschi Daniela: Un Mediterraneo. Progetti per paesaggi critici, Alinea 2007.
Manfredi Fabio (a cura di): Paesaggi Percorsi. Cittanova, ed. l’Officina delle idee 2012
Donin Gianpiero: Parchi/Parks, Biblioteca del Cenide, 1999.
Moore, CW; Mitchell, W.J.;Turnbull, W: La Poetica dei Giardini, F.Muzzio&C. Padova 1989.
Zagari, Franco: Questo è Paesaggio, 48 definizioni, Mancosu Editore 2006.

Si consigliano inoltre le seguenti Riviste:
Lotus Navigator n.2, 2001 I Nuovi Paesaggi e n.5,2002 Fare l’ambiente; Topos; Landscape Design; Architettura e Paesaggio; ‘Scape; Architecture d’Aujur d’hui; Casabella, Paisea, .

La Sitografia di riferimento verrà fornita durante le lezioni, così come sarà indicato tutto il materiale didattico ulteriore.
Erogazione tradizionale
Erogazione a distanza No
Frequenza obbligatoria
Valutazione prova scritta No
Valutazione prova orale No
Valutazione test attitudinale No
Valutazione progetto
Valutazione tirocinio No
Valutazione in itinere No
Prova pratica No

Ulteriori informazioni

Nessun materiale didattico inserito per questo insegnamento
Nessun avviso pubblicato
Nessuna lezione pubblicata
Codice insegnamento online non pubblicato

Canale: M-Z

Docente VINCENZO GIOFFRE'
Obiettivi N.D.
Programma Corso di Studio Architettura
Codice insegnamento
Docente Vincenzo Gioffrè
Insegnamento Progettazione del Paesaggio
Ambito disciplinare
Settore Scientifico Disciplinare Architettura del Paesaggio Icar/15
Numero di CFU 12
Ore di insegnamento 120
Anno di Corso III
Semestre Annuale

Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi
La “Progettazione del Paesaggio” è una disciplina che si occupa degli spazi aperti alle diverse scale, dal giardino al parco urbano al rapporto tra paesaggio e grandi infrastrutture o aree urbane; utilizza gli strumenti e le tecniche proprie del progetto di architettura ma con approcci diversi che si fondano sull’utilizzo di materiali naturali (vegetali, acqua, vento, luce naturale, suolo); lo studio e l’interpretazione di aspetti comportamentali e sociali con la sperimentazione di pratiche partecipate; la valorizzazione di contesti sensibili sia naturali che antropici; l’adozione di strategie e programmi di intervento che spesso chiamano in campo altre figure professionali con cui l’architetto deve essere in grado di dialogare: botanici, agronomi, ecologi, geologi, esperti in ingegneria naturalistica e scienze ambientali, ma anche economisti e sociologi. I temi affrontati nelle lezioni teoriche verteranno sul concetto di paesaggio (significato etimologico e evoluzione storica); gli autori e le opere del moderno e del contemporaneo; le esperienze recenti di progetti internazionali di particolare rilievo sui temi dell’agricoltura urbana, mobilità sostenibile, valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle comunità insediate.
Prerequisiti
È auspicabile che gli studenti del corso di Progettazione del Paesaggio abbiano seguito il corso (a scelta) di Arte dei Giardini, abbiano buone conoscenze di base inerenti le discipline del disegno, della storia dell’arte e dell’architettura e dei principi di composizione architettonica.
Programma del corso
Titolo
ANNUNZIATA GREENWAY. NUOVI PAESAGGI PER LE FIUMARE DI REGGIO CALABRIA
Docente: Vincenzo Gioffrè
Cultori della materia: Antonia Di Lauro, Elisabetta Nucera

Il corso sarà incentrato su un ciclo di lezioni teoriche e un programma di consegne periodiche per verificare lo stato di apprendimento degli studenti e lo svolgimento dell’esercitazione progettuale che consiste nel progetto di una Greenway lungo il Viale della Libertà a Reggio Calabria. L’area di intervento si estende a partire dall’estremità della foce dell’Annunziata, quindi lungo il viale della Libertà fino all’incirca l’area della cittadella universitaria. Il viale è stato realizzato a partire dal dopoguerra intubando progressivamente la fiumara Annunziata e presenta una sequenza di spazi e condizioni molto variabili e discordanti. Gran parte del viale è occupato dalla sede stradale con diverse corsie carrabili, aree vegetate (anche di pregio), rotatorie, parcheggi. Ai lati del viale si addensano attività commerciali e residenze e una condizione diurna caotica con un intenso traffico veicolare, mentre si registra una desolazione serale e notturna. Eppure il viale complessivamente è potenzialmente una rilevante dotazione di spazi urbani pubblici in un’area centrale del tessuto urbano di Reggio. Manca probabilmente un disegno che dia unitarietà al Viale e una strategia di mobilità a piedi e in bicicletta con una razionalizzazione del traffico veicolare; manca un progetto che assegni qualità di dettaglio per i tanti frammenti di spazio pubblico: slarghi, marciapiedi, accesso alle attività commerciali. Nel Tratto in adiacenza alla cittadella universitaria si interrompe la copertura e la fiumara è visibile con il sistema di giardini e orti ai lati dell’alveo. L’acqua dell’Annunziata scorre tutto l’anno, in quantità ridotta anche d’estate, e le aree vegetate costituiscono una risorsa di qualità potenzialmente fruibile. La fiumara è comunque un elemento di naturalità che irrompe improvvisa in ambito urbano con il rumore dell’acqua, i profumi di zagare in primavera, i colori dei piccoli orti ben coltivati.
Il progetto ha quindi come scopo assegnare qualità al Viale della Libertà in un’ottica strategica più generale che individua nelle fiumare cittadine un grande sistema urbano di dotazione di spazio pubblico e valorizzazione della naturalità urbana.
I riferimenti progettuali sono indirizzati alle esperienze internazionali con particolare riferimento alle sperimentazioni del Landscape urbanism soprattutto negli Stati Uniti e la ricca e variegata scuola francese con posizioni che spaziano dall’approccio ecologico di Gilles Clément alla citazione del paesaggio agrario e antropizzato nelle opere di Michel Desvigne.
Durante la fase progettuale gli studenti sperimenteranno pratiche partecipative con i residenti dell’area di studio.
Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente)
Non si ha ovviamente la pretesa di esaurire l’argomento del Progetto del Paesaggio con un singolo corso, quanto piuttosto di fornire un bagaglio di conoscenze di base, sia storico critico che progettuale, per futuri approfondimenti specifici. Risultati attesi sono quindi l’acquisizione da parte degli studenti di conoscenze di base della storia dell’arte dei giardini e del paesaggio e nozioni generali sull’utilizzo dei materiali naturali nel progetto degli spazi aperti e del paesaggio.
Tipologia delle attività formative
Lezioni (ore/anno in aula): 60 ore di lezioni teoriche
Esercitazioni (ore/anno in aula): 60 ore di esercitazione progettuale
Lavoro autonomo dello studente
Gli studenti potranno lavorare in gruppo (max 3 componenti), dovranno effettuare sopralluoghi nell’area di progetto, condurre il progetto in forma autonoma anche nelle ore extra esercitazioni in aula. Dovranno, inoltre, approfondire autonomamente gli argomenti affrontati nelle lezioni in aula tramite i riferimenti bibliografici che saranno forniti nel corso delle lezioni.
Modalità di verifica dell’apprendimento
Le verifiche intermedie sono con scadenza quindicennale e saranno incentrate sia sulle tematiche
teoriche affrontate durante le lezioni che sulla revisione degli elaborati dell’esercitazione progettuale.
La prova di esame è individuale e consiste in un colloquio che verterà sui temi trattati nelle lezioni
ex cathedra e sulla verifica dell’esercitazione progettuale.

Testi docente
bibliografia_libri
P. Grimal (2005) L’arte dei Giardini, una breve storia, Donzelli
F. Zagari (2008) Questo e paesaggio. 48 definizioni, Mancosu
M. Jacob (2009), Il paesaggio, il Mulino

bibliografia_riviste monografiche
Lotus international 149 (2012) In the fields
Lotus international 150 (2012) Landscape Urbanism
Erogazione tradizionale
Erogazione a distanza No
Frequenza obbligatoria
Valutazione prova scritta No
Valutazione prova orale No
Valutazione test attitudinale No
Valutazione progetto
Valutazione tirocinio No
Valutazione in itinere No
Prova pratica No

Ulteriori informazioni

Descrizione Descrizione
Convenzione europea del paesaggio (dispensa) Descrizione
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Nessuna lezione pubblicata
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