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6 marzo Samo. Workshop di progettazione

Re_ThiNk Precacore. Idee di futuro per il borgo antico

Si sono avviati a Samo i lavori del workshop di progettazione Re_ThiNk Precacore. Idee di futuro per il borgo antico_ Progetti e processi per innovare e valorizzare. Il workshop, ideato e condotto dal Laboratorio LaStre del Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea (Resp. Scientifico prof.ssa C. Fallanca) è svolto nell’ambito del percorso di collaborazione tecnico scientifica tra l’Amministrazione Comunale di Samo ed il PAU, in attuazione dell’Accordo di Programma tra l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Comune. I lavori coinvolgono oltre trenta progettisti con competenze diverse: architetti, conservatori, ingegneri, agronomi e dottorandi e dottori di ricerca. Inoltre, professori della Mediterranea e liberi professionisti, forniranno un contributo di indirizzo anche grazie all’adesione all’iniziativa dell’ordine APPC di Reggio Calabria.

Ha introdotto i lavori il sindaco Giovanbattista Bruzzaniti che ha ricordato come sia importante la sinergia tra il Comune, l’Università e l’Ente Parco per ricercare le potenzialità di sviluppo attraverso la presenza del borgo di Precacore e la sua funzione di porta di accesso al Parco, anche perché il territorio comunale di Samo è incluso per il 60% all’interno dei confini del PNA. Ha inoltre effettuato una disamina dei cinque temi proposti per il workshop spiegandone il punto di vista dell’Amministrazione.

La prof.ssa Concetta Fallanca sottolinea la continuità di intenti che colloca questo workshop, e il convegno “Quale idea di sviluppo per i borghi del Parco dell’Aspromonte e della Città Metropolitana” svolto a Samo il 4 dicembre 2017, nell’ambito di un percorso progettuale costruito grazie alla alleanza tra Samo, Mediterranea e l’Ente Parco dell’Aspromonte, che con l’attivismo e la sensibilità del suo Presidente, il prof. Giuseppe Bombino ha saputo creato nuove dinamiche in un territorio che sembrava segnato da una “stagnazione” economica, sociale, culturale. L’impegno dell’Università nella Terza Missione, assieme a Didattica e Ricerca, è quello di promuovere quelle attività culturali, di conoscenza, di impegno civile, che possano innescare positivi effetti di miglioramento sociale dei nostri centri urbani, territori e passaggi, in un impegno culturale che ottimizza idee e pensiero per creare nuove idee di sviluppo. Sostiene che occorre sempre chiedersi a quale sviluppo si vuole tendere e che concetti come sostenibilità, impronta ecologica, valutazione di impatto sono parte del percorso progettuale e lo sostanziano, non sono parole che lo aggettivano. La prof. Fallanca indica questo workshop come la ricerca di un metodo possibile, verso la costruzione di un processo trasferibile in altre “vallate” del territorio del PNA e conclude citando gli studi di De Carlo e di Hillman sullo spirito e l’anima dei luoghi, invitando i progettisti a ideare soluzioni originali che possano offrire nuovi, sorprendenti scenari territoriali e urbani.

La scrittrice e già assessore alla cultura del Comune di Casignana, prof.ssa Palma Comandè, osserva come il racconto dei luoghi, dal punto di vista filosofico, sia fondamentale e come vada ulteriormente indagato per recepirne l’anima. Non si tratta di luoghi portati nel mondo, ma è il mondo che deve essere portato nei luoghi (C. Alvaro) e, per questo motivo, auspica che tutti i gruppi di progettazione riescano a riconoscere i luoghi con una visione autonoma, individuale e di gruppo.

Il componente del consiglio Direttivo del PNA e sindaco del comune di Sant’Agata del Bianco, Domenico Stranieri, oltre a portare i saluti del Presidente, ricorda come il parco svolga un ruolo di sostegno a questi territori al punto che sono stati attivati numerosi accordi di programma che ne favoriscono lo sviluppo. Ricorda anche, citando Sciascia, di quanto sia importante la forza delle idee soprattutto per il futuro di questa vallata, e cita ad esempio le più recenti attività intraprese per il suo comune, come il museo delle cose perdute e la programmata manifestazione della musica in montagna che possono essere considerati veri e propri laboratori creativi.

L’Arch. Silvia Lottero, dirigente dell’ufficio tecnico del parco, inizia il suo intervento con una citazione di Cesare Pavese: un paese ci vuole (La luna e i falò). Questo perché i partecipanti al workshop hanno effettivamente accettato una sfida dura ma avvincente per la ricerca di uno sviluppo di questi piccoli borghi e in particolare per Precacore che rappresenta un fiore all’occhiello del Parco per il portato di storia che contiene.

L’arch. Luigi Zumbo, ricercatore senior di Invitalia, attraverso una breve esposizione di recenti progetti in cui è coinvolto direttamente, introduce una riflessione sulla rigenerazione dei territori e di come sia importante saperli narrare.

Prosegue poi il prof. Antonio Taccone, responsabile tecnico del LaStre, che si sofferma sul senso del workshop come un piccolo laboratorio di progettazione condivisa perché può offrire gli strumenti per interrogarsi sui borghi e sulle ricadute positive per il PNA. Il workshop può essere considerato come un esperimento che si pone come occasione per promuovere altre iniziative di questo tipo finalizzate alla costruzione di nuovi scenari per i territori del futuro desiderati dalla comunità.

Chiude gli interventi programmati la prof.ssa Natalina Carrà, coordinatrice del workshop e componente del LaStre, che spiega le motivazioni che hanno portato il Comitato Scientifico a proporre i temi progettuali del workshop introducendo anche i concetti di rispetto del territorio e di eco sostenibilità, impronta forte in tutti questi centri abitati che possiedono notevoli emergenze storiche e paesaggistiche. Continua dicendo che questo territorio può essere considerato come un sistema da leggere attraverso numerosi layout che poi vanno ricomposti e aggregati insieme per la ricerca di nuove idee di futuro.

Al termine della giornata vi è stato breve dibattito con gli interventi del Presidente del Consiglio comunale di Samo Luigi Caracciolo che ha ricordato che le società chiuse sono destinate a scomparire e che il vero futuro appartiene alle comunità che si confrontano con gli altri e del Consigliere del Comune di Sant’Agata Jaime Gonzales che ha appassionato con il racconto della sua attività di ricerca-scoperta dell’interessante sistema dei palmenti e delle architetture del lavoro tra Samo e Sant’Agata.

Dopo le attività laboratoriali previste da martedì 6 a giovedì 8, nella giornata conclusiva del workshop che si terrà nella stessa sede venerdì 9 marzo alle 10.00, verranno presentati tutti i progetti elaborati dai gruppi di progettazione e il progetto che meglio risponderà a requisiti di originalità verrà premiato con un buono di 500 euro da usufruire presso una libreria specializzata in testi universitari di architettura e urbanistica.

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